22 dicembre 2014

SANREMO 2015: I NOMI IN GARA





Ridatemi i vinili e i negozi di dischi. Ridatemi i messaggi in bottiglia, i libri con in mezzo un petalo di rosa e i Diari Vitt. Ridatemi le ore passate alla cabina telefonica, a imparare le parole dell'amore. Ridatemi i bambini che giocano a pallone per strada, le partite solo su Tutto il Calcio Minuto per Minuto e i tressette con gli amici, vi lascio Sky e gli smartphone.
Ridatemi chi il cassetto lo lascia chiuso e i sogni li stringe forte tra le mani. Ridatemi le donne che arrossiscono. Ridatemi chi guarda sempre oltre la siepe, chi riguarda lo stesso film dieci volte e dieci volte piange sulla stessa scena.
Ridatemi le radio libere, perché ora di Libero c'è solo il giornale e ne faccio volentieri a meno. Ridatemi lo stupore e l'ingenuità. Ridatemi Pertini, Falcone, Borsellino e la dignità. Ridatemi gli accendini ai concerti. Ridatemi chi sa perdere e magari anche chi continua a sognare di volare. Ridatemi chi insegue gli arcobaleni, chi coi piedi nel letame guarda alla Luna, chi anche sulla Luna ha l'umiltà di aiutare chi è nel letame. Ridatemi Pippo Baudo e i suoi cast sanremesi, degli ultimi non so che farmene.

                      UN CAST COLMO DI FORZATURE di Antonello Vanzelli

Ecco i 20 cantanti in gara al Festival di Sanremo 2015:
  • Annalisa - "Una finestra tra le stelle"
  • Malika Ayane - "Adesso e qui"
  • Marco Masini - "Che giorno è"
  • Chiara Galiazzo - "Straordinario"
  • Gianluca Grignani - "Sogni Infranti"
  • Nek - "Fatti avanti amore"
  • Nina Zilli - "Sola"
  • Nesli - "Buona fortuna amore"
  • Irene Grandi - "Un vento senza nome"
  • Dear Jack - "Il mondo esplode"
  • Alex Britti - "Un attimo importante"
  • Biggio e Mandelli - "Vita d’inferno"
  • Moreno - "Oggi ti parlo così"
  • Bianca Atzei - "Il solo al mondo"
  • Raf - "Come una favola"
  • Lara Fabian - "Voce"
  • Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi - "Io sono una finestra"
  • Il Volo - "Grande amore"
  • Anna Tatangelo - "Libera"
  • Lorenzo Fragola - "Siamo Uguali"
Ma che, davero davero? Annamo bene... Cominciamo da Bianca Atzei: chi è costei? Per quale motivo continuano a propinarcela in ogni salsa? Dopo essere stata scartata in coppia con Alex BrItti l'anno scorso, ecco che finalmente ce l'hanno fatta a ficcarcela nel cast. Basta un bel faccino e uno scarsissimo duetto con i Modà a farla diventare una big? 
Scontatissimi i ritorni di Nina Zilli e di Malika Ayane, ci avrei scommesso su 100euro. Strano però che dopo aver mietuto successi abbiano ancora bisogno dell'Ariston. Non posso però dire che la loro presenza mi dispiaccia, l'ultimo della Zilli mi è piaciuto molto e la Ayane è sempre sinonimo di classe. Quello che invece tollero poco è la rotazione puntuale degli stessi nomi, e altri 100euro me li giocherei sui nomi di Noemi e Arisa per l'edizione 2016...
Meno banale il rientro di Irene Grandi, che torna a quattro anni dall'ultimo disco di inediti (che era coinciso con la fortunata partecipazione a Sanremo con "La cometa di Halley"). Nel mezzo c'era stato anche un album di cover insieme a Stefano Bollani, che però non aveva incuriosito più di tanto il grande pubblico. La aspetto con curiosità, su quel palco non ha mai deluso.


Di Chiara Galiazzo si era parlato poco tempo fa qui, dicendo che "Un giorno di sole" non aveva sfondato. Non pensavo però che la inserissero di peso nel calderone 2015, che senso ha avuto sfornare l'album in anticipo? O porta una grande canzone o rischia seriamente di bruciarsi. Stesso discorso vale anche per Annalisa. La sua prima partecipazione nel 2013 aveva lasciato ben poche tracce e per quanto sia la più coraggiosa nelle scelte musicali degli "Amici" e dei parenti, non se ne sentiva affatto la necessità. Figurarsi poi se sentivamo la necessità dell'ennesima lagna della Tatangelo, una che non azzecca una buona canzone nemmeno sotto tortura.
Il nervoso non può che aumentare se guardo i nomi di Biggio e Mandelli, ovvero de I Soliti Idioti. Ok, i giovani li adorano e hanno sfondato al cinema. E ok che anche Baudo lasciava sempre un posto per il comico di turno, ma a quel punto ridatemi Francesco Salvi con "C'è da spostare una macchina", Giorgio Faletti con "Signor Tenente" o Paolo Rossi e Enzo Jannacci. 

