26 gennaio 2015

I METALLICA E UN NUOVO ST. ANGER




Il mio primo flirt con i Metallica fu in seconda liceo. Antonio mi passò "Master of Puppets", rigorosamente in cassettina. Mi diede anche i Sentenced, a me che ascoltavo i cantautori, il blues e il beat italiano Anni '60. Fu scioccante, come la prima autosoddisfazione erotica o la prima puntata dei Simpson vista. Colori e prospettive diverse, per uno abituato ad atmosfere anestetizzate. "Non sono male, alcune mi piacciono molto", gli dissi qualche giorno dopo. Mentii spudoratamente, non li avevo capiti, anzi avevo trovato migliori i Sentenced: beata ignoranza! Se solo mi sentisse James Hetfield... E dire che la scintilla scattò con "Load": album discusso, tanto amato dal pubblico più pop quanto osteggiato dal popolo metal. Il metal è un'altra cosa ma a me continua a piacere, grazie ad alti scintillanti come "Bleeding me", "The Outlaw Torn" e "The House Jack Built". Difficile difendere invece "St. Anger", senza dubbio il punto più controverso - basso? - della loro carriera. E così qualcuno ha pensato di riprenderlo in mano e portarlo a nuova luce.

           UNA NUOVA VITA PER UN ALBUM DISCUTIBILE di Antonello Vanzelli

Si potrebbe dire che la storia dei Metallica si divida in B.L. e in A.L., before e after "Load". Per molti quello è lo spartiacque, quasi che dopo il "Black Album" ci siano solo riempitivi. Non è così e la cosa mi fa imbestialire non poco. "S&M", l'album orchestrale, è un'opera strepitosa, da ascoltare e riascoltare, ma lo stesso vale per "Garage Inc.", ricco di rivisitazioni da applausi. Si criticano gli AC/DC che suonano la stessa canzone da 30anni e poi si ammorbano i Metallica dicendo che non sono più gli stessi di un tempo. Che barba che noia, che noia che barba... L'avessero fatto negli Anni '90 "Death Magnetic", molti avrebbero gridato al miracolo: è un signor album. Ma sto divagando. Dicevamo di "St. Anger", disco molto combattuto nella genesi e molto poco amato anche dai fan più duri. Uscì nel 2003, James Hetfield combatteva i fantasmi dell'alcolismo e Jason Newsted aveva da poco mollato tutto e tutti, carico di rabbia repressa. I mostri che attanagliavano la band - sul punto di implodere - furono riversati su nastro e ne uscì un disco cupo, altalenante, privo di coesione e della vera anima dei Four Horsemen.


Continuo ad amare la title track, "Some kind of monster" e poco altro, e per anni ci ho rimuginato su: come sarebbe stato l'album se i Metallica fossero stati nel loro momento migliore? Alcuni musicisti, ammiratori del gruppo di Frisco, hanno provato a dare una risposta, e che risposta, reincidendo il disco e cercando di avvicinarlo alle attese dei fan.

"Diversi fan di vecchia data, all'epoca, rimasero delusi dalle accordature più basse e dalla produzione, mentre ad altri piacque molto. #STANGER2015 è dedicato a chi non ha apprezzato il disco all'epoca, quando uscì nel 2003. Il disco è stato re-inciso totalmente e accorciato di 15 minuti, anche se abbiamo mantenuto intatti tutti i riff e i testi; il risultato è un album più conciso e diretto. La produzione è più standard nella nostra edizione e ci auguriamo che i fan dei Metallica apprezzino questa versione nuova di un disco che è sempre stato considerato un'anomalia nell'incredibile carriera del gruppo metal più grande del mondo."
Queste le parole di Chris D., Daryl G. e Dave C., gli ideatori dell'iniziativa. Hanno appunto preso e rifatto da capo l'album, a spese loro e senza guadagnarci un centesimo. Ascoltandolo, c'è da dire che il lavoro fatto è encomiabile, persino nei dettagli, e gira alla grande, segno di come il peccato originale risiedesse nella produzione del disco. La batteria ha un suono pulito e si sente, a differenza di quella senza cordiera di Lars Ulrich che nel disco è fin troppo sporca (qualcuno direbbe irritante e non andrebbe lontano dalla verità). Il cantato ricorda da vicino Hetfield (cosa che non dispiace affatto) e i tagli apportati ci stanno tutti. Alla fine si tratta di una cover taglia XXL, ma non hanno cercato di strafare, non l'hanno rivoluzionato, avrebbero potuto arricchirlo con qualche solo di chitarra (perché nel disco non v'è traccia del vero Kirk Hammett, altro peccato grave), ma si sente il rispetto portato al gruppo e al disco stesso. Una signora operazione che in rete sta riscuotendo ottimi consensi, meritati, grazie al passaparola. Chissà se qualcuno prima o poi rifarà anche "Lulù"...

11 commenti:

Blackswan ha detto...

Iniziativa interessante, ma con tutto l'amore che provo per i Metallica, i quattro hanno smesso di fare dischi decenti da fine anni '80. Questo, poi, era davvero bruttino.

Antonello Vanzelli ha detto...

