24 ottobre 2014

DOSSIER PLAGI MUSICALI





Tanti anni fa, si parla dell'era geologica chiamata "liceo", avevo un caro amico: bellissimo, simpatico, e ci sapeva fare con le ragazze. Tutto il contrario di me insomma. A quel tempo, lui strinse amicizia con un ragazzo del nostro paese, che lo prese a modello. Iniziò a vestirsi come lui, le sue espressioni e i suoi modi di fare, imitandone persino la capigliatura. Era una copia sbiadita, un ghiacciolo Sanson contro un Fiordifragola, non aveva il carisma giusto e le ragazze continuarono a preferire l'originale.
L'omologazione è morte, è nero in un mondo privo di luce. Preferisco essere un verde, magari sbiadito, una canzone che ascolteranno in pochi, più che un plagio spudorato che avrà successo grazie ai meriti di qualcun altro.

                                     PLAGI MUSICALI di Antonello Vanzelli

LITFIBA - Della band fiorentina di Piero e Ghigo pensavo di aver detto tutto qualche mese fa qui. Sbagliavo, il vaso di Pandora riserva sempre nuove sorprese. La loro "Il Vento" (1989) e "Revolution" (1985) dei Cult sembrano gemelli separati alla nascita:



Lascio giudicare a voi, ma le battute e la stretta assonanza tra le canzoni lasciano poco margine a dubbi e disquisizioni. E quel "Libero libera" finale che richiama "Revolution revolution" si sarebbe almeno potuto evitare...

BLACK KEYS - The next best thing del rock mondiale, ormai consacratisi con l'ultimo splendido "Turn Blue", hanno qualcosa da farsi perdonare. La loro "Little Black Submarines" (2011) deve moltissimo a "Stairway to Heaven" (1971) dei Led Zeppelin, tanto che non servirebbe nemmeno compararle. Ad ogni modo, eccole:



La canzone del duo statunitense è bella, mi piace molto, e quell'arpeggio iniziale è sicuro un omaggio, ma siamo al limite.

VASCO ROSSI - In rete ho trovato questo presunto plagio già anni fa: "Il mondo che vorrei" (2008) ricorderebbe "Souvenir of China" (1982) di Jean Michel Jarre.



Qualcosa nelle atmosfere è assimilabile, ma francamente è ben poca roba. Niente plagio.

ELIO E LE STORIE TESE - "T.V.U.M.D.B." (1996) è una canzone che adoro, ne abbiamo parlato nella recensione di "Asfalto", ma è innegabile quanto debba agli Earth, Wind & Fire di "After the love has gone" (1979), come riportato del resto anche da Wikipedia:



Ahimè, sono praticamente identiche. L'indimenticato Feiez era un grande estimatore degli Earth Wind & Fire e contagiò il resto della truppa. Un po' troppo ad ascoltare i risultati, ma lo prendo come un omaggio e li perdono volentieri.

GIGI D'ALESSIO - Il cantautore napoletano è un maestro del copiaincolla musicale, tanto che servirebbe una puntata solo per lui. Non vi voglio così male quindi mi fermerei ai due più importanti, entrambi ai danni di Claudio Baglioni. "L'anatroccolo sposato" (1998) ricalca "Reginella":



e "A riva 'e mare" somiglia fin troppo a "Io dal mare", sempre della voce romana:



Gigi gliel'avrà offerta almeno una cena al grande cantautore romano?

NOMADI - "Gli aironi neri" (1991) ha lo stesso giro di "C'è una strana espressione dei tuoi occhi" (1965) dei Rokes, peraltro cover italiana di "When you walk in the room", canzone portata al successo dai Searchers:



Voltiamo pagina. C'è uno strano triangolo che si è creato pochi anni fa, quando è uscito RaccontiRaccolti, l'album di cover di Beppe Carletti e soci. Hanno infatti omaggiato Antonello Venditti e Bob Marley nella stessa canzone.

"A "Piero e Cinzia" di Venditti abbiamo agganciato "Redemption Song" di Bob Marley: è venuto naturale, gli accordi sono più o meno gli stessi". Beppe Carletti - Intervista a Lamusicarock.com

Ah, ma Venditti quindi ha copiato Bob Marley? No, non è cosi. Venditti omaggio il padre del reggae dopo esserlo andato a vedere in concerto a San Siro nel giugno del 1980, e del resto il testo della canzone è tutto un omaggio a quella serata e ad una storia vera capitatagli. Ma ne parleremo un'altra volta, ora riascoltiamocela, splendida com'è.