Grazia Di Michele, al contrario, è proprio la baudiana per eccellenza e a Sanremo era di casa. Ricordo con piacere brani di grande eleganza come "Le ragazze di Gauguin" o "Gli amori diversi" in coppia con Rossana Casale. Rivederla al Festival dopo così tanti anni nell'ombra è una forzatura bella e buona, ancor di più se si pensa che si presenta in coppia con Mauro Coruzzi, alias Platinette. Nulla da dire sulle doti vocali di quest'ultima, che ha prodotto anche un paio di dischi, ma o il pezzo è davvero forte o Carlo Conti ha lasciato qualche neurone facendo l'ennesima lampada.

Un mesetto fa si discuteva sui social con altri fan di Gianluca Grignani della scelta dei singoli (di cui si era discusso anche qui) e dell'andamento dell'album. Io contestavo la scelta di "L'amore che non sai" come terzo singolo, scelta che appunto si è dimostrata infelice e ha affossato ancor di più "A volte esagero". E ovviamente ho buttato lì che non mi sarei stupito di vederlo a Sanremo per risollevarsi. Come volevasi dimostrare, mi auguro per lui che non porti l'ennesima canzone già sentita e risentita, ha bisogno di un pezzo cazzuto altrimenti sarà l'ennesima occasione sprecata di una carriera che non è mai davvero giunta a "Destinazione Paradiso".


Nek e Alex Britti sono due che mi aspettavo di vedere in gara già l'anno scorso, in questo ho cannato.  Nek probabilmente sarebbe stato in gara senza l'edema alle corde vocali che lo ha tenuto bloccato a fine 2013 e spero insista sul pop rock degli ultimi lavori, "Congiunzione astrale" è stato uno dei migliori singoli della sua carriera. Britti lo scorso presentò il duetto con la Atzei che era ben poca cosa, quindi venne giustamente fatto fuori.  La sua carriera continua a viaggiare in modo altalenante,e come per Grignani ci si augura sia la volta buona.
Uno dei nomi che era facile pronosticare era quello di Marco Masini, amico di lunga data di Carlo Conti. Le sue ultime produzioni musicali sono state trascurabili, ben lontane dalle sue cose migliori, ma molto meglio uno che ha scritto un capolavoro come "Ci vorrebbe il mare" che un Moreno, reduce dal flop del suo ultimo disco e che non si capisce perché sia in gara. Le case discografiche continuano a puntare su questi artistucoli di passaggio, dimenticando nomi ben più importanti. Sembra però che ai piani alti abbiano fatto le loro scelte e i Michele Bravi e i Marco Carta stiano pian piano scivolando via, verso l'oblio da cui erano spuntati per caso. Lo stesso Michele Bravi era felice di essersi tirato fuori dal cast dello scorso anno, ora che è finito ai margini dubito rifarebbe la stessa scelta, certi treni passano una volta sola.

Era facile immaginare che anche Lorenzo Fragola entrasse in gara. Non ho seguito X-Factor e ho ascoltato un paio di volte il suo inedito: mi sembra un pop senza infamia e senza lode, arrangiato bene ma con un ritornello fragile. Se a Sanremo arriva con un altro poppettino intangibile, rischiamo di avere l'ennesimo disadattato che rincorrerà la fama ad oltranza.
Come detto per Masini, anche le ultime cose fatte da Raf non mi sono sembrate indimenticabili. Deve averlo capito da solo se dopo aver mietuto successi in serie negli Anni '90 e '00 ora si rimette in gioco. Tanto di cappello al coraggio, se porta un'altra "Infinito" rischia di sbaragliare la concorrenza a mani basse.
Un nome che mi fa molto felice è quello di Nesli. Il suo ultimo disco "Nesliving Vol.3 - Voglio" l'ho ascoltato con piacere e a lungo, canzoni come "Ti sposerò" e "Solamente un incubo" sono tra le cose migliori del genere ascoltate nell'ultimo periodo. Al momento molto meglio lui del fratello Fabri Fibra, ormai lontano parente del miglior Fibra.


