1 febbraio 2017

JOE STRUMMER E LA MARATONA




Io non ho mai amato correre. Al liceo, quando la prof di educazione fisica ci faceva correre fuori dalla palestra, appena voltato l'angolo dell'isolato mi fermavo e iniziavo a camminare. Per poi tornare a corricchiare appena arrivato dall'altra parte. Se c'è un pallone o una pallina qualsiasi (anche di carta e scotch come da piccoli), posso fare la trottola per ore, torno bambino. Ma uscire di mattina presto per farmi 10km, no, preferisco vivere! Del resto lo sport mi ha sempre guardato in cagnesco. Lo scorso ottobre mi ero finalmente deciso a usare sul serio la mia cyclette, ho fatto 25km in 55minuti, nemmeno malaccio. Peccato che la sera stessa mi sia venuta una colica renale devastante, un dolore pari a dieci volte il mignolo del piede contro lo stipite. Curiosando ho scoperto che una delle cause scatenanti delle coliche sono proprio gli sforzi intensi. Poco da fare, lo sport per me è la maratona, ma sul divano.

               STORIE DI BIRRE E DI ALLENAMENTI PARTICOLARI di A. Vanzelli

I grandi della musica spesso hanno un ego smisurato, nuotano negli stravizi, e in passato è capitato spesso che qualcuno perdesse contatto con la realtà. Le band che hanno sbroccato gettando all'aria una grande carriera sono innumerevoli, quindi tanto di cappello a chi non ha nulla a che fare col gregge. A chi mi riferisco? A Joe Strummer ad esempio. Portò i Clash sul tetto del mondo, aveva soldi e belle donne, ma aveva anche la forza di farsi 42 km di corsa senza perdere il suo sorriso sornione. La prima volta fu alla maratona di Londra, ma la storia che stiamo per raccontare accade dall'altra parte della Manica, a Parigi per l'esattezza. E' lì che il musicista nato ad Ankara in Turchia si era rifugiato con la bella Gaby Salter. Era l'Aprile del 1982 e sul mercato stava per uscire lo strepitoso "Combat Rock", che avrebbe ancor più legittimato la forza della band. Già, ma allora cosa ci faceva Strummer a Montmartre?


Bernie Rhodes, il manager della band, l'aveva studiata molto bene. Per creare attenzione attorno all'uscita dell'album, aveva suggerito al suo assistito di sparire. E lui - che non chiedeva altro, viste le crescenti tensioni nella band - l'aveva preso alla lettera, sparendo completamente dalla circolazione e non dando più notizie di sé a nessuno. Per qualche tempo il super manager sudò freddo, perché nemmeno lui sapeva che fine avesse fatto. Fan e promoter erano in subbuglio, la notizia era circolata in fretta, e Rhodes non sapeva che pesci pigliare, come se la burla gli fosse scoppiata tra le mani. E intanto Strummer continuava a spassarsela, al punto da iscriversi persino alla Maratona di Parigi. Voi direte, ma cosi potevano riconoscerlo... Naaa, con il suo low profile era un po' difficile e poi lui aveva occhi solo per la bella Gaby...

Poco dopo Strummer fu richiamato ai suoi doveri di rockstar, ma non è questo a interessarci, quanto la sua certosina preparazione fisica alle maratone che andava ad affrontare. Ecco cosa raccontò ad un intervistatore che gli chiedeva se davvero non si fosse mai allenato prima di partire per i 42km:
"Non dovresti chiedermi queste cose riguardo il mio allenamento. Perché? Perché non va bene e non vorrei che la gente lo prendesse ad esempio. Ok, vuoi davvero sapere cosa fare?Ecco, bevi 10 pinte di birra la notte prima della gara. E non correre nemmeno un passo per le quattro settimane prima."
Ecco, c'è chi si fa 25 km di cyclette e la sera è in ospedale per una colica a elencare tutti i santi del Paradiso, e chi invece si scola talmente tante birre da stordire una balenottera, scrive alcune delle canzoni più belle di sempre e ha anche le palle di farsi cinque ore di corsa come se niente fosse, e senza polizia alle calcagna... Che vita grama, che grama vita.


2 commenti:

-Alma- ha detto...

Che personaggio Strummer! E che storie incredibili tiri fuori, Vanz! Complimenti :-)

Peccato che con lo sport non ci vai daccordo, io appena ho l'occasione vado a correre o faccio lunghe camminate veloci e lo sento proprio che mi fa bene :-)

Antonello Vanzelli ha detto...

Ciao Alma, guarda, a parte le boutade, a me lo sport piace, correre e basta no :-))) Infatti quando posso gioco a tennis, mi diverte molto e mi difendo abbastanza bene. Certo, se bevessi dieci birre come Strummer, altro che maratona, non riuscirei nemmeno a fare il tragitto letto-divano :-)))