IVANA SPAGNA - La sua "Day by day" (2005) a più di qualcuno ha ricordato un grande classico del rock, "I don't want to miss a thing" (1997) degli Aerosmith:



Considerando che sulla base di Spagna si potrebbe cantare sopra il pezzo di Steven Tyler e soci, direi che c'è ben poco da discutere. Altra bella medaglia da appuntare al petto per la nostra musica...

GIORGIA - Altra nota dolente, la sua "Marzo" (2002) è quasi sovrapponibile a "Right here waiting" di Richard Marx, hit single degli Anni '80:



Non fatevi ingannare dalla strofa cantata in modo differente... Non so se sia un omaggio voluto o cosa, ma i due pezzi sono molto simili.

FLAMING LIPS - La loro "Fight Test" (2003) è un plagio spudorato della celeberrima "Father and Son" (1970) di Cat Stevens:


Cat Stevens gli ha intentato causa e nel giugno 2003 ovviamente l'ha vinta. Le royaltes derivanti dalla canzone saranno divise a metà tra il gruppo e lo storico artista. Fare i furbi può costar molto caro... Alla prossima!

7 commenti:

Valium ha detto...

Bene, "Il Mondo che Vorrei" non è assolutamente un plagio, ma perchè metterlo allora? sembra quasi che devi sempre sminuire i capolavori del Blasco,
sempre e comunque, boh boh......
Forse c'è un'arietta, ma quella c'è ovunque ti giri....
Ma cosa mi dici dell'inizio, credo suonato con lo xilofono, della bellissima "Somebody that i used to know" di Gotye? È un plagio di una vecchissima ninna nanna, che, non so il titolo ma fa così: " Ninna nanna ninna ò questo pupo a chi lo dò, lo darò alla Befana che lo tiene una settimana, lo darò all'uomo nero che lo tiene un anno intero ecc.ecc...
Non prendermi per pazzo, ma è ugualeeee! Ciao. Valium

Nella Crosiglia ha detto...

Sei magico, orecchio allenato , fiuto teso hai scovato come sempre il meglio del peggio...
Scopiazzare anche bene non è mai auspicabile e i risultati non sono così esaltanti!
Un abbraccio serale!

Antonello Vanzelli ha detto...

Ciao Nella, sempre un piacere quando lasci un tuo commento. Buon weekend :-)))

Caro Valium, mi sa che sei un po' prevenuto nei miei confronti. Ma come, difendo Vasco dicendo che quello non è un plagio e dici che lo sminuisco? Eddai su, sei tu che ora manchi di obiettività :-)
E forse ti sono sfuggiti gli altri articoli sui plagi, in cui ho dovuto mazzulare alcuni dei miei artisti preferiti... Insomma, non vedere fantasmi che non esistono :-)

Helmut ha detto...

E' sempre un piacere leggere articoli del genere...sono un musicista,scrivo musica,e da ormai molto tempo resto dell'opinione che ormai è stato tutto scritto, la musica che doveva essere creata è stata, ora ci imbattiamo nei figli,nei frutti di quegli alberi!Le somiglianze sono spesso evidenziate e da li si passa a parlare di plagio. Tolta qualche canzone dove il "copia e incolla" è palese, in molti pezzi le assonanze si evidenziano nei passaggi,nella vicinanza di due,tre accordi che portano alla mente pezzi scritti già...è tutto normale,ripeto...la musica è che conta,le pietre miliari,esistono già! Comunque articolo dettagliato,bravo! Sono su l'Esercito di Elio,come grande fava da tempo,ci sentiamo li!

Valium ha detto...

Tranquillo Vanz, la mia è pura ironia, che trova davanti una persona esperta e disponibile come te. Ho scoperto da poco il tuo blog, devo farti i complimenti, veramente fatto bene, grande! Grazie a presto. Valium

Antonello Vanzelli ha detto...

Ciao Helmut, grazie mille del tuo commento, felice delle tue parole. Sono d'accordo, ormai è difficile inventarsi qualcosa di davvero originale, le melodie sono state metabolizzate e riciclate svariate volte. Onore ai nostri amati Elii che spesso provano strade davvero poco battute musicalmente :-)

Ciao Vaium, sono contento e ti ringrazio. Stay tuned perchè a breve arriverà per te una sorpresona esagerata, ma non ti anticipo nulla :-)

Anonimo ha detto...

Piccolo appunto: gli Elii non hanno copiato la canzone,ma si sono semplicemente ispirati seguendo il loro stile surrealistico-demenziale. Detto ciò,per il resto concordo su (quasi) tutto ;)