11 febbraio 2015

SANREMO 2015 - PROMOSSI E BOCCIATI




Sanremo a me ricorda il divano di casa, il camino acceso, il vecchio televisore col telecomando scassato e Tv Sorrisi e Canzoni aperto davanti coi testi delle canzoni. Poi ritagliavo quelli dei pezzi che preferivo e li incollavo sul diario. Poco tempo fa ho ripreso in mano una preistorica Smemoranda e ci ho trovato Amedeo Minghi. Gioventù bruciata.
Sanremo per me è il piacere di ascoltare una canzone li, in quel momento e per la prima volta, e vedere l'effetto che fa. Le vallette, i siparietti, la scenografia a me non interessano affatto. Sono le canzoni che fanno la differenza tra un Sanremo brutto e uno da ricordare. Ma quest'anno, di canzoni da attaccare al diario mi sa ce ne saranno ben poche.

                    SANREMO 2015 - LA PRIMA SERATA di Antonello Vanzelli

Carlo Conti mi sta simpatico. Ama sinceramente la musica, ne ha portata tanta in tv coi suoi programmi, ma i nomi in gara avevano lasciato dietro qualche perplessità. Ascoltando i primi dieci Big in gara, i dubbi della vigilia erano fondati. Ecco un breve resoconto della serata:

"Straordinario" di Chiara - Tocca a lei rompere il ghiaccio e la cantante padovana risponde da par suo, con un'esibizione priva di sbavature. La canzone non è coraggiosa come "Il futuro che sarà" (con cui si presentò un paio di anni or sono), ma ha un piacevole crescendo. La chiusura non mi ha colpito, ma il ritornello non è male.

"Sogni infranti" di Gianluca Grignani - Arriva sul palco e gli occhi vanno per conto loro, il solito tic: il cantautore rock milanese è visibilmente nervoso. L'esibizione è rivedibile e nonostante l'arrangiamento di gran classe, la canzone non lascia addosso la sensazione del capolavoro. Buon testo, basterà a far breccia?

"Un attimo importante" di Alex Britti - Mi aspettavo tanto da Britti, che seguo dagli inizi. Si presenta con una chitarra elettrica e gli auspici sono dei migliori. Peccato che la sei corde rimarrà quasi inutilizzata... La sua è una ballata priva di spunti, molto classica e tipicamente brittiana. Il secondo ascolto potrebbe giovargli, ma il primo non ha entusiasmato per niente.

"Adesso e qui (Nostalgico presente)" di Malika Ayane - Vestita di rosso passione e un grosso sospirone prima di partire. Pianoforte e un filo di voce, per un pezzo molto elegante. L'esibizione non è stata esente da problemi tecnici (la Ayane continuava a toccarsi l'auricolare), ma lei non ha perso lucidità, regalando i suoi colori migliori. Canzone che funzionerà ancor meglio sulla lunga distanza, resta il rimpianto di vederla sempre troppo uguale a se stessa. Con quella voce è un peccato.


E' il momento del primo superospite italiano e in punta di piedi arriva Tiziano Ferro con "Non me lo so spiegare". Sembra di un altro livello, completamente a suo agio, un veterano a soli 35anni. "Sere Nere", e poi "Il regalo più grande" e sono applausi: la voce in smoking. Arriva il momento del nuovo singolo, "Incanto", dai sapori quasi irlandese. Canta e continua a sorridere, quasi stesse godendosi a pieni polmoni ogni istante su quel palco, e tu capisci perché gli altri sono in gara e lui è altrove, a bere whisky coi grandi. Si ritorna alla gara:

"Il mondo esplode tranne noi" dei Dear Jack - La base non sarebbe nemmeno male, un discreto pop-rock di maniera, poi però la canzone non decolla, rimanendo ben ancorata alla mediocrità. Negramaro e Modà? Quando mai: I Dhamm 2.0. Ridatemi "Irene".

