28 marzo 2014

IL RITORNO DEL KOMANDANTE




"L'anno scorso a Caserta, dopo l'ultima canzone dell'ultimo concerto del tour, sono inciampato e caduto. Ovviamente mi hanno ripreso con i telefonini e l'hanno messo su Youtube. Sono andato a vedere i commenti e ho letto insulti così pesanti da rimanere senza parole. Un odio pazzesco. All'inizio mi ha sconvolto, pensavo che dopo gli anni Novanta mi volessero un pò tutti bene. Poi ho pensato che anche io a volte dico delle cose tremende, che è normale. Mi ha fatto rendere conto della realtà, che c'è anche l'odio, e come si odia un cantante non si odia nessuno, e io di passioni ne ho scatenate." Vasco Rossi - Intervista a TgCom (2011)

L'espressione "O lo ami o lo odi" sembra essere stata coniata per Vasco, personaggio come ce ne sono pochi in Italia, nel bene e nel male. E' la Juventus della musica: quello con più seguito ma anche con più detrattori e rabbia intorno. Dove sta la verità? Forse nel mezzo. Il primo Vasco è inattaccabile, ha messo la sua firma sulla storia della musica italiana, perdendo però via via i contorni e i colori. Gli ultimi album hanno lasciato l'amaro in bocca a molti fan della prima ora e così abbiamo pensato di creare un articolo a più voci, per capire se "Dannate nuvole" sia soltanto l'ennesimo inutile capitolo di un libro che andava chiuso anni fa o possa essere l'inizio di un nuovo gran bel film.

                               DANNATE NUVOLE - VASCO ROSSI

"Vasco lo ascolto da così tanto tempo che è come se fosse uno di famiglia ormai. Mi evoca ricordi, emozioni e stati d'animo, una persona cara che è stata con me in tanti momenti della mia vita. Forse è per questo che da lui mi aspetto sempre belle sorprese musicali, ma per lo stesso motivo, quando pubblica pezzi "mal riusciti" mi getta nello sconforto più totale... Come è successo con gli ultimi album.
Stavolta però, con "Dannate nuvole", tiro un sospiro di sollievo: è un bel singolo, di cui riassaporo il testo e la musicalità di una volta. Non posso gridare al capolavoro - siamo ben lontani - ma i soliti tre accordi un pò banali della strofa mi fanno sorridere, in quanto strizzano l'occhio ai bei tempi del Komandante, quando bastava pochissimo per sorprenderci con una canzone d'autore. Sono fiducioso per un bell'album, e se restassi deluso, beh, pazienza, è pur sempre uno di famiglia!"  Voto 6,5 - Antonio Chimenti

"Ero molto prevenuto all'inizio. La parte iniziale mi piace, e anche l'entrata con la fisarmonica non è malvagia, ma il ritornello mi ricorda qualcosa degli Anni '90 (forse qualche pezzo più rockettaro dei Sanremo di quegli anni). Il testo è un pò inconsistente. Alba non troppo chiara..."  
Voto 6,5 - Angelo Lo Bianco

"L'espressione "O lo odi o lo ami" per me non esiste. Vasco lo amo e lo odio in egual misura. "Odio" è una parola forte, lo capisco, e infatti le sue cose recenti mi hanno lasciato indifferente. Forse solo la title-track di "Vivere o niente" ha la forza del vecchio Vasco, quello che ti mostrava il dito medio perchè era il più forte di tutti, e lo sapeva. Ora invece è uno dei tanti, perchè spesso le sue canzoni sono sbiadite copie del tempo che fu. Meglio va con "Dannate nuvole". L'inizio è etereo e la strofa è pessimismo senza fastidio e gira bene. L'apertura è ariosa e coinvolgente e rimanda subito ai suoi vecchi evergreen. Avrei sviluppato la canzone in modo diverso, con una seconda strofa più grintosa, eppure resta lì e si fa ascoltare. Mi piace che sia misurato nel cantato per una volta, che non si metta davanti alla canzone ma al suo fianco. Peccato che il ritornello - per quanto ben costruito musicalmente - sia banale e poco incisivo sul lato letterario. Da un lato, ci si accorge di come basterebbe poco al Blasco per tornare a essere quello tanto rimpianto, eppure manca sempre qualcosa e anche questa la vedo come un'occasione persa, un buon singolo che sarebbe potuto essere grande."  
Voto 6 - Antonello Vanzelli

"Il pezzo mi piace molto, finalmente arriva una bella sferzata del grande Vasco, un nuovo orientamento che però guarda al passato. L'arrangiamento poi è di alto livello. Serve dire altro?"  Voto: 8 - Domenico Carlucci

"La prima cosa che uno pensa è: 'L'ho già sentita'. Banalmente le canzoni di Vasco sembrano tutte uguali, stessa struttura e stesso cantato. Il testo poi è un finto impegnato / introspettivo, buono per far concorrenza a Fabio Volo."  
Voto: 4+  - Donato Pace

