13 aprile 2015

QUELLO CHE (FORSE) NON SAPEVI SULLE CANZONI CHE AMI




Non vi dirò chi è la popstar italiana tornata alla ribalta grazie ad un recente Sanremo e a cui la casa discografica ha imposto - si, imposto - un tristissimo duetto con una starlette da due soldi uscita da "Amici". Non vi dirò chi è lo scatenato rocker che si vantava di scrivere tutti i suoi pezzi, ma aveva alle spalle dei giovani ghost writer. Non vi dirò quegli artisti che dal vivo ricorrono puntualmente a basi preregistrate su cui i musicisti suonicchiano qualche nota, in un finto playback musicale a mò di karaoke. E Non vi dirò nemmeno chi in pubblico fa il simpaticone e in privato se la tira da far schifo, pensando solo alle rughe e al fatto che non si vedano i capelli bianchi. Mi farei qualche altro nemico e ne ho già fin troppi da tenere a bada. Meglio raccontarvi quelle piccole curiosità nascoste nei riflessi delle canzoni che amiamo.

                                         SPIGOLATURE di Antonello Vanzelli

Gioco a carte scoperte, "L'amore Immaginato" per me è una brutta canzone. Ne avevo già parlato qui e continuo a non amare quella digressione pop di Piero Pelù, per me uno dei migliori cavalli di razza del nostro rock. La sua carriera solista è stata ondivaga, tra ottimi esempi di med-rock e cadute repentine. Ha sicuramente pesato l'influenza della WEA, che se ne fregava della qualità e gli chiedeva solo vendite alte e soldi in cassa. Peccato sia scivolato su una love ballad così banale, complice anche la strana scelta di Anggun, quanto di più patinato e lontano dal rock ci sia. Ma le cose sarebbero potute andare ben diversamente:
"Le vendite andavano bene, il singolo con Anggun viaggiava che era un piacere sugli Fm, ma avrei fatto meglio a fare quello che avevo pensato in origine. "L'amore immaginato" l'avevo scritta per Mina. Peccai di egoismo e la tenni per me. Cazzata. Grande cazzata. Quello fu il momento più difficile. Mi resi conto che i fan dei Litfiba non avrebbero mai digerito la separazione." Piero Pelù - Identikit di un ribelle (con Massimo Cotto - Rizzoli 2014)

Non credo sia così, il suo primo disco solista era piaciuto, aveva venduto oltre 500mila copie, quindi molti vecchi estimatori lo avevano seguito. Un fan dei Litfiba, però, non avrebbe mai potuto apprezzare degli episodi così smielati, poveri sia a livelli di testi che di musica. Con "L'amore immaginato" infatti arrivò alle masse, ma si alienò parte dello zoccolo duro. Certo, incuriosisce pensare a come sarebbe potuta andare con Mina e con un arrangiamento meno plastificato. Meglio riascoltarsi "Stay with me", che sebbene sia una cover (altra cosa che in pochi sanno) resta davvero di altro livello.


Andare a cercare tutte le citazioni musicali di Elio e le Storie Tese significa ficcarsi in un ginepraio. La sempreverde "Tapparella" ne è un esempio lampante: da Jimi Hendrix ai Beatles, da Battisti e gli Equipe 84 al progressive di PFM e Area. E il verso "Ascella Purificata" che riporta ai pittori Pietro Cascella e Domenico Purificato? E la citazione del mobilificio Aiazzone? Si può andare avanti verso l'infinito e oltre con loro. Ai tempi provai ad aggiudicarmi il cd singolo del pezzo, lo regalavano su "TuttoGratis" ai primi 1000 vincitori di un quiz, ma arrivai tardi. A proposito, TuttoGratis era uno dei siti che frequentavo maggiormente ai tempi, e c'è stato anche VirgElio, il loro motore di ricerca prima che Google cannibalizzasse tutto. Sembra ieri e invece...

La scorsa estate ho avuto il piacere di vedere dal vivo gli Aerosmith, una di quelle emozioni che continuaneranno a scorrermi sottopelle per anni e anni. In scaletta, però, spiccavano due assenze, "Crazy" e "Cryin'", due delle loro migliori ballate (oltre che due dei miei pezzi preferiti in assoluto). "Strano", pensai, ma con una storia infinita e grandiosa come la loro ci stava. Lo scorso anno è capitata però un'altra cosa, Steven Tyler era a Vilnius in Lituania per un live. Ha incontrato per caso due artiste di strada che con violino e organetto rifacevano la grande musica del passato. Vedendolo, è partita una rivisitazione proprio di "Crazy", peccato che Tyler non ricordasse assolutamente il testo! E ho ripensato al concerto e al fatto che non l'avessero fatta... I passanti hanno ripreso tutta la scena coi loro smartphone, non certo una bella figura per uno dei miei beniamini.