E' il momento di Alessandro Siani e della sua verve. L'ultimo "Si accettano miracoli" ha fatto il botto al box-office, ma non ha convinto, navigando sotto la sufficienza. Come il suo intervento sul palco: qualche battuta buona, qualcun'altra riciclata, una brutta gaffe e una simpatia che non sempre finisce a segno. Si ha sempre più l'impressione che il paragone con Troisi inizi a stargli molto... largo.

"Voce" di Lara Fabian - Vocalità eccelsa, ma canzone banale condita da un arrangiamento da pianobar. Qualche fan ha pensato che il Cremonini autore del pezzo fosse Cesare, ma no, si tratta di Cristiano Cremonini (e fa tutta la differenza del mondo). Il titolo è perfetto, c'è solo la voce, il resto è dimenticabile.

Lo scorso anno c'erano state le Kessler e Franca Valeri. Quest'anno, a ricordarci la televisione e la musica di cui non sentiamo la mancanza, ecco spuntare Al Bano e Romina. E anche se la voce dell'artista di Cellino San Marco è ancora scintillante, si capisce come i due si sopportino poco e la reunion sia stata dettata dal Dio denaro. "Nostalgia canaglia" di cui avremmo fatto a meno. Meglio passare oltre.

"Fatti avanti amore" di Nek - Più che rock e al suo amato Sting, Nek sceglie atmosfere più vicine alla dance, ma la canzone c'è, ritmata e perfetta per l'airplay radiofonico. Filippo Neviani ha scelto molto bene la cartuccia da sparare. Un po' di aria fresca in mezzo a tante ballatine prive di mordente. Possibile outsider per la vittoria.


"Io sono una finestra" di Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi - Una delle scelte più forzate di Carlo Conti, li aspettavo al varco. Niente, la canzone non è il capolavoro necessario a inserirli doverosamente nel cast. Musica anonima e testo carico di retorica. No, grazie.

"Una finestra tra le stelle" di Annalisa - Annalisa è brava e ha mostrato coraggio nel passato, certo molto più di Emma e della Amoroso. Non però in questo episodio, sanremese sino alle viscere. La mano di Kekko Silvestre dei Modà si sente tutta, nel bene e nel male. I voti da casa potrebbero spingerla in alto.

"Buona fortuna amore" di Nesli - Era uno di quelli che attendevo con maggior curiosità. La melodia è piacevole ma fortemente derivativa. Nesli abbandona il rap, scegliendo vie più tradizionali. Forse la sua è naturale evoluzione, ma avrei preferito qualcosa più in linea con i suoi episodi migliori, penso a "Ti sposerò" o "Solamente un incubo". Il retrogusto che lascia però è piacevole e un ritornello così potrebbe far la differenza.


A fine serata arriva la classifica parziale che conferma le impressioni regalate dal primo ascolto. I primi sei sono Chiara, Malika Ayane, Dear Jack, Annalisa, Nek e Nesli, mentre i quattro a rischio eliminazione sono Gianluca Grignani, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, Alex Britti e Lara Fabian.
Pollice in su per Carlo Conti, che evita di far la primadonna, lasciando il proscenio alla musica e puntando sul ritmo. Dopo gli inutili siparietti Fazio-Littizzetto, siamo due passi avanti. Alcune canzoni in gara, però, sembrano davvero trascurabili e il boom di ascolti (11milioni 767mila con uno share del 49%) resterà fine a se stesso se non regalerà buona musica al futuro. Dopo stasera ne sapremo di più.

7 commenti:

Leonardo Salvaggio ha detto...

Visto fino a circa le 23:30.

Sono d'accordo con alcuni dei tuoi punti. A me sono piaciuti Chiara, Nek (che candido per la vittoria finale) e i Dear Jack (meno degli altri due). Okay anche Fabian a Ayane, ma niente di straordinario o memorabile.

Nulla di nuovo per Grignani e Britti: pessimi cantanti, pessime canzoni. Pensa che quando sento alla radio "Solo una volta o tutta la vita" il ritornello lo canto così "E ma perché non vai a lavorare, che 'sta canzone fa proprio c**are. E piuttosto che comprare 'sto disco, io preferisco regalare i soldi al fisco."

