31 ottobre 2014

THROUGH MY WORDS




Sono passati quindici anni e sembra ieri. Era l'ottobre del 1999 e i Dream Theater diedero alla luce un album che ha rappresentato una delle più belle espressioni di progressive metal di tutti i tempi, se non la più bella, un lavoro che sfiora la perfezione. Forse esagero - colpa del tanto amore che provo per questa band - ma "Metropolis Pt. II: Scenes from a Memory" (il loro quinto disco di studio) regala quasi 80 minuti di panorami musicali da lasciar senza fiato, tra tecnicismi esasperati e ballate incantevoli senza tempo.

           METROPOLIS PT.2: SCENES FROM A MEMORY - DREAM THEATER 
                                                  di Antonio Chimenti

30 ottobre 2014

IL NUOVO RE




Il mio negoziante di fiducia mi aveva detto: "Devi assolutamente ascoltare il nuovo di Jay Z! Pensa che è rimasto per 5 settimane al numero uno delle classifiche USA. Però l’ho terminato, mi ritorna martedì." Peccato che quel martedì avessi 39 di febbre ed ero stravolto, anche perché la mattina, nonostante la febbre, avevo fatto l’esame di Analisi 2. Fortunatamente un carissimo amico che abitava nel mio stesso condominio doveva andare a comprare un cd anche per sé - non ricordo cosa - e colsi l’occasione per chiedergli di ritirarmi e portarmi quello di Jay Z. Fu un'ottima medicina.

                  VOL. 2... HARD KNOCK LIFE - JAY-Z di Leonardo Salvaggio

29 ottobre 2014

CATARSI SONICA





Anno 1994. Morivano Kurt Cobain ed Ayrton Senna, nasceva la seconda Repubblica con Silvio da Arcore proclamato re a suon di voti, e i calciofili ricorderanno dei rigori e una finale del mondiali. Il sottoscritto aveva 12 anni, passava i pomeriggi tra i disegni, le repliche di qualche cartone e Non è la rai: studiare mai. Tutto sommato non me la passavo male. Nel frattempo nel mondo musicale, Jeff Buckley ci regalava "Grace", i Blur esplodevano con "Parklife" e Beck pubblicava "Mellow Gold". In Italia Jovanotti e la Pausini erano in testa alle classifiche, Soave e Ligabue davano vita alla Mescal, i C.S.I. pubblicavano "Ko de Mondo" e Gianni Maroccolo decideva di dare una possibilità a dei giovani ragazzi di Cuneo di farsi sentire: fu così che i Marlene Kuntz diedero alle stampe "Catartica", uno dei dischi piu belli del rock italiano.

                  MARLENE KUNTZ - TORINO 25.10.2014 di Vito Possidente

27 ottobre 2014

LE COPERTINE PIU' BRUTTE DEL ROCK





La copertina di "The Endless River", il prossimo disco dei Pink Floyd (in uscita il 10 novembre) ha spaccato critica e pubblico. Molti fan l'hanno apprezzata da subito, altri hanno storto la bocca, reputandola modesta e già vista. La mia idea? E' una cover suggestiva, ma sono lontani i fasti di Storm Thorgerson e delle sue visioni surreali che bucavano la pupilla. Il brutto però è altrove e la storia del rock brulica di copertine davvero trascurabili, c'è solo l'imbarazzo della scelta.

                                  COVER FUORI FUOCO di Antonello Vanzelli

24 ottobre 2014

DOSSIER PLAGI MUSICALI





Tanti anni fa, si parla dell'era geologica chiamata "liceo", avevo un caro amico: bellissimo, simpatico, e ci sapeva fare con le ragazze. Tutto il contrario di me insomma. A quel tempo, lui strinse amicizia con un ragazzo del nostro paese, che lo prese a modello. Iniziò a vestirsi come lui, le sue espressioni e i suoi modi di fare, imitandone persino la capigliatura. Era una copia sbiadita, un ghiacciolo Sanson contro un Fiordifragola, non aveva il carisma giusto e le ragazze continuarono a preferire l'originale.
L'omologazione è morte, è nero in un mondo privo di luce. Preferisco essere un verde, magari sbiadito, una canzone che ascolteranno in pochi, più che un plagio spudorato che avrà successo grazie ai meriti di qualcun altro.

