25 settembre 2013

STORIE DI TRADIMENTI E DI COERENZA




"La regola dell'amico non sbaglia mai!" cantava Max Pezzali. E' sempre stato due passi avanti, uno slogan terra terra ed eccoti servito il tormentone easy-listening. Probabilmente dell'argomento era un super sayan di terzo livello ma a quel punto io sarei Vegeta.
Si, anche io sono caduto nella ragnatela, vittima di un rapporto ingarbugliato come un gomitolo. Una decina di anni fa ero solito frequentare la casa di una mia compagna di corso, fidanzatissima.
Non è per lei che partii per la tangente - ero molto amico del fidanzato e le donne degli amici non si toccano - ma per la sua coinquilina. Riccia, slanciata, occhi mori da cerbiatta: dopo due volte che l'avevo vista ero cotto marcio, dannazione.
Era troppo bella per me, che a quel tempo avrei fatto invidia a Steve Urkel. Ed era fidanzata, o meglio, frequentava un potentino piacione e pieno di sè, menefreghista come pochi. Aveva già la ragazza, quindi per lui era solo un passatempo.
Mi ritrovai ad essere il confidente e la mia spalla il Kleenex che asciugava le sue lacrime. Quella storiella passò in fretta ma la situazione degenerò. Tornò insieme ad un suo ex, per poi fargli le corna con un altro ex.
Non ci state capendo nulla? Eh, nemmeno io ai tempi. Io ero l'amico, poi c'era il ragazzo cornuto, poi c'era l'ex che tornava a riscuotere una razione extra di quintessenza sessuale.
Fu un periodo strano, uscivamo insieme ma ero l'unico a guardare, quasi fossimo di fronte ad una vetrina di dolci. Lei sceglieva le squisitezze migliori, gli altri spiluccavano di gusto, io restavo con la bava alla bocca.

                      IL TRIANGOLO SI, ERA MEGLIO CONSIDERARLO

Non mi interessava solo portarmela a letto, intendiamoci, ma nemmeno essere lo zerbino in una giornata di pioggia. Anche gli zerbini hanno un'anima (bel titolo per una telenovela...) e quando capii che lei era a conoscenza di cosa provavo, chiusi. Pensavo non avesse inteso i miei sentimenti ma col tempo ho realizzato che le donne, in amore sono come Max Pezzali, sempre due passi avanti.
Da un giorno all'altro sparii, chiudendo con quella casa e con quegli allegri triangoli.
Ogni tanto ci beccavamo casualmente per strada e lei mi chiedeva se fosse successo qualcosa, se fosse tutto ok. Si che lo era, uscire dalle sabbie mobili non può fare che bene.
Ci siamo persi, sono anni che non parliamo ma non le porto rancore, non avrebbe senso. Le ho voluto bene e ripenso a quel periodo con un sorriso sincero. Mi ha insegnato a spaccare la vetrina di dolci e a prendere ciò che voglio.

Lo zerbino romantico per eccellenza è Bob Geldof, cantante e attore irlandese famoso più per essere l'organizzatore del Live Aid e per le sue attività benefiche. Lo ricordo però anche per il bel duetto coi Modena City Ramblers ne "Il bicchiere dell'addio", festaiola e caciarona ma divertentissima.
Negli anni '80, Geldof sposò Paula Yates, volto noto - e decisamente avvenente - della tv britannica ed ebbero tre figli.
Sembrava andare tutto alla grande fino a quando lei non incontrò Michael Hutchence, il compianto leader degli Inxs. Fu un colpo di fulmine che si concretizzò non subito. Ad ogni modo, Geldof fu mollato in tronco e lei si mise con il carismatico frontman australiano. Sembrerebbe una centovetrinesca storia d'amore se non fosse per il brutale finale.
Michael Hutchence si suicidò nel 1997, in circostanze non del tutto chiarite, lasciando Paula nel più grigio sconforto. Cadde in depressione e nell'alcolismo, finendo per suicidarsi anche lei pochi anni dopo.
Geldof rimase con i figli, con il suo amore spezzato e giorni imbruttiti da lacrime e rimpianti. Una brutta storia, una di quelle che, altro che sorrisi sinceri e vetrine di dolci, ti lasciano lo sguardo perso nel vuoto per anni.

