"Dovunque andassimo la scena era sempre la stessa. Avevamo quattro stanze da letto separate ma le camere dei road managers erano sempre piene di droga e puttane e di chissà cos'altro, a nostra disposizione... All'epoca non le chiamavamo "groupies" ma in un altro modo, e ci scopavamo quelle, oppure delle prostitute... Erano orge o roba simile, perchè le nostre tournèe erano proprio come il Satyricon di Fellini. Eravamo dei veri bastardi."
John Lennon.
I BEATLES PROIBITI - Pt. 2 di A. Vanzelli - A. Chimenti
E' nel 1966 che la grande giostra dei Beatles inizia a dare segni di cedimento, e con loro Brian Epstein.
Mentre George Harrison sposa un ex-modella (sempre tenendo le luci abbassate per non deludere le fan), aumentano i progetti personali.
Il germe destabilizzatore si insinua durante una maratona lisergica di John Lennon. Immerso nei suoi viaggi acidi, esce per andare alla mostra d'arte di un'eccentrica giapponese di nome Yoko Ono.
I bucolici John e Yoko, e un ulceroso McCartney - Caricatura A. Chimenti |
L'artista orientale, tossicodipendente, stravagante e disinibita, non perse tempo insomma.
Il 1967 è contrassegnato da viaggi allucinogeni continui. La loro creatività è ulteriormente stimolata dalle droghe psichedeliche assunte: i quattro sniffano abbondanti dosi di Speedball, una polvere bianca formata da un mix di cocaina e eroina.
All'inizio di Giugno esce l'album lisergico "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band" ma pochi mesi dopo, il gruppo viene scosso dalla notizia della morte di Brian Epstein.
Mentre il medico legale avanza l'ipotesi di suicidio con barbiturici, l'autopsia parlerà di intossicazione da farmaci con overdose di droga. Brian Goldman, il biografo di Lennon, propone, al contrario, una differente ipotesi: un gioco erotico finito male.
Secondo le voci che giravano nell'ambiente gay londinese, Epstein, oltre che omosessuale, era masochista: nella sfera sessuale, gli piaceva eccedere. Spesso scompariva per giorni e tornava dai Beatles coperto di lividi, ricordi dei giorni passati con chissà quale amante.
Le voci, dicevamo: sembra sia morto per asfissia, a causa di una maschera che gli è stata applicata sul viso durante uno di questi giochi sadomaso. La persona - o le persone - che era con lui avrebbe fatto sparire tutto. Comprensibile immaginare come fosse quasi impossibile per il medico legale capire cosa fosse successo. Certo è che Epstein fosse depresso: il gruppo riusciva ormai a fare a meno di lui e sentiva il distacco da Lennon, ormai sempre più nelle grinfie di Yoko Ono.
Il nuovo corso di Lennon? Il disco "Two Virgins" registrato con la sua nuova fiamma. Un coito in diretta, richiami per animali, scorregge, starnuti, soffiate di naso e improvvisazioni pianistiche della donna... Meglio soprassedere.
Il marcio però arriva anche in seno al gruppo. Yoko è ossessiva, non lascia John neppure un attimo e interferisce negli ambiti comuni, quelli di studio. Suggerisce modifiche ai brani, critica apertamente, sembra sia il capo e inibisce tutti gli altri. Anche qui, meglio evitare di dire l'ovvio.
E per l'ennesima volta le cose per poco non franano. La polizia fa irruzione nell'appartamento di John e Yoko. Viene trovata della marijuana e restano in stato di fermo per qualche ora. La notizia fa il giro del mondo ma ai due è andata di lusso: erano stati avvisati dell'arrivo delle forze dell'ordine e si erano già sbarazzati delle dosi di droga pesante di cui erano in possesso, essendo eroinomani.
Almeno è finito il tempo delle coperture giornalistiche. John sposa Yoko e Paul McCartney sposa Linda Eastman, con tanto di cerimonia sfarzosa.
Nonostante ciò, Lennon rimane ossessionato dalla sessualità. Creano scandalo alcune sue litografie che illustrano i suoi atti sessuali con Yoko. Arriva a filmarsi il cazzo in vari stadi di erezione e a dire: "Yoko è la donna che io avrei voluto essere". Questo sarebbe l'illuminato Santone pacifista che ormai tutti portano sul palmo della mano? Siamo messi bene...
Ad ogni modo, i quattro non si nascondono più: non hanno più bisogno di bluffare su quello che non sono e forse non sono mai stati.
"Noi eravamo nati per stare sul palco, non c'era nessuno come noi nel Regno Unito. Ma da quando abbiamo raggiunto il successo siamo cambiati. Epstein ci ha messo indosso i vestiti scuri e tutto il resto e allora il successo è stato enorme. Ma così ci siamo venduti. La musica dei Beatles è morta allora e noi siamo morti come musicisti. Dopo la morte di Brian siamo crollati e Paul ha preso in mano la situazione mettendosi a capo del gruppo. Ma noi non volevamo fare da spalla a Paul, che si credeva un Dio.
Nei tanti articoli o libri su di noi, non c'è una parola sulle orge e sulla merda che ci capitava nei tour. Io avrei voluto leggere qualcosa di vero ma avevamo tutti mogli e fidanzate e non volevamo ferirle...
Ai giornalisti conveniva tacere,per via di feste, puttane gratis e divertimento: tutti volevano restare sul nostro carrozzone". John Lennon - Rolling Stone
Lennon racconta la sua verità, una verità parziale, parzialissima a mio modo di vedere, perchè non è stato certo McCartney a portare disequilibrio. Certo, la morte del manager può essere stata un duro colpo, vista l'intima amicizia - diciamo così - che legava i due, ma ciò non toglie che Yoko Ono non fosse nessuno per poter mettere bocca nelle faccende artistiche della band. E' lì che i Beatles sono morti sul serio.
E se dobbiamo dirla tutta, John si è anche portato a letto Linda, la moglie di McCartney. Si è trattato di sesso e basta ma, pur avendo le menti decisamente aperte, dubito che Paul abbia apprezzato una bastardata di tal genere.
Ad ogni modo voi direte... Si, sono divertiti, hanno trombato il trombabile e anche di piu, hanno provato tutti le sostanze allucinogene possibili e immaginabili, e allora? Dov'è il tuo problema?
Più che altro io mi chiedo come hanno fatto a comporre così tanta musica incredibile se stavano sempre con la protuberanza inguinale al caldo o con la mente in trip. Chiaramente la mia è tutta invidia...
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