25 giugno 2015

L'URLO DI SAN SIRO




Ormai ci siamo: il grande giorno è arrivato. Già da giorni sui social circolavano scaletta e frammenti dei live delle tappe precedenti come Bari e Firenze, ma questo non ha intaccato la voglia e l'attesa. Anche con una decina di concerti alle spalle, non riuscivo a trattenere l'ansia crescente con l'avvicinarsi delle 20,45, orario d'inizio anticipato rispetto a quello previsto per le altre date, come disposto dal "Comitato San Siro". Milano-Vasco: il cocktail perfetto. In un sold out da 80 mila fans, il Blasco dimostra ancora una volta che San Siro è casa sua!

                 VASCO LIVE KOM 2015 - 17.06.2015 MILANO di Piero Chimenti

Lo stadio raccoglie in se persone di ogni età, segno che le sue canzoni hanno attraversato più di un quarto di secolo, travalicando decenni e generazioni. Vasco parte forte, in una scaletta che regala un'ondata senza fine di emozioni. L'inizio è a tinte rock, come da programma apre le danze "Sono innocente ma...", seguita da "Duro incontro" e la sempreverde "Deviazioni", prima di passare a "L'uomo più semplice". Poi il piede si stacca dall'accelleratore, con ballate del calibro di "Dannate Nuvole" e "Siamo soli".
È un Vasco scatenato e tirato a lucido, che passeggia di continuo di qua e di la per il palco (composto da quattro monitor e pronto a riempirsi di colori ed effetti laser, non appena il buio abbraccia lo stadio), raccogliendo il calore dei suoi vasconvolti che cantano le canzoni all'unisono con lui, in un unico abbraccio fatto di energia e sudore. Zero sbavature, mai una stecca: dimostra così di essere ancora in gran forma, deludendo i suoi detrattori che lo vorrebbero in pensione. Voce e grinta rimangono immutate, dimostrando come per lui il tempo pare essersi cristallizzato.


In quasi tre ore di spettacolo, il rocker si allontana dal suo pubblico solo per dare modo alla sua band - guidata da Vince Pastano e Stef Burns - di scatenarsi in "Rock Star", accompagnata dall'incantevole voce di Clara Moroni. Credo che oltre che al sottoscritto anche a molti altri fan storici, abbia fatto piacere riascoltare con nuove sonorità "Credi Davvero", canzone sconosciuta ai più e contenuta in "Vado al massimo" del '82, che ciclicamente viene riproposta, come è successo già nel 2003.
Trascinanti sono state le interpretazioni di "...Stupendo" e "Gli Angeli", accompagnate in ogni singola nota dalla platea. Appuntamenti fissi nello show sono i medley che accontentano tutti: i "palati" raffinati con quello romantico e quelli più "ruvidi" con il rock, in cui spunta l'accenno di "Mi piaci perché", episodio di inizio carriera. Al crepuscolo del concerto, non può mancare il momento di "Canzone", dedicata al ricordo di Massimo Riva, chitarrista e amico che ha accompagnato il Rossi, fin dai suoi esordi radiofonici prima e artistici poi, scomparso prematuramente ormai molti anni fa. L'artista mette il punto sul concerto come di consueto con "Albachiara", salutando i fans in una festa di coriandoli che concludono la serata di festa, dando appuntamento al prossimo tour e al prossimo sold out, l'ennesimo di una carriera incredibile.


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Foto di copertina tratta da Radioitalia.it.

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