L'inizio degli Anni Novanta fu un periodo turbolento per Patty Pravo. Prima ci fu la questione "Donna con te" al Sanremo 1990. Fu cantata da Anna Oxa, ma sarebbe dovuta essere della Divina Patty. Le avevano assicurato che avrebbe potuto cambiare parte del testo (credo non le piacesse il verso "Le tue mani che forzano la mia serratura", non elegantissimo in effetti), poi fecero retromarsch e lei si impuntò.
Poi arrivò il carcere. Fu rinchiusa a Rebibbia per possesso di hashish, lei che ha sempre ammesso di non riuscire a dormire senza uno spinello. Uscì al terzo giorno, con le altre detenute che cantavano "Ragazzo Triste"...


"Creep" dei Radiohead non è solo una delle canzoni più belle di sempre, è  persino riduttivo definirla evergreen: è ormai nel Paradiso delle canzoni libere, non ha una faccia e non ha una band. Cosa intendo dire? Lo raccontò lo stesso Thom Yorke. Si trovavano in Oriente, a Bangkok, ed entrarono in un bar. Stavano bevendo qualcosa, quando una cover band iniziò a suonare proprio "Creep". Alla fine dell'esibizione, Yorke e soci si alzarono ad applaudire e il gruppo sul palco li guardò come per dire "Ma chi sono questi? Ci stanno prendendo per culo?". Non li avevano riconosciuti.

In "Tu e Me" dei Verdena c'è una parte al contrario in cui si sente un "Thank you Johnny", che - parole di Alberto - è "una spavalda imitazione del finale di "Free as a Bird" dei Beatles". Un omaggio ai Fab Four insomma, di cui è da sempre stato fan sfegatato.

Una delle canzoni più discusse e controverse di sempre è "Suicide Solution" a firma Ozzy Osbourne, album di grazia "Blizzard of Ozz", il suo primo da solista. Ozzy fu citato in giudizio dai genitori di un teenager americano che si era suicidato, secondo loro a causa della canzone. E negli anni, altri due suicidi vennero messi in correlazione alla canzone. L'artista britannico spiegò che la canzone non conteneva alcun messaggio subliminale che spingesse al suicidio: parlava infatti dei suoi gravi problemi di alcolismo ed era dedicata all'amico Bon Scott, il cantante degli AC/DC morto poco tempo prima proprio a causa dell'abuso di alcool. Infatti il tribunale prosciolse Osbourne da ogni accusa.

Pete Townshend, songwriter e leader degli Who, è sempre stato un personaggio particolare. L'album "My Generation" fu registrato dopo il successo dei primi due singoli "I Can't Explain" e "Anyway, Anyhow, Anywhere" e da molti è - giustamente - considerato un capolavoro. Per lui e per il resto della band no, lo hanno parzialmente disconosciuto perché registrato troppo in fretta. Stravaganze da rockstar. Come quella che portò allo strano cantato proprio di "My Generation", come si evince dalla testimonianza di Keith Moon: "Pete aveva scritto le parole della canzone su un foglio di carta e lo diede a Roger, che non le aveva mai lette prima. Così, mentre le leggeva per la prima volta, balbettò. In studio c'era Kit Lambert, che disse a Roger: "Quando canti continua a balbettare". Così fu, e il risultato lasciò tutti senza fiato. E pensare che tutto accadde solo perché Roger quel giorno aveva il raffreddore".


Per lungo tempo mi sono chiesto il significato di "Are we human or are we dancer?", il ritornello di "Human" dei The Killers. Non che fosse il Terzo segreto di Fatima, ma insomma, volevo capire se si trattasse di un fulgido esempio di nonsense o ci fosse dietro dell'altro. Beh, Brandon Flowers - in un testo che richiama anche Nietzsche - contrapponeva gli umani - coloro che vivono e pensano con la propria testa - ai ballerini, ovvero coloro che si fanno condizionare dalle scelte della massa, come tante pecore in un gregge. Molto più profondo di quanto immaginassi.

