29 aprile 2013

QUELLI CHE SHOCKARONO IL FESTIVAL




"Arrivammo secondi dietro Ron e Tosca, festeggiammo in pizzeria con Ron, il giorno dopo ci fu Domenica In con Mara Venier in diretta dal Teatro Ariston di Sanremo, dove coinvolgemmo tutti in un trenino e poi lunedì tornammo a casa. 
Sarebbe finita così, se non fosse accaduto qualche tempo dopo che il giudice Giovanna Ichino mi convocò in tribunale per un interrogatorio. Per me era la prima volta ed ero curioso, anche se un pò mi cagavo addosso.
Poi entrai nell'ufficio e scoprii nell'ordine: che al posto del giudice c'era un ufficiale dei carabinieri; che l'interrogatorio consisteva in una serie di domanda sullo svolgimento del Festival, tipo: "Pippo Baudo ha collaborato alla composizione della vostra canzone?" e altre che non ricordo; che dalle indagini dei carabinieri risultava che il Festival l'avevamo vinto noi, ma che non potevo dirlo perchè l'indagine era ancora in corso. Uscii dal tribunale felice ma al tempo stesso amareggiato: la mia fiducia nel Festival era stata tradita. Maledetto Festival, cosi pericolosamente attraente."
Elio - Vite Bruciacchiate (2006)

                                  QUANDO GLI ELII VINSERO SANREMO

Quando ricordo il Festival di Sanremo 1996, penso subito ad Al Bano. Si, avete capito bene. Antonio Chimenti, l'artista del blog, ha sempre amato il cantante di Cellino San Marco e quando andavamo al liceo, lui, imitandolo perfettamente, continuava a cantarci "E' la mia vita che passa e dove andràààààààà..."
Elio - Caricatura di A. Chimenti
A pensarci mi viene ancora da sorriderne.
Quel Sanremo fu davvero strano, colpa di un cast altalenante come qualità e senza dei veri favoriti.
Nel cast ci sarebbe dovuta essere Ornella Vanoni e sarebbe stato un bel ritorno il suo ma, quando mancava poco all'inizio, fu silurata. Si parlò di canzone ritirata a causa di una musica già utilizzata (dalla sconosciuta Emilia Pellegrino, mah!) e all'ultimo secondo venne chiamato Enrico Ruggeri.
Si scoprì poi che la Vanoni non aveva mai avuto una canzone disponibile per Sanremo e Baudo aveva creato l'ennesimo bluff pre-sanremese per creare clamore intorno alla manifestazione. O forse fu la casa discografica che organizzò tutto. Sta di fatto che a pagarne le conseguenze fu proprio Ruggeri, che si trovò nel bailamme un pò alla sprovvista e ne uscì non benissimo, ahimè, anche a causa di problemi tecnici durante un'esibizione (non si sentì la chitarra: uno va a Sanremo e durante il pezzo, la chitarra non va... Senza parole...).

Gran parte dei giovani aspettava con curiosità gli Elio e le Storie Tese, reduci da tanta gavetta in Lombardia, dai primi successi radiofonici e da anni irripetibili a Mai Dire Gol.
E loro non delusero le attese, creando gag surreali e portando la canzone giusta.
"La terra dei cachi" era un pezzo orecchiabile, che da un lato cercava di prendere in giro la classica canzone sanremese e dall'altro cantava dei mali dell'Italia di allora, e anche di oggi a dirla tutta: la canzone è infatti attualissima.
Nonostante il gran successo di critica e pubblico riscosso dal gruppo, quel Sanremo venne vinto da Ron in coppia con Tosca, e le polemiche non mancarono.
"Vorrei incontrarti fra cent'anni" ha la musica che ricorda da vicino "More than words", evergreen degli Extreme mentre le parole sono copiate - non ispirate, proprio copiate - da Shakespeare. Il testo incriminato è la summa di diversi sonetti, uniti con abilità da Ron. Raffrontiamole:
- "E dunque felice me, che amo e sono amato, da chi non posso cancellarmi e cancellarmi non può"(Shakespeare)
- "Sarò felice in mezzo al vento, perchè amo e sono amato da te che non puoi cancellarmi e cancellarti non posso" (Ron).
Non è solo questo, ecco un altro stralcio:
- "Combatterò dalla tua parte (...) tale è il mio amore, così tanto ti appartengo che per il tuo bene mi accollerò ogni male." (Shakespeare)
- "Combatterò dalla tua parte, perchè tale è il mio amore che per il tuo bene sopporterei ogni male." (Ron).
Vedendo le somiglianze, è evidente come questo passaggio gli fosse piaciuto molto. E infine:
- "No, come non potrei abbandonare la mia anima che è chiusa nel tuo petto" (Shakeaspeare)
- "Voglio averti, dirti quel che sento, abbandonare la mia anima chiusa dentro nel tuo petto" (Ron).
Segue anche un ritornello sempre scopiazzato dal drammaturgo inglese.
Ahi ahi, Ron, una cosa veramente spudorata.

