20 aprile 2013

L'UOMO CHE ATTRAVERSAVA GLI OCCHI ALTRUI




"Ci siamo incontrati la prima volta quando eravamo ragazzini. Ci vedevamo spesso allo Sheep's Garden dove Storm non faceva altro che travolgerci con la sua forza, le sue idee e il suo entusiasmo. Da quei momenti non era cambiato assolutamente nulla, eravamo sempre gli stessi.
Lui è stato una forza costante nella mia vita, sia sul lavoro che nel privato, ed è stato sempre una spalla su cui poter piangere. Tutti i lavori che ha creato a partire dal 1968 sono stati parte inseparabile del nostro percorso. Mi mancherà."
David Gilmour, Pink Floyd.

               STORM ELVIN THORGERSON 1944-2013

C'è stato un tempo in cui quando compravi i vinili non sapevi quasi nulla degli artisti. Magari te ne aveva parlato qualcuno o li avevi sentiti nei juke box. Oppure ti lasciavi convincere dalla copertina e gli davi una possibilità.
C'è stato un altro tempo in cui hanno dominato i cd. Quando andavi a comprarne uno nuovo, sapevi benissimo chi compravi eppure la copertina e l'artwork avevano ugualmente grande importanza. Aprivi la confezione e le dita bramavano dalla voglia di toccare e gli occhi erano impazienti di scoprire il libretto.
C'è ora il tempo di album senza involucro e senza fantasia, che si scaricano legalmente o illegalmente da internet e le copertine non contano quasi più nulla.
Incurante di tutto ciò, Storm Thorgerson ha attraversato quarant'anni galleggiando sulle acque increspate del mondo discografico, sempre anticipando,sempre guardando tutti dalla sommità del suo prisma di luce.
Thorgerson era un fotografo e designer inglese la cui fantasia ha creato istantanee entrate nell'immaginario collettivo.
Penso non solo a "Dark side of the Moon", da molti considerata la più bella copertina di tutti i tempi, ma anche all'uomo infuocato di "Wish you were here", alla visionarietà di "A saucerful of secret" o al geniale gioco di specchi di "Ummagumma" qui a lato.

"Delle volte chiedo ai musicisti di scrivermi di cosa parla secondo loro ogni canzone. Con risultati curiosi. Una band californiana mi confessò: "Cavoli, ci siamo resi conto che dicono tutti la stessa cosa." Con Peter Gabriel ho lavorato bene, non ha problemi a stravolgere la sua immagine."
Storm Thorgerson - Repubblica (2011)

Si, perchè a torto è considerato solo per le sue copertine dei Pink Floyd eppure ha creato capolavori per i Led Zeppelin e per Peter Gabriel, per i Dream Theater e per gli Audioslave. Parere personale, a parte le cose fatte per Gilmour e soci, ritengo particolarmente riuscite le cover partorite dalle sue visioni per i Cranberries e i Muse. Menzione a parte per quelle di Alan Parson, nelle cui immagini traspare più che altrove la sua ispirazione per Renè Magritte, uno dei più famosi e originali pittori surrealisti.


 
"I vinili non esistono più, tanto è cambiato nel tempo ma non è un problema, le band hanno comunque bisogno di immagini. Il computer invece non lo uso, continuo a lavorare come un tempo. Mettiamo modelli, fabbrichiamo strutture alte come case, usiamo tessuti e tutto quello di cui c'è bisogno. Il pc serve dopo, a lavorare sulle immagini. Ha reso più rapido un lavoro che facevamo anche prima."
Storm Thorgerson.

L'artista ha dato spesso spazio a paesaggi aperti, che donano respiro e quiete all'occhio dell'osservatore e in cui inseriva elementi di contrasto, talvolta paradossali.
In altri episodi, Thorgerson regalava indizi allo sguardo per portarti nella direzione voluta, prima di lasciarti con un punto interrogativo mentale: generava dei piccoli black out, dei corto circuiti intellettivi che lasciavano senza fiato.
Con il tocco semplice che può avere la fantasia di un bambino, è riuscito ad attraversare gli occhi di milioni di sconosciuti, come se li avesse conosciuti uno per uno, nel profondo.
Un male incurabile dai contorni purtroppo non surrealisti se l'è portato via e ora fa parte anche lui dell'arcobaleno di colori di "Dark Side of the moon". I colori e gli arcobaleni della sua anima li ha donati a noi: continueranno a risplendere per sempre e io non posso che dirgli un semplicissimo e banalissimo grazie. Ciao Storm.

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