I METALLICA E UNA CHITARRA ELETTRICA PIENA DI RANCORE
"Mi è dispiaciuto di come sono andate le cose. Mi hanno detto che ero fuori e io: 'Ma come? Senza prova d'appello?' Loro sono stati irremovibili nella decisione.
Ebbi un alterco con James Hetfield, dette un calcio al mio cane. Presi due cani in seguito ad alcuni furti nel mio appartamento mentre ero in tour. Una volta portai uno dei miei due cani durante le prove. Il cane mise le zampe sulla macchina di Ron McGovney (il bassista dei Metallica all'epoca) e James lo scalcio. Io gli chiesi cosa diavolo stesse facendo e che non doveva tirare calci agli animali. Quindi siamo andati dentro la sala e abbiamo iniziato a litigare ancora una volta. Gli diedi un pugno in faccia, penso che questo episodio sia stato la radice della mia cacciata dal gruppo.
Ho odiato quel momento, non volevo colpirlo. Tenevo molto a James, mi piaceva, mi piace ancora. Non mi piace Lars..."
Dave Mustaine - Lydverket (2009)
Quando i Metallica cacciarono Dave Mustaine
Ho sempre avuto gusti musicali variegati ma ci sono arrivato per gradi. Per lungo tempo ho ascoltato robe da bimbominkia, soprattutto durante l'adolescenza. Non che stia rinnegando i miei cari 883 o Grignani o i B-Nario eh, intendiamoci, però se i tuoi amici al liceo ascoltano i Metallica, i Pantera, i Sentenced e i Sepultura, qualche domanda te la fai.
Non posso certo dimenticare i posterini di James Hetfield e soci attaccati in classe da Antonio Chimenti, e clamorosamente depredati dal rosso stile Dave Mustaine Giampiero Chianura, furto ammesso anni dopo. Il perdono è arrivato subito, il geologo metallaro è uno di noi.
Così come non posso scordare il mio avvicinamento ai Four Horsemen. Lo stesso Antonio Chimenti, profeta della mia giovinezza musicale, mi passò la classica cassettina fatta in casa. Si trattava di "Master of Puppets" e quando dico fatta in casa, intendo alla lettera: Antonio aveva disegnato una copertina che non aveva nulla da invidiare all'originale e quello, ad essere sinceri, mi colpì più della musica, troppo brutale per i miei gusti bimbiminkiati di quel periodo.
Avrei recuperato in seguito: oggi "Master of Puppets" è entrato nel novero dei miei capisaldi.
Per anni ho sentito parlare della rottura tra i Metallica intesi come James Hetfield e Lars Urlich e il primo chitarrista della band ovvero Dave Mustaine. Solo col tempo, tuttavia, si sono capite appieno le ragioni di quella scissione, che non poche polemiche ha creato negli anni.
Fosse stato solo l'episodio del cane scalciato da Hetfield, francamente, Mustaine avrebbe avuto tutta la mia comprensione per essersi incazzato, ma una delle cause è da ricercarsi nel suo alcolismo molesto.
Mustaine non beveva, no, Mustaine si sbevazzava il mondo intero e allora poteva diventare l'amicone allegro e simpatico così come il mostro rozzo, provocatorio e rissaiolo. Certo, fin quando si trattava di qualche sbronza ci si poteva anche stare dentro. James Hetfield e Lars Urlich, però, capirono ben presto che la tensione nel gruppo stava diventando controproducente e la goccia che fece traboccare il vaso non tardò ad arrivare.Mustaine, ubriaco, insistè per fare il suo turno di guida durante uno degli spostamenti della band ma, completamente annebbiato dai fumi dell'alcool, andò a schiantarsi contro un fuoristrada. La band rischiò grosso, triste presagio di ciò che sarebbe avvenuto qualche anno dopo, ma ne riparleremo.
Hetfield e Urlich iniziarono così a guardarsi in giro e fu consigliato loro di tenere d'occhio tale Kirk Hammett. Mentre Dave era presuntuoso e imprevedibile, Hammett era il classico bonaccione un pò nerd, dagli atteggiamenti calmi e pacati.
Era un chitarrista certo preparato, si impegnava e studiava. A differenza di Mustaine non era certo un innovatore ma non difettava in tecnica e, soprattutto, era più stabile, cosa di cui la band aveva stretto bisogno.
Quando il manager dei Metallica lo chiamò, Hammett era seduto sulla tazza del cesso e pensò ad uno scherzo. Quando capiì che non lo era, non ci pensò su un attimo.
James e Lars non scelsero certo il modo migliore di comunicare la notizia a Mustaine. Toccò a Lars sbattergliela in faccia dopo un sorteggio interno (aveva pescato la pagliuzza più corta) e il povero Mustaine dovette sorbirsi un viaggio di ritorno in autobus di quattro giorni, che invece di sbollirgli la rabbia, gliela fece crescere a dismisura.
"E' ovvio che Mustaine avesse la nostra stessa energia, ha continuato a fare grandi cose con i Megadeth. Ma se gli fosse stato concesso di rimanere, saremmo stati io, Lars e lui alla guida e sarebbe stato un casino di triangolo..."
James Hetfield.
La verità, insomma, non è solo nel troppo bere di Dave. Hetfield e Urlich non erano da meno e anche loro spesso bisognava raccoglierli da terra col cucchiaino, completamente sfatti. Hetfield ha avuto per anni problemi di alcolismo, risolti solo dopo una riabilitazione di nove mesi, periodo di totale sbandamento.
Dicevo, la verità non era solo nell'alcool e negli atteggiamenti del chitarrista. I Metallica erano la band di James e Lars e, nonostante Mustaine avesse carisma e bravura da vendere, un altro gallo nel pollaio era troppo. Avevano caratteri che avrebbero portato la barca sul ciglio di una cascata profondissima e questo determinò quella decisione.
Mustaine per anni ha covato rancore, continuando a parlarne e parlarne, forse troppo. E il successo planetario avuto dalla sua ex band non è stata d'aiuto, come confessato dal suo compagno di avventure nei Megadeth, il bassista David Ellefson.
Sicuramente, però, quel rancore si è trasformato in voglia di rivalsa ed energia che lo ha spinto nella sua avventura coi Megadeth, appunto, band da lui formata come rivincita nei confronti di chi lo aveva tradito. Si, perchè lui l'ha sempre considerato un tradimento.
I Megadeth non sono i Metallica ma, tra altri e bassi, hanno passati indenni gli ultimi decenni sfornando album di qualità e vendendo nel mondo ben 40milioni di dischi, una cifra di tutto rispetto per una band certo non radiofonica.
Dopo anni di schermaglie dialettiche, di frecciatine, di sgarbi poco signorili, la riappacificazione si è avuta solo nel 2011, quando i Metallica hanno festeggiato i 30anni di carriera invitando sul palco Dave Mustaine e tutti i vecchi componenti. Un bel momento, una pace sancita sul palco.
A posteriori, fu un peccato. Mustaine è davvero un signor chitarrista e il suo apporto all'inizio della storia dei Metallica è stato fondamentale. Dio solo sa cosa sarebbero potuti diventare quei mostruosi Metallica. James Hetfield, Lars Ulrich, Dave Mustaine e Cliff Burton: un quartetto assolutamente incredibile.
Non si arrabbi Mustaine, però, se continuo a pensare che il più grande fra quei quattro fosse il povero Cliff Burton. Mustaine era un lago pieno di promesse e di tensioni, Burton era un raggio caldo, una cometa che ti sorride, era un diamante pazzo ricco di cose buone. Era Cliff, non serve dire altro.
....CONTINUA QUI
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