Striscia la Notizia quell'anno segnò uno scoop sensazionale, uno di quelli che hanno fatto la fortuna del programma di Antonio Ricci.
Nel 1990 avevano dato in anticipo i primi tre classificati del Festival e nel 1996 fecero il bis, con un bluff incredibile.
Durante la puntata, che vidi in diretta, il simpatico Enzino Iacchetti annunciò che avrebbe fatto un film con Rosa Fumetto, Lino Banfi e Vince Tempera. Non c'era la battuta e ricordo che rimasi stranito: era un cast un pò strano e quella frase era totalmente fuori contesto. La spiegazione arrivò pochi giorni dopo: se unite i nomi dei presunti attori viene fuori "Rosalino vince", e il vero nome di Ron è proprio Rosalino. Colpo di scena e gran polverone mediatico nei giorni a seguire.
Insomma, la musica era scopiazzata, il testo era di Shakespeare e la vittoria era stata decisa a tavolino... Una rapina a mano armata e a viso scoperto...


"In quell'indagine, non sono mai arrivati in fondo. Sono arrivati fino al punto in cui hanno stabilito che c'era stata truffa. Va bene ma, detto tutto questo, a noi non interessa, arrivare primi al Festival non c'interessa. Quello che dovevamo fare lo avevamo appena fatto; noi volevamo andare lì e fare qualcosa di clamoroso, anche se fossimo arrivati ultimi."
Elio - Ondarock

Volevano che l'esperienza fosse irripetibile e così fu. Nacquero le trovate del braccio finto (con Elio che a metà pezzo usciva dal maglione il braccio vero), la divertente versione ristretta da un minuto e soprattutto il surreale travestimento da Rockets. E poco importa se Baudo li scambiò per degli extraterrestri.
Hanno ragione a dire che per loro non cambiava nulla, erano i vincitori morali del Festival. Quest'anno non ci sono stati brogli (si spera..), Marco Mengoni ha portato una canzone apprezzabile ma, non me ne voglia nessuno, anche quest'anno i vincitori morali sono stati loro.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,
siamo tre ragazzi di Bologna e provincia e, con la sovvenzione per le libere attività ludico-editoriali della regione Emilia,stiamo lavorando su un progetto di fanzine musicale. Al momento stiamo cercando un vignettista da poter inserire nell'organico del progetto.Sareste interessati ad una collaborazione?Vi lascio la nostra mail: sonorika_zine@libero.it
Saluti.
Max

Antonello Vanzelli ha detto...

Ciao Max, grazie della bella proposta, fa certamente piacere ma io e il vignettista del blog lo facciamo per puro piacere al momento e il tempo, tra lavoro e impegni personali, è sadicamente tiranno. Se le cose dovessero cambiare,ti contatteremo sicuramente. Grazie ancora e in bocca al lupo per il vostro progetto. Antonello

Anonimo ha detto...

Ciao Antonello, grazie della risposta. Eventualmente, potresti inviarmi (alla mail che ti ho indicato ovviamente e non come risposta a questo commento) un contatto mail del vignettista in questione? Sarebbe davvero un impegno minimale e comunque retribuito.
Ti ringrazio.
Max

Antonello Vanzelli ha detto...

Email inviata, puoi parlarne direttamente con lui ;-)