16 dicembre 2013

IL MATTINO HA IL PLAGIO IN BOCCA





Non so perchè la questione plagio faccia incazzare così tanto. Se fai notare ad un fan che il suo artista preferito ha scopiazzato dal compagnuccio di banco, sembra quasi tu gli stia insultando la madre. Capisco bene quando le accuse sono infondate (su youtube è pieno di canzoni accomunate tra loro che avranno si e no tre note in comune), ma talvolta lo sporco è talmente evidente che non si può far finta di nulla e nascondere tutto sotto il tappeto (musicale). E certo non cambia nulla prendersela, perchè spesso ci sono dietro strategie discografiche, chiare scelte del produttore o accordi sottobanco che noi non immaginiamo neppure. Insomma, incazzatevi se vi fregano il portafoglio, se vi fanno le corna o se vostra suocera spacca i cabbasisi a oltranza. Per queste cose credo sia inutile. Ora scusate, m'hanno fregato il portafoglio.

                                 NEL GIARDINO DEI PLAGI MUSICALI

ROBIN THICKE - Il buon Robin - che per me resterà sempre meno famoso di suo padre Alan, attore in Genitori in Blue Jeans -  è un vecchio marpione. La sua ormai famosa "Blurred lines" si è presa una bella causa per plagio dalla famiglia Gaye. I discendenti del compianto Marvin Gaye dicono sia nient'altro che una copia di "Got to give it up":



Il figlio adottivo maggiore di Gaye non si è fermato qui: lo ha citato in tribunale per furtarelli in altri tre brani. Se le somiglianze sono tutte come quella ascoltata poco sopra, il buon Thicke se la vedrà molto grigia. Magari mette giudizio e cresce, invece di fare il cretino nei video come un 18enne in crisi ormonale. 

ANTONELLO VENDITTI - L'uomo Venditti non mi è mai stato a genio, lo dico subito così gioco a carte scoperte. Colpa di certe sue sparate che si sarebbe potuto evitare. Questo non mi ha influenzato riguardo il Venditti cantautore, autore di alcune delle più belle pagine della canzone italiana. Penso a "Notte prima degli esami", a "Settembre" o "Che fantastica storia è la vita". Plagi? Eh, purtroppo sulla coscienza ha più di qualcosa. Si parte da "Unica" (2011), uno dei suoi recenti successi. Ascoltiamola insieme a "Hey, Soul Sister" (2009) dei Train:


La prima volta che l'ho sentita ho subito notato l'accostamento tra i due pezzi. In molti in rete, hanno addirittura pensato ad una cover. Dire che c'è più di qualcosa in comune penso sia solo essere realistici. Bisogna però anche dire che come melodia è piuttosto comune...
A mio avviso è più grave il caso di "Che c'è" (2001), che riprende giro e arrangiamento di "Io ci sarò" degli 883 (1998):



Se Venditti si fosse risparmiato la scopiazzatura dell'inizio, probabilmente nessuno avrebbe avvicinato le due canzoni, diverse anche nel ritornello. Il pezzo di Max Pezzali era stato un successo, difficile pensare che la voce romana non l'avesse mai ascoltata. A volte un pò di acume in più anche negli arrangiamenti non guasterebbe. Strano però che più avanti il pezzo richiami "I should have know better"(1984) di Jim Diamond...
Altro? L'inconfondibile giro di "In questo mondo di ladri" del 1988 deve forse qualcosa a "Nothing" dei Depeche Mode, risalente ad un anno prima.


I più attenti avranno notato il passaggio in questione; onestamente, però, non ci vedo chissà che cosa.
Ora però tocca rendere giustizia al miglior Venditti, quello di "Giulia" (1978), una delle mie canzoni preferite. Se ascoltiamo "Una mattina" (2004) di Ludovico Einaudi (conosciutissima, anche per essere stata colonna sonora di "Quasi amici") non possiamo che storcere la bocca:



Due grandi prove musicali, indubbiamente. Secondo me, però, Venditti non l'avrà presa proprio bene... 

EMMA - E veniamo ad un'altra nota dolente. "L'amore non mi basta", terzo estratto dell'album "Schiena" (2013), ha paurose somiglianze con la hit "Try" di Pink (2012). Sono parecchi i video in rete che analizzano la questione, ascoltiamo:


Non serviva paragonarle, basta un ascolto della canzone di Emma per sentire distintamente la scopiazzatura. Messa alle strette, la cantante sbocciata ad Amici ha dichiarato:
"Mi piace e non c'è niente di male ad ispirarsi ad un brano che ha fatto successo in tutto il mondo."
Non c'è niente di male? Non credo che Pink sarebbe dello stesso avviso ed è meglio che non l'ascolti mai, se la bionda salentina non vuole ritrovarsi in tribunale a tenersi per mano con Robin Thicke. C'è da dire, però, che la canzone non l'ha scritta lei e che probabilmente la mente diabolica dell'operazione è Mylius Johnson, arrangiatore di Pink e batterista nell'album di Emma. Azzarderei siano un'acuta scelta di marketing, che con la musica ha poco a che vedere.

