29 maggio 2015

QUEL CHE (FORSE) NON SAPEVI SULLE CANZONI CHE AMI




Ogni volta che penso a Tiziana penso al mare calmo di settembre. Era una ragazza molto dolce, che stava provando a far pace col suo passato e a surfare sul presente. Amicizia, niente di più. Ricordo lunghe chiacchierate su Msn messenger a parlare di futuro. Mi disse di amare la musica italiana, e che la sua canzone preferita era "Ferite" di Luca Carboni. Non ce l'aveva, non aveva mai comprato il cd e gliela scaricai, per farle una sorpresa. Quando la ricevette, si mise a piangere. Era gioia, ma anche dolore: le ricordava suo padre, che era andato via da casa quando era ancora piccola.

                                             FERITE di Antonello Vanzelli

27 maggio 2015

IL FENOMENO GIANNI MORANDI




1 milione e mezzo di fan che lo seguono su Facebook, un numero incredibile. Questo è Gianni Morandi oggi, il fenomeno social del momento. Un'escalation incredibile perchè non arriva da un ventenne nerd e smaneggione, ma da un 71enne semplice ma scafato quanto Sheldon Cooper. Ok, Vasco Rossi ha 3,8 milioni di seguaci, Ligabue supera i 3 milioni, ma i loro social cavalcano il successo musicale. Al contrario la carriera discografica del ragazzo di Monghidoro è ben lontana dai fasti di un tempo. Insomma, c'è dell'altro, molto altro.

                         1 MILIONE E MEZZO DI MOTIVI di Antonello Vanzelli

25 maggio 2015

I 15 MIGLIORI MASH-UP DELLA RETE


Il mash-up è una tecnica nata addirittura negli Anni '50 e via via sviluppatasi negli ultimi decenni: consiste nell'unire due o più canzoni, spesso sovrapponendo la parte vocale di una alla traccia musicale dell'altra. Il primo che ascoltai fu "Boulevard of Broken Dreams" dei Green Day sovrapposta a "Wonderwall" degli Oasis, forse uno dei casi più noti. Ma la rete brulica di mash-up, lascio a voi decidere se piacevoli come li ho trovati io o meno.

                                 I MASH-UP PIU' BELLI di Antonello Vanzelli

20 maggio 2015

GIOCHI DI PLAGI GIOCHI DI VILLANI




Nel dicembre del 2013, una vita fa, raccontai in questo articolo di "Blurred Lines" di Robin Thicke e del plagio ai danni di Marvin Gaye. Come sempre il tempo è galantuomo (anche con me che ogni tanto ci azzecco) e pochi mesi fa il tribunale di Los Angeles ha dato ragione agli eredi di Gaye: il tormentone dell'estate 2013 ha rubacchiato da "Got To Give It Up". Thicke e i compagni di merende Pharrell Williams e T.I. dovranno tirar fuori 7,3 milioni di dollari (4 per i danni e 3,4 per i proventi ricavati dal singolo), du spicci insomma. Sto diradando gli articoli sull'argomento, ma i furbetti del quartierino musicale non mancano, e ogni tanto - per fortuna - si scottano. Certo, basterebbe evitare scoop giornalistici fondati sul nulla, tipo quello che ha investito i Guns N' Roses giusto qualche settimana fa...

                             UNIVERSO PLAGI MUSICALI di Antonello Vanzelli

19 maggio 2015

TUTTO PUO' CAMBIARE



La musica, una storia d’amore, un produttore discografico sulla via del tramonto, la rinascita personale e professionale di due dei protagonisti... Di cosa stiamo parlando? Magari alcuni di voi hanno già intuito qualcosa. "Begin again" è un film del 2013 diretto da John Carney, proiettato qui da noi nell’ottobre dell’anno scorso con il titolo "Tutto può cambiare". Voi direte: sì, ma questo non è un blog di musica? La musica c’entra, eccome. Non solo per la partecipazione di Adam Levine (leader dei Maroon 5) nel classico ruolo dell’aspirante rockstar, quanto per i continui riferimenti al mondo musicale e discografico e per la magia di un album interamente registrato per le vie di New York.

BEGIN AGAIN di Carmen Schettino

18 maggio 2015

PICCOLO SPAZIO NOVITA'




Non ho tempo per ascoltare tutta la musica che vorrei: è uno dei miei crucci. Il lavoro - quello vero - mi porta via parecchio tempo ed è dura non riuscire a prestar attenzione alla musica emergente. Spesso ricevo i dischi di giovani artisti o band alle prime armi e sono costretto a dover declinare le loro richieste di recensione. Non è un volersela tirare, è che servirebbero giornate di 35 ore, ma sinceramente spiace. E quindi ecco qui un articolo di recensioni in pillole, tra novità e artisti a cui regalare attenzione.