                                     PLAGI MUSICALI di Antonello Vanzelli

22 ottobre 2014

LE ULTIME DAL PIANETA DEL ROCK




Cosa c’è di meglio per tirarci un po’ su, per noi amanti della musica, dell’acquisto di un nuovo cd o magari del biglietto per il prossimo concerto del nostro artista preferito? A volte basta anche il solo leggere o sentir dire che quella band o quel gruppo che ci piace ha in serbo delle novità importanti, per farci spuntare un sorriso e migliorarci la giornata. E allora proviamo a riassumere quali saranno alcune delle prossime uscite discografiche e anche quali album, degni di nota, sono stati pubblicati di recente. A vent’anni dalla pubblicazione di "Definitely Maybe" degli Oasis da cui tutto cominciò, arriva il singolo di ritorno degli "High Flying Birds" di Noel Gallagher. La band ha “ripreso il volo” con un album che vedrà la luce il 2 marzo 2015 e che si intitolerà "Chasing Yesterday".
"L’ho finito il giorno dopo la finale dei Mondiali di calcio. L’ho terminato presto, me lo sono tenuto un po’ in saccoccia e non vedevo l’ora di farlo uscire." Noel Gallagher - "Rockol"
"In the heat of the moment" è il primo estratto e già in rotazione su tutti i network: dopo un paio di ascolti penso non sia niente male, gustoso aperitivo di ciò che verrà. In programma ci sono anche numerosi concerti in UK, Irlanda ed Europa, in un tour che toccherà anche Milano, il 14 marzo prossimo.

                LE MIGLIORI NOVITA' DISCOGRAFICHE di Carmen Schettino

20 ottobre 2014

DA ARNOLD LAYNE A LOUDER THAN WORDS





Poche note, poche note ancora e la canzone che ami terminerà. E poi invece le corde di chitarra vibrano ancora, per un assolo splendido e inaspettato, come quello che arriverà il prossimo 10 novembre. Sto parlando del nuovo lavoro dei Pink Floyd "The Endless River", un disco inatteso, visti i decennali dissapori tra i cuori pulsanti della band, David Gilmour e Roger Waters.
Mai mi sarei aspettato nuovo materiale dopo la scomparsa di Rick Wright e forse per questo è ancor più emozionante risentire per radio un loro inedito, il primo singolo "Louder than words". La sto riascoltando adesso, regalandomi la calda voce di David Gilmour, quel retrogusto alla "Confortably Numb" e quel suono avvolgente che ti riporta nei colori del prisma di "Dark Side of the Moon", passare tra i riflessi di un diamante pazzo sino a scavalcare "The Wall", e ritrovarti a Pompei e poi agli Abbey Road, dove tutto cominciò.

              UN NUOVO COLORE DELL'ARCOBALENO di Antonello Vanzelli

15 ottobre 2014

LITFIBA VS VASCO ROSSI





"In occasione di Vota la Voce '95, ci fu uno scontro con Vasco Rossi piuttosto pesante e spiacevole. Era la prima volta che c'incontravamo. Mentre saliva sul palco, con il suo incedere tipico, incrociò il mio sguardo e disse: 'Ecco quello che mi vuol far le scarpe...'. 
Rimasi malissimo ma non replicai. Vasco cantò, ovviamente suscitando il delirio della piazza. Quando mi rivide, accanto alla scaletta che conduceva al palco, si lanciò contro di me, urlando: 'Hai capito adesso chi è il numero uno? L'hai capito? Te lo devi mettere in testa: il numero uno sono io.'
Lo guardai, limitandomi a rispondere: 'Vasco, sei veramente fuori'." Piero Pelù - Perfetto Difettoso (2000) 