BEACH BOYS - Questa ha lasciato male anche me: non me l'aspettavo proprio. La celeberrima "Surfin' U.S.A." del gruppo californiano fu pesantemente ispirata da "Sweet Little Sixteen" di Chuck Berry:



Non serve nemmeno starne a discutere. Del resto la patata bollente si è raffreddata già da tempo: Chuck Berry portò in tribunale la band e ovviamente vinse la causa: è ora accreditato tra gli autori e percepisce parte degli (infiniti) guadagni derivanti dal brano.
Curioso scoprire che Brian Wilson si ispirò per buona parte al testo di "Kissin' Time" di Bobby Ridell. Insomma, un rimescolamento plateale, ma che ha regalato alla storia una delle hit più accattivanti di sempre.

GIANLUCA GRIGNANI - Quando si crea musica, è normale che vengano rimasticati i suoni e le canzoni del proprio background. Talvolta la cosa risulta fin troppo evidente, e penso al ritornello "Uguali e diversi" di Grignani (2002) e a "Knockin' on heaven's door" (1973) di Bob Dylan:



La concatenazione armonica è identica, e immagino che il nostro, da ottimo musicista qual è, se ne sia senza dubbio accorto. Tiratina d'orecchie per il Joker Grignani.

SUM 41 - Un'incursione nel rock e nel metal. Il gruppo punk rock americano, noto per lo scandaloso plagio subito da Nek di tanti anni fa ("Almeno stavolta" versus "Still waiting), ha anche lui un bel macigno sulla coscienza. La loro "The bitter end" (2004) è fin troppo simile a "Battery" (1986) dei Metallica:



Somiglianza netta. Più che altro, sembrano abbiamo mangiato latte e Four Horsemen a colazione, rimescolando un pò le carte, perchè qui e lì riaffiora altro di Hetfield e soci. Magari è un omaggio sincero (hanno anche suonato un grande medley in loro onore ad MTV Icon), magari no. Sarei curioso di sentire cosa ne pensa quel simpaticone di Lars Ulrich... 

DANIELE SILVESTRI - Noooo, anche lui? Buoni, tempo al tempo. La splendida "L'uomo col megafono" (1995) ricorda la storica "Kashmir" dei Led Zeppelin (1975). Rinfreschiamoci la memoria:



Anche se fosse... E comunque si tratta di un caso limpidissimo. Leggete cosa diceva anni fa Silvestri al riguardo: "Oggi nei concerti la suono prima dei bis, per dare una sferzata d'energia. Credo che non possa non arrivare un pò di forza dal modo in cui la suoniamo, citando apertamente "Kashmir" degli Zeppelin." (Intervista a Rockit)
Insomma, un semplice omaggio: ogni tanto capita per fortuna.

7 commenti:

Antonello Vanzelli ha detto...

Ottimo Loris, una signora segnalazione. Si, il retrogusto in bocca di Welcome Home (Sanitarium) è deciso. Infatti se ne sono accorti in parecchi su Youtube.
Che dire, non è una cosa eclatante perchè la canzone poi cambia totalmente registro, però c'è :-)

Unknown ha detto...

ti sbagli helena è stata scritta nel 1999 quindi se mai i misfits hanno preso da sanitarium informati meglio ;)

Antonello Vanzelli ha detto...

M. Hunter, non hai capito il senso del messaggio di Loris. Anche lui diceva che erano stati i Misfits a copiare i Metallica :-)

Unknown ha detto...

errore mio perdono

Antonello Vanzelli ha detto...

Uhhh per così poco, ma figurati :-)

Unknown ha detto...

A PROPOPOSITO DI PLAGI MUSICALI SANREMESI: Nel 1995 anche Massimo Ranieri incappò in un plagio evidentissimo, portando la canzone "La Vestaglia" indiscutibilmente uguale alla canzone "Notte di Collina" del cantautore Piero Montanaro che con quella canzone vinse la kermesse Piemonte in Piazza 1989. Fate girare
http://youtu.be/ZUbNHXq-VzY

Unknown ha detto...

Appenaa visto film "Quasi amici". Sentivo Venditti nella colonna sonora. Cerco chi ha fatto la versione al pianoforte. E scopro che invece è un brano di Einaudi.