Non sono mai stato un beone. Non amo la birra o i superalcolici, ma ogni tanto mi gusto un lussurioso bicchiere di vino, quello si. Gli amici, del resto, mi hanno spesso preso in giro per le mie serate a gustare la cedrata Tassoni o un the shakerato al bergamotto (e qui ci starebbero bene le risate stile "I Robinson"). Così, quando è uscito il penultimo singolo di Cesare Cremonini, non ho per nulla afferrato il senso di quel curioso titolo. Poi, capitato per caso in un ristorante di provincia, alle spalle della cassa ho notato una bottiglia di vodka Grey Goose e ho capito di non aver capito. Del resto da Cremonini dovevo aspettarmelo, non era certo la prima volta...
VODKA, SIGARETTE E VECCHIE RUGGINI di Antonello Vanzelli
La Grey Goose è un marchio recentissimo, è stata commercializzata solo nel 1997, altro motivo per cui non l'avevo mai sentita. Anche perché durante le serate adolescenziali in spiaggia di vodka ne girava, ma non voglio annoiarvi. Dicevamo, Cremonini è maestro nel citare le piccole cose della sua quotidianità, quasi a tratteggiare i panorami delle sue canzoni con i colori del suo vissuto. Come dimenticare la Vespa "50 Special" che lo portò al successo con i Lunapop? E come le sigarette Benson & Hedges di "Un giorno migliore"? Del resto la Winston blu citata in "Marmellata #25" non era la sua, ma se l'è fumata lo stesso...
Il buon Vasco Rossi invece fuma solo Lucky Strike, come racconta nella meravigliosa "Gli Angeli", e perlando di marchi pubblicitari, non si può non pensare subito alla celeberrima "Bollicine" e al suo "Bevi la Coca Cola che ti fa bene". Non in molti sanno che il rocker di Zocca in quel pezzo fa un mix degli slogan più in voga in quel periodo, associandoli alla Coca Cola:
"Birra. E sai cosa bevi"
"TV Sorrisi e Canzoni. E sei protagonista!"
"Denim. Per l'uomo che non deve chiedere. Mai."
Proprio un gran mattacchione il Blasco. Sembra uno scherzo, ma la Coca Cola stava per adire le vie legali dopo aver ascoltato la canzone. Poi ai piani alti del potente marchio americano si accorsero della grande pubblicità ricevuta e ovviamente lasciarono perdere.
A dire il vero però, le Lucky Strike tornano in una delle più discusse canzoni di Zucchero. "Un kilo". In molti dietro questa citazione ci hanno visto un attacco proprio a Vasco, eccone alcuni passaggi:
"Che fumi Lucky Strike (...) Il tuo cervello non pesa un chilo, da troppo tempo non passa di qua (...) / Che dici è tutto rock / E invece avanti oh pop."
In passato, tra i due, c'è stata amicizia e rispetto reciproco, poi però qualcosa pare essersi incrinato: si dice che "Pippo", successo del bluesman, sia stata scritta insieme a Vasco, ma poi Sugar non lo abbia citato nei crediti. Siamo nel campo delle ipotesi ovviamente, solo loro sanno come stanno sul serio le cose. Sta di fatto che quando il giornalista Massimo Poggini stuzzicò Zucchero sull'argomento "Un Kilo", lui ammise a mezza bocca la cosa, salvo poi ritrattare tutto (nonostante ci siano delle registrazioni che lo smentiscano, come raccontato a dovere su Rockol). Forse si è reso conto di esser andato oltre, nonostante le critiche siano probabilmente bonarie... Gli unici a guadagnarci? I manager dell'azienda americana di sigarette, pubblicità a oltranza e senza spenderci un soldo, mica male.
A volte la censura è una persona stupida, ignorante, una con cui non serve nemmeno perderci troppo tempo, tanto non capirebbe. I Pooh e un lontano Sanremo... Erano i favoriti della vigilia e si portarono la vittoria a casa a mani basse. Eppure dovettero cambiare il testo di "Uomini Soli", e in particolare il verso "Perduti nel Corriere della Sera", che diventò "Perduti nel giornale della sera". Si temeva di far pubblicità allo storico quotidiano milanese, paradossale. Ancor più paradossale se si pensa a Davide Van De Sfroos, che in "Yanez" non si fa mancare nulla e cita in serie la Redbull, la Suzuki, la Gazzetta e l'Iphone. Due pesi e due misure (ma anche due epoche diverse).
In serie anche le citazioni di Rino Gaetano in "Nuntereggae più" con "Cartier Cardin Gucci", che visto il successo della canzone avranno sicuramente apprezzato. Più sottile la citazione in "Mio fratello è figlio unico": "Perché è convinto che nell'Amaro Benedettino non sta il segreto della felicità". Non l'ho mai assaggiato, chissà com'è...
"Le facce di Vogue sono miti per noi", e quanto era vero. Del resto Max Pezzali e i suoi 883 hanno intercettato come nessun altro la generazione allo sbando di quegli anni. Ma oltre a Vogue, Pezzali ha cantato di scommesse alla Snai ("Grazie mille"), di Fifty neri che superano Peugeot che arrancano in salita ("Come deve andare", e dubito che alla casa automobilistica francese abbiano fatto i salti di gioia ascoltandola), di pantaloni Roy Rogers ("Gli anni"). Ma ad uccidere l'Uomo Ragno non era stata, forse, la pubblicità?
3 commenti:
Ricordo che una cosa del genere è successa anche con Lola dei Kinks. La versione originale parlava di Coca Cola e per la diffusione radiofonica fu cambiata in Cherry Cola.
Ciao Vanz! Sempre utili e pieni di ironia e curiosità i tuoi post.
Per quel che riguarda gli slogan del testo di Bollicine, non volermene, ma hai scordato la frase "chi vespa mangia le mele" anch'esso slogan di quei ormai remoti tempi, giusto per completare il tuo "piccolo spazio pubblicità".
Ma pensandoci bene anche "Valium" che, come saprai, è una bella canzone di Vasco, ma anche dei CCCP, "Valium Tavor Serenase" note marche di ansiolitici.
Trallaltro citato anche da Lou Reed in "Walk on the wild side".
"Un Kilo" è certamente "dedicata" al Blasco, ma il nostro non ha mai proferito parola su questo, almeno pubblicamente, infatti tra i due grandissimi artisti c'è un'amicizia vecchia e periodicamente si lanciano attestati di stima reciproca. Insomma, a Sugar tutti noi abbiam perdonato questa scivolata, anche perchè ne è venuta fuori una canzone ascoltabilissima...da un grande ad un grande ci stà......
Grazie, alla prossima. Valium
Bello l'aneddoto sui Kinks Hammer, pane appena sfornato per la prossima puntata sull'argomento :-)
Ottime puntualizzazioni caro Valium, hai ragionissima, non avevo pensato ai medicinali in effetti (anche perché alcuni non hanno certo bisogno di pubblicità).
Si, anche io credo che "Un Kilo" sia dedicata a Vasco, ma non capisco come mai Zucchero sia arrivato a quel punto, non me lo spiego. Anche perché è plateale...
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