Il Volo? Bah. Lara Fabian? Boh. E il rock? Non pervenuto, anzi no, ci sono i Dear Jack... Ahahahahahahah, ehm scusate, non ce l'ho fatta a resistere.
Io stimo Carlo Conti, è uno che ama sul serio la musica. Quando nella conferenza stampa pre-cast ha detto che al Festival avrebbero partecipato solo nomi di spessore e con anni di carriera alle spalle ci avevo persino creduto, che cretino eh? Ma un Festival è fatto di canzoni e bisogna giudicare solo dopo aver ascoltato. Di forzature ce ne sono fin troppe, quindi Conti corre su un filo incandescente oltre che spinato. Certo, tra i nomi esclusi si fanno i nomi di Valerio Scanu, di Al Bano e Romina, di Fausto Leali e di Suor Cristina e allora dico che va quasi bene cosi... Quasi.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

IO avrei evitato il commento su Fabri Fibra, lo trovo fuori luogo. Ma nonostante ciò la trovo una bella recensione, compimenti!

Antonello Vanzelli ha detto...

Si, forse hai ragione tu, ma l'ultimo Fibra mi irrita, soprattutto considerando cos'era il primo Fibra. Vederlo avere successo con canzonette usa e getta mi irrita ancor di più se considero la poca considerazione di cui gode al contrario Nesli. Tutto qua :-)

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo su Gianluca Grignani,mi sembra che abbia fatto e detto più lui nei suoi primi tre album che Ligabue in tutta la sua carriera.L'amore che non sai non lo chiamerei singolo neanche io,ma purtroppo per la scelta dei singoli,Grignani non è quasi mai stato in grado di sceglierli...

Antonello Vanzelli ha detto...

Chi legge solo questo articolo rischia di farsi un'idea sbagliata di ciò che penso di Grignani, uno dei miei artisti preferiti in Italia (e di cui ho parlato molto spesso sul blog, qui un doppio pezzo sulla sua carriera http://mexicotears.blogspot.it/2013/05/sogni-di-rock-plastica-e-popcorn-di.html#more). Concordo sulla grandezza dei suoi primi tre lavori, ma poi è andato a corrente alternata e questo è sotto gli occhi di tutti. Non so se si tratti solo di scelte sbagliate o si tratti anche di una personalità complessa, del resto lo dice lui stesso di essere "Il Più fragile"...Ah, che darei per vederlo su quel palco con una canzone del genere, uno dei migliori singoli della sua carriera.

Anonimo ha detto...

direi che più che "trascurabili" gli ultimi pezzi di Masini sono stati trascurati!! Naturalmente questo musicista,maturando nell'età e nell'esperienza ha modificato anche alcune tematiche del suo repertorio,pur mantenendo sempre la sua grande sensibilità e passione per la musica,che trasmette sempre ,ancora tanto.....

Antonio Nino ha detto...

A TE CHE HAI FATTO QUESTA RECENSIONE................TI STIMO TANTISSIMO,ma dovresti pensarci un po' più sui commenti del Volo:sono re grandi artisti,stesso per Lara Fabian,sono cantanti che non andrebbero tanto sottovalutati

Valium ha detto...

Ridatemi "Chicchicchì cococcò" di Pippo Franco, ridatemi "Il ballo del qua qua",
ridatemi Aleandro Baldi, Zarrillo, Francesca Chiara, Vallesi e Fiordaliso.....
Ridatemi Enrico Berlinguer e le feste dell'Unità, il Commodore Vic 20, il matitone.
Ridatemi l'acqua Cristallina e il pane con burro e zucchero. Ridatemi La Famiglia Mezil, Paul e Nina e Gli Impossibili. Ridatemi il diario di Jacovitti e il Meccano.
Ridatemi tutto questo e tenetevi X Factor e la PES!
"E la vita continua anche senza di noi che siamo lontani ormai....da tutte quelle situazioni che ci univano.....da tutte quelle piccole emozioni che bastavano, da tutte quelle situazioni che non tornano mai, perchè col tempo cambia tutto lo sai...e cambiamo anche noi...e cambiamo anche noi....naaaa-na-naaaa-naaaa"!
Ciao amico, un augurio sincero di buon anno. Valium.

Anonimo ha detto...

Beh guarda sono d'accordo su tutto, tranne che su Annalisa! è vero, lo scorso sanremo non è andato a buon fine, perchè la canzone che Annalisa presentò era fuori dagli standard sanremese e fuori da ciò che ci si aspetta dagli amici di Maria! La sua scelta l'ha secondo me sottratta all'omologazione dei Talent quindi secondo me ben venga in questa nuova edizione e già che ci sta insegni alle amiche Emma e Amoroso cosa significa fare musica!

Antonello Vanzelli ha detto...

