19 giugno 2015

STORIE DI MUTANDINE, DI CANNE E DI SACCHETTI




"Mai stato un dongiovanni, io. Persino dopo che il nostro album fu premiato con il Disco d'Oro non ho mai rimediato delle ragazze carine. I Black Sabbath erano una band da maschi, roba per gente che ci tirava addosso mozziconi di sigaretta e bottiglie di birra, non biancheria di pizzo. Ironizzavamo sempre sul fatto che le uniche groupie che venivano ai nostri concerti erano le cosiddette "due sacchetti", ovvero quelle che prima di scopartele dovevi mettergli in testa un paio di sacchetti. Il più delle volte ero fortunato anche solo a rimorchiarla, una "due sacchetti". Le ragazze che a fine serata avevano voglia di scopare con me appartenevano di solito alla categoria dei tre o quattro sacchetti." Ozzy Osbourne ("Io sono Ozzy" - Arcana, 2010)

                                      GROUPIES PT. 2 di Antonello Vanzelli

Questo è solo uno dei tanti meravigliosi aneddoti della biografia dell'essere più folle che abbia mai calcato i palchi musicali. A lui lanciavano Marlboro consumate e Guinness, ad altri lanciavano davvero le mutandine. Qualcuno penserà che i primi a ricevere lingerie siano stati i Rolling Stones, o magari i Beatles. No, riavvolgiamo il nastro e torniamo al 1957. Siamo a Baltimora e il Royal Theatre è stracolmo: sta per esibirsi Little Richard, la star del momento. La sua "Tutti Frutti" è deflagrata in ogni villetta americana, anche se molte delle sue fan badano più al suo sguardo ammaliante e al suo sorriso da attore hollywoodiano. Le ammiratrici sono in estasi, provano a toccare il loro idolo, forzano la sicurezza, sin quando una signorina particolarmente audace si sfila le mutandine e le lancia sul palco, vicino a Chuck Connors, il batterista. C'è un momento di empasse, ma è proprio lì che cambia la storia del rock. Connors ci pensa su, poi inforca le mutandine con la bacchetta e le fa roteare in aria. E' il delirio: biancheria intima inizia a piovere copiosa sul palco, tra i sorrisi compiaciuti ed eccitati dei musicisti. L'importante è non far sapere in giro che Richard preferisce gli ammiratori...


Qualcuno potrebbe pensare che le groupies siano un fenomeno maschile e maschilista, e in gran parte è davvero così. C'è però anche chi ha scardinato certe serrature, penso ad esempio a Patty Pravo, la quintessenza della libertà musicale e sessuale italiana. Non si è mai fatta mancare nulla, mordendo la vita e stringendo tra le mani ogni meravigliosa tentazione. Ribelle e spudorata, intrecciò un rapporto erotico e quasi carnale col suo pubblico. E si tuffò nei piaceri della passione, rubando il cuore a Riccardo Fogli (che per lei lasciò la moglie Viola Valentino) quando era ancora sposata con Franco Baldieri: "Che male c’è a voler bene anche a una seconda persona? Nel 1975, mi accadde con due musicisti: mi piacevano entrambi. Separatamente, sentivo la necessità di fare l’amore con tutti e due. Quand’ero sposata con Franco Baldieri avevo perso la testa per Riccardo Fogli. A volte, a causa di qualche imprevisto, mancavo un appuntamento. Allora chiamavo casa e mi raccomandavo: “Franco ti dispiace cercare Riccardo e dirgli che alla tale ora l’aspetto nel tal posto?”(Fonte: Oggi.it).

Anche se per l'aneddoto più bello riguardante la Divina Patty c'è da premere rewind sino al 1968. Jimi Hendrix è a Roma, ha suonato al Brancaccio, abbagliando la platea, e poi va al Titan, dove regala stille del suo talento. Scende dal palco e va a sedersi con Patty Pravo e Alberto Marozzi (il factotum del Piper), prima di chieder loro di fare un giro per Roma. Ecco, immaginate la Fiat 500 bianca della Pravo, lei che guida, Marozzi al suo fianco e dietro il miglior chitarrista di sempre con un cannone esagerato tra le mani: una scena bukowskiana, ma non pensate male, non c'è sesso in questa storia. C'è la Polizia invece, che ferma la macchina, col fumo che esce dai finestrini. Per fortuna i poliziotti riconoscono la cantante italiana, è la Ragazza del Piper del resto, e li lasciano andare. Nemmeno si accorgono di quel lungagnone accovacciato dietro che continua a fumarsi dell'ottima erba italiana...