Antonello Vanzelli ha detto...

Sei sempre un po' estremista :-) A me Grignani è sempre piaciuto molto, "La fabbrica di plastica" e "Campi di popcorn" sono capisaldi. La canzone voglio riascolarla per bene, non è semplice. Quella di Britti invece mi lascia addosso brutte sensazioni anche sul riascolto.

Per il resto, se il televoto non provoca disastri (vedi tutti i fan televisivi dei figliocci dei talent), Nek finisce sul podio in tranquillità.

-Alma- ha detto...

Ho solo intravisto il festival. Non avevo voglia di seguirlo, specie quando ho sentito che sarebbero entrati in scena Al Bano, Romina e le loro telenovelas. Sono lontani i tempi in cui mia madre per farmi stare tranquilla metteva una vhs con la registrazione di un'edizione di Sanremo, che guardavo totalmente rapita. Oggi ha perso molto fascino ai miei occhi.
Forse guarderò più volentieri le nuove proposte, non so. Magari viene fuori qualcosa di interessante. Comunque sia spero che in entrambe le categorie vinca il migliore, senza disastri di televoto.
Per quanto riguarda gli ospiti mi piacerebbe fossero rigorosamente tutti cantanti e musicisti (qualche anno fa invitarono Brian May che aspettai trepidante) ma dobbiamo sorbirci sempre qualche modella o qualche attore hollywoodiano che nulla ha a che fare con la musica, solo col cachet.

Complimenti per l'articolo :)

Valium ha detto...

Perdonami ma non guardo il Festival dal 95, anno in cui un buon Grignani mi fece emozionare tantissimo, e mi fece sussurrare piano "avrà successo, è il nuovo Blasco".....Purtroppo non avevo ragione, e ancora aspetto. È morto nella culla.
Ho sbirciato qualche spezzone quì e là sul tubo. Non capisco l'accanimento su Albano e Romina che volente o nolente sono davvero gli "ambasciatori di Sanremo nel mondo" cit. Carlo Conti. E dovremo esserne fieri. Ho letto di polemiche sulla gaffe del comico Siani, beh se queste sono scivolate, ed i giornali non vedono l'ora di infierire come se fosse un sacrilegio, io mi chiedo, ma la gente ha scordato i vari Totò, Sordi, Tognazzi? Mah...lasciam stare, piuttosto avrebbero dovuto scrivere che il Siani è stato l'unico ad aver omaggiato, Pino Daniele. Per il resto, aspetto che le radio passino i pezzi per giudicare. P.S.: mi sarei aspettato anche un omaggio a Mango, o forse c'è stato boh, o forse lo faranno adesso....
Ciao mitico Vanz alla prossima! Valium

Nella Crosiglia ha detto...

Come sempre le ho seguite distrattamente, perchè dovevo essere presente solo sugli ospiti stranieri. Ma tra tutte " al volo" non mi è dispiaciuto Nesli e un pochino Nek!
Abbraccione Anto!

Antonello Vanzelli ha detto...

Cara Alma, anche per me è molto lontana la magia dei Festival di fine Anni '80 / Inizio dei '90, ma è una piacevole tradizione e anche con un cast così povero trovo gusto nel guardarlo. Certo, quest'anno di nomi interessanti ce ne sono ben pochi. Ahhh che Sanremo quando aspettavo i Subsonica, i Timoria o i Bluvertigo...

Amico Valium, l'omaggio a Mango c'è stato ieri sera, anche se di basso livello. E su Siani anche io penso non abbia fatto chissà cosa, in Italia creiamo polemiche anche sul nulla. Riguardo Al Bano e Romina, se loro sono gli ambasciatori della musica italiana nel mondo non siamo poi messi così bene non credi? :-)))

Ciao Nella, grazie di essere passata :-)

Valium ha detto...

Vanz, infatti..ambasciatori del festival di Sanremo ho scritto, e ci mancherebbe che fossero della musica italiana quei due......:)