"Non ho mai parteggiato nè per la destra nè per la sinistra, e tanto meno per Comunione e Liberazione, che a tutt'oggi non raccoglie le mie simpatie.
L' Einstein, il mio liceo, era governato di fatto da un'associazione di genitori di destra, il cui presidente era un certo Antonio Mormone che mi stava discretamente sui coglioni, in particolare dopo che aveva disperso gli studenti pacificamente riuniti di fronte la scuola (fra cui c'ero io) alla testa di un plotone di celerini.
ELIO E LE STORIE TESE
Non ho mai creduto nella contrapposizione destra/sinistra: sono concetti che per me non hanno significato. Il che non vuol dire che non fossi interessato alla politica, allora come oggi. Ho parteggiato e parteggio per le persone sulla base del loro valore. Mi stanno particolarmente simpatici quelli che sostengono le proprie convinzioni in periodi e situazioni sfavorevoli: Gobetti, i fratelli Rosselli, Montanelli.
Non ho mai avuto nessuna stima, ad esempio, dei caporioni della sinistra negli anni Settanta e non ce l'ho oggi che buona parte di questi è passata a Forza Italia.
Il mio atteggiamento, che in parte è condiviso dagli altri membri del gruppo, è stato interpretato in vari modi: all'inizio degli anni Novanta, in un ideale Parlamento dei cantanti, eravamo stati collocati a destra da un giornalista di "La Stampa"; i berlusconiani ci vivono come comunisti; Travaglio prima di conoscerci ci credeva di ultrasinistra.
Ai tempi della scuola, le mie idee erano pienamente rappresentate dagli autorevoli interventi in assemblea del mio compagno di classe Marco Conforti (nd. fratello di Rocco Tanica e manager del gruppo), all'epoca anarchico convinto. Io però anarchico non lo sono mai stato."
Elio - Vite Bruciacchiate (2006).
Amen.
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