Ullallà quanti commenti, andiamo in ordine...

Riguardo Masini, resto della mia idea, i suoi ultimi dischi non mi sono sembrati di buon livello e le ultime cose degne di nota risalgono al Festival 2004, che infatti vinse meritatamente.

Ciao caro Antonio Nino, la stima è reciproca lo sai, ma Il Volo lo conosco poco e niente e mi sembra un nome forzato tra i big, mentre Lara Fabian è una grandissima artista, nulla da dire, ma la sua lingua non è l'italiano...Vedremo.

Quanti ridatemi che condivido amico Valium, e quanta nostalgia. Buone feste anche a te, un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Riguardo a Fibra io sono del parere che è impossibile non cambiare nella propria vita, lo stesso Nesli è cambiato. Io direi di non limitarci soltanto ai singoli i quali sono creati solo per attirare masse ma bisogna andare ben oltre. Io apprezzo il cambiamento di entrambi, ovviamente mi manca il loro vecchio stile ma nonostante ciò non mi hanno deluso.

-Alma- ha detto...

Grosso modo sono d'accordo su tutto.
Non ascolto molto la "canzone italiana" perchè, come ben sai, è molto incentrata sul pop e sulla mielosità, che non amo particolarmente, quindi nessuno dei partecipanti fa parte dei miei ascolti abituali.

Non so come vedo il duetto Di Michele-Coruzzi, ma sicuramente giocheranno la carta dell'emozione e della lacrimuccia per far ricredere le persone che in questo momento nutrono pregiudizi nei loro confronti come duo musicale.

Concordo pienamente su Lara Fabian che sì e no in italiano riesce a formulare correttamente una frase composta da soggetto + predicato + complemento. Il mio sospetto è che l'abbiano inserita per dare al festival un'ulteriore tocco, diciamo, internazionale.

Non sopporto Anna Tatangelo come non sopporto Biggio e Mandelli. Non so cosa ci trovi la gente in loro, di comico non hanno niente! Ma forse pretendo troppo io, che sono cresciuta a pane e Totò.

Il successo de Il Volo è anomalo. Sono usciti da una specie di talent per bambini e in Italia non li ha calcolati nessuno mentre all'estero sono praticamente osannati. Hanno un successo mondiale e fanno pienone ovunque, meno che qui. Può essere che ormai in Italia il canto lirico venga considerato fuori moda mentre all'estero, dove la tradizione italiana è considerata di culto, va ancora fortissimo.

Il rock? Questo sconosciuto. Ma esserci risparmiati Suor Cristina è già tanto.

Ed infine anche quest'anno, come gli ultimi, il festival è diventato, per me, la succursale dei vari talent musicali che impazzano qui come nel resto del mondo e, a mio parere, il sistema del televoto non è più meritocratico come un tempo, una volta votavi davvero la tua canzone preferita mentre ora si vota il personaggio televisivo che inevitabilmente vince. D'altra parte il pubblico è sovrano, com'è giusto che sia, quindi l'unico metodo è di sequestrare telefoni e cellulari alle ragazzine :)

Ho partorito di nuovo un papiro, perdonami :) Mi è uscito pure cattivello ma non era mia intenzione :)
Complimenti anche per questo articolo e buone feste! :)

Antonello Vanzelli ha detto...

Al solito siamo in sintonia Alma, per il bene della musica e della loro dignità, spero che la Di Michele e Platinette non vogliano puntare sull'effetto sorpresa del presentarsi con lui vestito da uomo. Sarebbe molto triste, oltre che già visto (usci' vestito da uomo a duettare con i Matia Bazar se non ricordo male).

Il successo estero de Il Volo dimostra che quel tipo di arie musicali funziona più oltreconfine, del resto lo stesso Bocelli vende milioni di copie nel mondo e da noi raccoglie le briciole.

I Soliti Idioti non mi hanno mai fatto ridere, zero curiosità di vederli cantare.

Sinora però è come parlare del sesso degli angeli, vedremo se le canzoni saranno migliori dello stesso cast. Buone feste Alma, abbraccissimo!

Anonimo ha detto...

Intanto non sono d'accordo sul flop del cd di Chiara" un giorno di sole" ha delle canzoni bellissime e la voce e' una delle piu' interessanti degli ultimi anni(se lo ha detto Mina che non e' certo l'ultima arrivata)e poi proprio per motivo di cui sopra se c'e' na voce che merita Sanremo e' proprio Chiara !!!!!!!

Anonimo ha detto...

Beh io guarderò SANREMO MA SARÒ COME SEMPRE PERUFFO COL CIUFFO ! Mai buffo