Difficile scegliere tra questo e Reload, concordo. Non però sul post-Anni '80, sei troppo cattivo Nick. Credo che dopo il primo decennio di capolavori assoluti, siano andati a corrente alternata, ma sparando anche delle ottime cartucce. Poi dal vivo restano sempre di un'altra categoria, e una band la si giudica anche/soprattutto da quello.

Anonimo ha detto...

Trovo molto interessante il lavoro di questo ragazzo che si destreggia tra basso, batteria e chitarra con una naturalezza incredibile. Ottima anche la scelta vocale che strizza l'occhio al James originale. E' un progetto valido che fa tornare a galla un album che nella versione originale è qualcosa di inascoltabile con brani e suoni (batteria in primis) di basso livello. Credo che questo sia stato un album sperimentale per i metallica ma tutti i pezzi, dall'inizio alla fine, sono tiratissimi e violenti e non lasciano pace all'ascoltatore che è costretto a spegnere lo stereo per ritrovare la pace! Va bene essere metallari ma il trucchetto di alternare pezzi piu soft a quelli piu hard ha sempre funzionato nel redigere un album. Peccato che i Four Horsemen non ci abbiano pensato!
Antonio

Leonardo Salvaggio ha detto...

Con i Metallica ho un rapporto strano. Hanno fatto cose ottime, ma anche cose pessime (ad esempio non sopporto le operazioni ipercommerciali tipo "Nothing else matters") e credo che nel complesso si assentino sulla mediana.

Nel confronto, ad esempio, con gli Anthrax per me i Metallica escono sconfitti su tutta la linea.

Antonello Vanzelli ha detto...

Hammer, sei un filo estremista. Capisco la repulsione verso i momenti più commerciali, ma andare a citare una ballata capolavoro, essù. Sul confronto con gli Anthrax poi... :-)

-Alma- ha detto...

Concordo, per me "Nothing else matters" è un capolavoro. Anche io cerco di evitare musica commerciale ma di fronte ad opere del genere non riesco a ragionare obbiettivamente e non voglio :)
Bell'articolo come sempre, complimenti :)

Leonardo Salvaggio ha detto...

Ma no, dai... come posso essere un'estremista se ti dico che i Metallica si assestano sulla mediana? Non ho detto che fanno schifo, anche perché non lo penso. Hanno fatto canzoni ottime e altre meno buone. Ho tutti i loro CD fino a St. Anger (che non ho comprato). Però, davvero, quando sento "Nothing else matters" cambio canale alla radio o la salto sul CD.

Sul confronto con gli Anthrax però resto della mia idea. Li trovo superiori in tutto: musica, testi (francamente "The unforgiven" non ti sembra solo una gran paraculata?) e cantato. Belladonna (ma anche Bush e Turbin) sono in tutto migliori di Hetfield: canto normale, scream, salti d'ottava, vibrato.

Ne aggiungo una e poi mi cacci fuori: anche gli Exodus mi piacciono più dei Metallica.

Antonello Vanzelli ha detto...

No che non ti caccio, hai ragione sin quando dici che a te piacciono di più :-) Ti siederai dalla parte del torto se dirai che sono stati gruppi più importanti, perché non è cosi. I Metallica hanno generato il trash, e soprattutto hanno portato il metal alle masse, aprendo la strada a tutti gli altri. Il resto è storia, fermo restando che Death Magnetic è un ottimo album e dovresti recuperarlo ;-)

Leonardo Salvaggio ha detto...

Hai ragione. I Metallica hanno venduto più degli altri due sommati e hanno portato il metal (non solo thrash) alle masse, ma quest'ultima non è necessariamente una cosa positiva perché per portare il metal alle masse devi per forze annacquarlo con canzonette che facciano presa. L'equazione "più vendi = più sei bravo" è sbagliata.

Anonimo ha detto...

Amo i metallica...e quando sono stato al concerto dei big four ho coronato un sogno! Metallica, Megadeth, Slayer e Anthrax...tutti in un'unica data indimenticabile! Devo dire però che anche io, quando mi capita di ascoltare "Nothing else matter" in radio, cambio subito emittente perchè è un pezzo che mi ha stufato...che ho sentito e risentito..e che ha fatto parte di quella compilation di pezzi che ascoltavo al liceo e che non mi va piu di ascoltare. Ma ho lo stesso problema con "knockin on heaven's door", "Smoke on the water", ecc...capolavori che per eccessivo ascolto in passato mi hanno creato questo disturbo! Antonio

Antonello Vanzelli ha detto...

Non ho mai detto che più vendi e più vali, non fare il furbo :-) Peraltro in America i Metallica esplosero con "One" e "Enter Sandman", che tutto sono meno che ballate.

A parte questo, credo che nella storia della musica, ci siano spartiacque imprescindibili. I Nirvana col grunge, i Pink Floyd per la psichedelia, i Sex Pistols col punk. Puoi anche dire che i Melvins o gli Alice in Chains ti piacciano più dei Nirvana, ma sono stati Cobain e soci a terremotare tutto. Lo stesso vale con i Metallica e il metal :-)

Poi per carità, anche io come Antonio mi sono stufato di alcuni grandi classici, ma è semplice usura: un capolavoro resterà semore un capolavoro.