                              RECENSIONI IN PILLOLE di Antonello Vanzelli

15 maggio 2015

LA MAFIA E' UNA MONTAGNA DI MERDA




Quel giorno di maggio al mio paese il sole bagnava beffava le nuvole e i Super Santos correvano veloci per le strade, rincorsi da ragazzini spensierati. Sembrava primavera, non lo era. Poco prima delle 18 un'esplosione, e poi sangue, e poi notiziari che più che dar parole le toglievano. Avevo solo tredici anni, ma la Strage di Capaci me la ricordo bene. E' uno di quei momenti in cui dentro scatta qualcosa. Immagini di distruzione, cemento soffiato via come zucchero filato e macchine capovolte, come se fosse arrivata una mano invisibile a giocarci. Si, un gioco manovrato da burattinai privi di scrupoli, che si è portato via uomini che erano da esempio per tutti. Falcone, Borsellino, il Giudice Dalla Chiesa... Non dimenticarli e portare avanti il loro credo è il primo passo per tagliare i fili a quei burattinai bastardi. Oggi - che la Mafia si è fatta più silenziosa e subdola - più che mai.

                               LE CANZONI CONTRO LA MAFIA di Antonello Vanzelli

12 maggio 2015

LE CANZONI PIU' BRUTTE DI VASCO




"Nessun Pericolo... Per Te" è lo spartiacque: sino a questo disco del 1996, Vasco Rossi viaggiava su una nuvola, a venti metri dal suolo e da tutto il resto della comitiva. 11 dischi illuminati, graffianti, basati su un rock d'autore corrosivo e trascinante. Poi qualcosa si è rotto, una piccola crepa bastarda che via via si è fatta più profonda, a cavallo tra "Canzoni Per Me" e il concerto di Imola da 130mila persone in delirio. E sono arrivati album controversi, spesso sporcati da pop ed elettronica, che hanno spaccato anche i vasconvolti più accesi. Capitano a tutti degli scivoloni, lo so, quindi prendetela - più che come un attacco, non lo è - come un divertissement fine a se stesso, perché mantenere lo stesso elevatissimo standard per tutta una carriera era impossibile. Ecco quindi a voi dieci canzoni che Vasco non avrebbe dovuto cantare...

                    LE CANZONI PEGGIORI DEL BLASCO di Antonello Vanzelli

11 maggio 2015

QUELLA VOLTA CHE GEORGE HARRISON...




Ho sempre avuto un debole per quelli che restano dietro le quinte anche se meriterebbero il centro del palco. George Harrison è stato uno di quelli, suonare al fianco di due fottutissimi geni come Paul McCartney e John Lennon gli ha tolto luce e carati. Lui, così schivo e introverso, costretto a giocare a pallone nella stessa squadra di Maradona e Platini. "Non deve esser stato facile per lui lavorare con due egomaniaci come me e Paul" ammise Lennon. Chi conosce la musica, però, sa che grandioso chitarrista fosse George Harrison, canzoni come "Something", "While My Guitar Gently Weeps" e "Here Comes The Sun" dicono più di tanti articoli come questo. Molti però non sanno che anche lui ha rischiato di finire proprio come John Lennon, assassinato da un folle...

                   ...VENNE AGGREDITO DA UN FOLLE di Antonello Vanzelli

7 maggio 2015

VEDERE LA VITA CHE VA - OTTO OHM



Gli uomini che aspettano le proprie donne impegnate nello shopping dovrebbero diventare specie protetta. Ero seduto mogio su una panchina ad attendere, quando ho visto un bimbo iniziare a correre. E' caduto e si è rialzato come se nulla fosse, di fronte aveva una meravigliosa giostrina e gli occhi gli ridevano. Sarebbe bello vivere ogni giorno così, felici, come se stessimo dirigendoci verso la giostra più bella. E se penso ad una canzone che mi fa respirare quel mood, mi viene subito in mente la nuova degli Otto Ohm.

                               LA GIOSTRA PREFERITA di Antonello Vanzelli

5 maggio 2015

LE 60 MIGLIORI CANZONI ROCK DEGLI ANNI '90




La vita è fatta di sorrisi finti e vaffanculi non detti, di addii mai cicatrizzati e diari del liceo bagnati da lacrime di nostalgia. Quelle che vengono pensando al rock della fine del millennio. Non starò qui a dire che sia stata l'epoca migliore per il genere - David Gilmour, Robert Plant e Paul McCartney verrebbero a suonarmi a casa ridendomi in faccia -, ma è innegabile come i Novanta abbiano regalato band illuminate e musica senza tempo. Ricordo ancora quando vagavo per il mio negozietto musicale di fiducia senza saper cosa scegliere... In tasca la cinquantamila scucita dal nonno, davanti i R.E.M., i Red Hot, i Green Day e i Depeche Mode. Spesso uscivo a mani vuote, tanta era l'ansia di sbagliare l'acquisto. A distanza di vent'anni ho definitivamente capito che qualunque cosa avessi comprato, sarebbe stata un capolavoro.

                                                GOCCE DI GRANDE ROCK