                                       AMICIZIE AL CAPOLINEA di Antonello Vanzelli

13 ottobre 2014

IL FANTASMA DI JIM MORRISON





Questo non è Voyager, o Mistero, ma la storia del fantasma di Jim Morrison ha davvero i contorni sfumati dell'inspiegabile.
Brett Meisner è - era, pace all'anima sua - un giornalista musicale. Non è uno famoso nell'ambiente, no, ma ne parleremo dopo. Adora il rock e, trovandosi in viaggio di piacere a Parigi, non può non andare a dare il suo saluto a Jim Morrison. La tomba del leader dei Doors è al Pere-Lachaise e come ogni turista che si rispetti, si fa scattare delle foto ricordo. Solo che quando torna a casa, prende la foto in mano e alle sue spalle... No, non può essere.

                                I GRANDI MISTERI DEL ROCK di Antonello Vanzelli

10 ottobre 2014

LE MIGLIORI CITAZIONI DI FREDDIE MERCURY





L'aria era carica di umidità e le zanzare banchettavano beate sui miei polpacci, quella sera d'agosto di una decina d'anni fa. Il paese sonnecchiava, gran parte della gioventù grottagliese si dava alla pazza gioia sulla vicina litoranea. Decidemmo di non imitarli, c'era una cover band dei Queen che suonavano dal vivo al Cabiria e ci sembrò la soluzione migliore per una serata piacevole.
Non erano male, si lasciavano ascoltare. Il cantante si dannava per cercare di avvicinarsi al Mito, mentre sorseggiavo la mia amata - nerdissima - Cedrata. Parlava tanto, sin troppo, tra una canzone e l'altra, sino a sparare una perla assoluta: "Io adoro Freddie, però non sono della sua sponda, meglio chiarirlo.".
Gelo. Lo ripetè altre due o tre volte, che i suoi gusti sessuali erano "normali", roba da far invidia a Checco Zalone (che chissà poi a chi si ispira per certi sketch...).
Qualcuno avrebbe dovuto spiegargli che Freddie aveva una sensibilità e un'ironia fuori dal comune, anche quando si vestiva da donna. E che era molto più normale di uno che ha bisogno di spiegare l'inutile ad una platea.

                  PAROLE E RICORDI DEL MITO di A. Vanzelli e A. Chimenti

7 ottobre 2014

IL NUOVO AMICO DEI GREEN DAY





Ci sono film che sembrano partoriti dall'amplesso di menti malate, come se Bukowski incontrasse Kerouac, ma a volte la realtà supera ogni più fervida immaginazione. I Green Day se ne accorsero in quel di Copenaghen.
Non sono ancora nell'Olimpo dei grandi del rock, quando vanno a suonare in quella squat, una casa occupata. L'atmosfera intorno è euforica, tanti ragazzi entusiasti che festeggiano a suon di birre e buona musica, e c'è anche chi fa l'amore, senza troppi pudori. L'ideale per devastare la casa a suon di schitarrate punk.

                        LE GRANDI STORIE DEL ROCK di Antonello Vanzelli

3 ottobre 2014

LE COPERTINE ITALIANE PIU' BRUTTE





Se c'è una cosa che mi trasmette serenità è vagabondare in un negozio di dischi. Guardare le copertine, risconoscere gli album storici e cercarne sempre nuovi dettagli, incuriorirsi di fronte alle nuove, immaginandone i paesaggi musicali. E ogni volta è come girare per un museo, con le tele appese alle pareti e la storia della musica ad abbracciarti.
Peccato però che a grandi album talvolta corrispondano copertine non all'altezza, e se qualche tempo fa avevamo parlato delle cover più trash, stavolta, molto più semplicemente, parliamo di quelle brutte o banali che hanno costellato il panorama tricolore. Perché a volte capita che un album rimanga sullo scaffale per una copertina che proprio non ci piace.

                      QUANDO LA COPERTINA STONA di Antonello Vanzelli