Quando si parla di groupies, il nome dei Rolling Stones non può mancare. Ne avevamo parlato nella scorsa puntata sull'argomento, ma non avevo dedicato parole alla summa dei loro eccessi, ovvero a "Cocksucker Blues". Ai più non dirà nulla, si tratta di un documentario inedito di Robert Franck sulla loro vita on the road e risalente al lontano '72. Inedito perché il management degli Stones che lo aveva commissionato lo trovò poi eccessivo e andò in scontro col regista. Del resto, le immagini erano forti e ritraevano gli stravizi del gruppo e dei roadies, che pasteggiavano a base di alcool, droghe assortite e pazzie in serie. E donne ovviamente. Il titolo è emblematico ("Il blues della succhiacazzi") e alle spalle c'è la storia di una 19enne che voleva andare a letto con Mick Jagger. Che novità direte voi... Già, peccato che per arrivarci, prima concesse i suoi favori "orali" a due tecnici, per poi essere catapultata nel tourbillon della band, finendo per fare lo stesso con tutti i membri e anche con parte dell'entourage. Tutto ripreso dalle telecamere. Inedito, si, ma in rete non è difficile pescarlo...


Solo 19 anni... Ma c'è chi ha fatto di più. Come quella volta che durante un tour in Germania ai Ramones si presentarono due sorelline piene di voglia, e non certo di ascoltare del buon punk newyorkese. Dee Dee Ramone le guardò e capì subito che erano minorenni. Ma quelle minigonne, e le parole che le due ragazzine sussurrarono alle loro orecchie fecero cadere in fretta ogni perplessità, parole su cui sorvolo perché ci sono delle signore.
A volte però il limite viene saltato a piè pari. Don Henley degli Eagles ne sa qualcosa. A quel tempo era fidanzato con Stevie Nicks dei Fleetwood Mac, ma non si faceva grossi problemi. Quando la polizia fece irruzione a casa sua, lo trovò con una 16enne nuda e in overdose. Se la cavò con poco, io non ci sarei andato così leggero, e la stessa Stevie Nicks lo perdonò. Brutta bestia l'amore...

Giovanissima, ma sicuramente maggiorenne era la bella signorina che bussò alla porta di Liam Gallagher. Era il 1994, primo tour statunitense degli Oasis. La ragazza fa volare in fretta i suoi abiti, provoca Liam rimanendo solo in slip. "Le scrivi tu le musiche degli Oasis?", Liam scuote il capo. Lei continua il suo ballo erotico, poi incalza: "Scrivi tu i testi?", e Liam risponde nuovamente di no. Quando capisce che ha sbagliato fratello, lascia il frontman della band con un palmo di naso e va a bussare alla porta accanto, dove Noel si godrà dello spensierato sesso orale. Ho sbagliato tutto nella vita, l'ho sempre detto, avrei dovuto suonare la chitarra...


Fonti: Ozzy Osbourne - "Io sono Ozzy" (Arcana, 2010)
Massimo Cotto - "Rock Bazar" - (VoloLiberoEdizioni - 2013)

2 commenti:

-Alma- ha detto...

Mentre leggevo l'articolo sapevo che c'entrasse qualcosa Massimo Cotto con questi aneddoti, ne conoscevo già alcuni proprio grazie a lui. Però riproporli qui scritti altrettanto bene è un'ottima idea.

Bravo, Vanz :)

Antonello Vanzelli ha detto...

Bentrovata Alma,
ho conosciuto Cotto negli Anni '90 grazie ad alcune gustose biografie, tra cui quella di Enrico Ruggeri. L'ho sempre seguito con piacere e l'ultimo suo libro è una chicca a cui ogni tanto attingo. Un modello insomma, tanta invidia positiva per la sua carriera e per quante ne ha viste :-)