"Premetto che non sono un grande fan di Vasco, anche se molte delle sue canzoni hanno attirato la mia attenzione. Quest'ultima è una di quelle. L'inizio non mi ha entusiasmato, in particolare la parte con la tastiera. Quando è subentrato l'attacco con la chitarra, invece, mi sono dovuto ricredere, stava uscendo l'anima rock del pezzo. L'alternarsi della melodia, in perfetto stile rock ballad, si sposa bene con il testo, dove vengono descritte le difficoltà della vita. Penso raggiunga l'apice con lo stupendo assolo di Stef Burns, forse uno dei suoi migliori. Complessivamente mi ricorda il Vasco di circa 15anni fa." Voto: 9 - Christian Govi

"Da "Stupido Hotel" in poi, la mia passione nei confronti di Vasco si può paragonare a quella che hanno in questo periodo i milanisti verso la loro squadra del cuore. Anno dopo anno è stato un lento ma inesorabile declino verso il disinnamoramento totale. In ogni caso, però, non smetto di acquistare i suoi album al day-one e biglietti per i suoi concerti, sperando in un colpo di coda da grande maestro qual era, colpo di coda fino ad ora sempre disatteso. Ultimamente le sue canzoni rispecchiano sempre le stesse caratteristiche, e anche questa non si discosta di molto:
Guido Elmi e Vince Pastano
-modo di cantare leggermente "sbiascicato" (comprensibile - visto il personaggio - all'inizio della sua carriera, fastidioso adesso);
- una musica "rockeggiante e american style", con le chitarre in primo piano, e almeno un assolo di Stef Burns che ne metta in risalto le doti tecniche;
- un testo che esprime la volontà di non arrendersi (se non si parla di f..a), spesso con un ritornello fatto di versi uguali e reiterati (repetita iuvant?!).
E allora mi chiedo: perche Vasco non tira più fuori un gran pezzo? Una novità che mi possa far saltare sulla sedia e dire "Il Komandante è tornato"? Chissà perché... Chissà perché... Chissà perché..."  Voto: 5 - Antonio Tramontano

Ogni volta che ascolto Rossi mi violento, perchè è proprio lontano anni luce dai miei gusti personali. Questa volta mi ha stupito in positivo, la canzone è orecchiabile ed il testo discreto. L'arrangiamento è un pò troppo semplicistico, ma tutto sommato adatto a questa ballad. Pezzo godibile."  Voto: 6 - Rocco Viggiano

"Dopo "L'uomo più semplice" e "Cambia-menti", è il momento di "Dannate nuvole". E' il Vasco che preferisco, più profondo e riflessivo. Canzone intimista dal retrogusto amaro, in cui, come Nieztche, analizza il crollo dei valori dell'uomo. Il rocker si trova ad osservare le "Dannate nuvole" addensarsi sulla morale umana, scorgendo una "valle di lacrime" in cui è difficile anche dire la verità... La formula è quella vincente: ogni due strofe usare la parola chiave come ritornello.
Nel frattempo aspettiamo che le nuvole si diradino e ci permettano di gustarci una seconda parte dell'anno entusiasmante per noi fan. Si partirà con le sette date di Roma e Milano del Live Kom 2014, in cui farà il suo ingresso nella band Vince Pastano. Il chitarrista grottagliese, arrivato meritatamente all'apice del successo, prende il posto di Maurizio Solieri. L'attesa si concluderà il 4 novembre con la presentazione del nuovo album, di cui non si conosce ancora nulla. Non ci resta che aspettare."  Voto: 6  -  Piero Chimenti

E voi, che ne pensate? Lasciateci il vostro commento...


4 commenti:

Blackswan ha detto...

Sarò irriverente: Vasco Rossi è per la musica italiana ciò che Berlusconi è per la politica. Una grandissima menzogna.

Antonello Vanzelli ha detto...

Non sono mai stato un suo fan, ma non posso negare abbia scritto dei grandi pezzi. Il problema è a livello letterario, perché i suoi testi sono spesso banali e questo non sono mai riuscito a sopportarlo...

Unknown ha detto...

Vasco e' il miglior cantante Rock in Italia, come lui non ne esistono .. e' unico punto e basta, poi ha avuto degli alti e bassi !! questa canzone e' abbastanza carina, strutturata bene, la parte di fisarmonica porta quasi ad una melodia trascinata e quindi sublime !! cosa che poi decade con l'entrata delle chitarra e dell' assolo del mitico Stef !! un brano che a mio avviso merita diciamo un 8 , si dai !!

Antonello Vanzelli ha detto...

Ciao Solo Vasco, grazie mille del tuo commento :-) Lo ritengo un pezzo più che dignitoso, a darmi noia sono i pezzi come "L'uomo più semplice", di cui non si sente proprio la necessità. Questo ultimo Vasco è già un'altra cosa...