Ricky Portera, fondatore degli Stadio (da cui poi è fuoriuscito), è uno dei più grandi chitarristi italiani in circolazione. Ha suonato per/con Eugenio Finardi, Nek, Paola Turci e Luca Carboni, scrivendo anche per Vasco Rossi la splendida "Una nuova canzone per lei". Storico collaboratore di Lucio Dalla, erano legati da una profonda amicizia. Non in molti sono a conoscenza del fatto che Dalla scrisse "Grande Figlio di Puttana" (la prima hit degli Stadio e presente nel film "Borotalco" di Verdone), proprio pensando a Portera.

"Grande Figlio di Puttana" fu ripresa anche dagli Articolo 31 in "Il Funkytarro", ma declinata in prima persona ("Ho donne sparse per l'Italia..."). Quel godibilissimo album che risponde al nome di "Così com'è" brulicava di singoli spacca airplay, ma a volte J-Ax e DJ Jad staccavano un attimo, per momenti più riflessivi, come in "2030", il testo migliore dell'album. Quasi venti anni fa immaginavano un futuro non troppo distante da quel che poi è stato. Certo, Nord e Sud sono ancora uniti (vivaddio!) e Pippo Baudo non presenta più Sanremo (non si sa mai...), ma cantando "Ormai si parla solo tramite internet" ci hanno visto lungo: in quel lontano 1996 internet era nato da pochissimo...

Chris Isaak è a casa, ciondola annoiato, è tardi e sta per andare a dormire. Squilla il telefono, va a rispondere annoiato, ma si ridesta in fretta: all'altro capo del telefono c'è una sua amica, una bella, bellissima amica. E ha voglia, gli chiede se può venire a casa sua. Isaak capisce le intenzioni bellicose della donna, da predatore diventa preda ma non se ne lamenta più di tanto e acconsente. E una volta abbassata la cornetta scatta qualcosa... Prende la chitarra e le parole nascono da sole: "World's on fire and no one can save me but you." Quando la piacente signorina arriva, non perde tempo, ma lui la ferma e le dice "Voglio farti ascoltare una cosa". E lei: "Me la farai ascoltare dopo...". "No, aspetta, fidati, è molto bella." e così lei ascoltò in anteprima "Wicked Game". Era appena nato un capolavoro.

5 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Antonellino, come mi piacerebbe lavorare con te, chissà cosa ne uscirebbe fuori...Bisogna sempre avere dei sogni nella vita , chissà che non possa diventare realtà..
Qualche curiosità ti assicuro non la sapevo , anche perchè latito un po' nel panorama della musica italiana...Grave lacuna che non ho ancora colmato, ma Massimo Cotto , non è più a Mucchio ..gran peccato, così come tantissimi altri, i primi, i migliori...
Un bacio serale!

-Alma- ha detto...

Sono d'accordo su "L'amore immaginato", secondo me Piero perse un po' la bussola dopo la triste scissione dei Litfiba, ma anche queste cose fanno crescere quindi gli perdono tutto da buona fan sfegatata :) Però che goduria il ritorno con la band e le care vecchie sonorità, e la sua frase "siamo tornati per restare" mi fa fare sogni ad occhi aperti, ancora non ci credo!
Su "Suicide solution" mi pare che Ozzy spiegò anche bene il significato del titolo che può essere facilmente fuorviante: in pratica non intendeva dire che il suicidio sia una soluzione ma che l'alcol sia un antidoto (e quindi una soluzione) che porta al suicidio. In poche parole l'alcol è una brutta bestia.

Articolo interessantissimo, bravo :)

Antonello Vanzelli ha detto...

Ciao Nella, sulla musica straniera avrei solo da imparare da te, altrochè :-)))

Alma, amica mia, sui Litfiba saremo sempre d'accordo, infatti quest'estate live al CarroPonte a Sesto San Giovanni (MI): non posso mica perdermeli! E' dal 2010 che non li vedo, troppo! :-)

tony76 ha detto...

Gran bell'articolo!!! Come la magior parte di quelli che sto leggendo da quando ho scoperto questo blog...certo che sarebbe il massimo un domani leggere quello che hai scritto nel cappello iniziale..tutti i segreti delle star!!!E spero di essere esaudito...

Antonello Vanzelli ha detto...

Ciao Tony76, è un piacere ricevere complimenti come il tuo, vuol dire che si va nella direzione giusta. Eh, riguardo la tua richiesta, rischierei di farmi taaaaaanti nemici, ancor più di quelli che già ho. E non sono per il detto "Molti nemici, molto onore", sono una persona pacifica :-)