Una storia ingarbugliata l'ha vissuta Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti. A non essere una cherubina è stata la sua storica compagna Francesca Valiani, da cui il cantante ha avuto una figlia.
Una storia ventennale la loro, con un momento di fortissima crisi. Nel 2002 infatti, Francesca fu paparazzata alle Baleari con Giuseppe Cruciani, giornalista, speaker radiofonico e volto apparso spesso in televisione negli ultimi anni.
Aveva abbandonato compagno e figlia per correre via, come una diciassettenne in preda ad una cotta estiva.

"Ho capito che il tradimento è un segnale che qualcuno ti lancia per richiamare l'attenzione, guardando finalmente i propri difetti, affrontando la crisi e gli errori commessi, senza perdere la testa."

Queste le parole del Jovanotti tradito, uomo di grande spessore, che sicuramente ha sofferto come un cane, e per il tradimento, e per lo sbandieramento pubblico dei suoi fatti più intimi.
Lei ha sfogato i suoi ormoni teenageriali, capendo poco dopo la cazzata fatta. E' tornata all'ovile, cercando di reincollare i cocci e, che dire, sinora stanno tenendo molto bene: non ci sono più stati momenti di crisi. La coppia si è infatti sposata qualche anno dopo e tutto sembra andare per il meglio.
Sembra lontano il momento in cui Lorenzo, in "Tanto tanto tanto", cantava "E lei ti ama? A suo modo".


"Sia io che Francesca abbiamo capito che non può esistere una grande storia d'amore senza un tradimento."

Che a me sa tanto di boiata, di frasetta da romanzo Harmony, ma se ci crede lui contenti tutti. L'ha sempre amata ed è riuscito a perdonarla. Il sentimento che trasuda dai suoi testi non è un quadro astratto, è reale e di questi tempi un esempio per tutti.

Ora farò outing, mi costerà lettori e amici ma devo togliermi questo peso dallo stomaco: lo ammetto, sono stato a un concerto di Gigi D'alessio. Ora potete cancellare il blog dai preferiti e defollowarmi, ne avreste tutte le ragioni. Però, concedetemi un'attenuante, ci sono stato per la morettona di cui ho parlato nel cappello introduttivo. Ci voleva tanto andare e non ho saputo dirle di no. Certo, siamo entrati gratis perchè non avrei scucito una cento lire bucata per "Le domeniche d'agosto quanta neve che cadrà", poco ma sicuro.
Detto questo, ricordo che anni fa c'era una trasmissione musicale su Italia 1, vuoto totale sul titolo, l'arteriosclerosi galoppa. Ricordo però che in una limousine avevano messo a confronto artisti che più diversi non si potrebbe: gli Articolo 31 e Gigi D'alessio.
Gigi, leggermente intimorito dai ragazzacci milanesi, magnificava l'amore che provava per sua moglie, la prima e unica donna che avesse mai amato. Aveva gli occhi a cuoricino e J-Ax lo prendeva bellamente per i fondelli dicendo che lui non era fatto per la monogamia e che preferiva divertirsi senza legami.
A che pro vi racconto questa cosa? Beh, quell'amore tanto lodato è finito a peste e corna grazie alla "siliconica" Tatangelo, mentre J-Ax ha trovato la donna della sua vita e non fa che cantare di lei e del loro grande ammmore. Il tempo passa e sbugiarda tutti, buoni e cattivi, innamorati e libertini. J-Ax del resto cantava "Voglio una lurida" e poi si è sposato una modella dalla bellezza sconvolgente.
"Già, perchè tu ti saresti preso la lurida, no?"
Quando mai, anche io me ne sarei fregato e mi sarei sposato la bellona. Siamo uomini, la coerenza prima di tutto!

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