3 ottobre 2016

LE GRANDI CANZONI ROCK ITALIANE DEGLI ANNI ZERO



Rolling Stones, Led Zeppelin, Black Sabbath, Beatles, Pink Floyd... L'epoca d'oro del rock si è avuta a cavallo tra la fine degli Anni '60 e il decennio successivo. Il rock tricolore, invece, ha raggiunto l'apice negli Anni '90, con band fondamentali come Litfiba, Timoria, Negrita, Afterhours e Ritmo Tribale, per citarne solo alcune (ne avevamo parlato qui). Eppure poi qualcosa si è rotto, un corto circuito inspiegabile visto quanto di buono era stato seminato. La parabola è stata decadente, ma non è stato tutto da buttare, anzi. Ecco le canzoni rock fondamentali del rock italiano degli Anni Zero.

                                         I MIGLIORI PEZZI ROCK DI INIZIO MILLENNIO

Manuel Agnelli una volta dichiarò che aveva provato a calmarli, ma non c'era stato verso: e vivaddio! I Verdena sono uno dei pochi gruppi rock italiani che ha sempre tirato dritto per la propria strada, fregandosene delle mode, dei singoli commerciali, dei video fighetti e delle tv, lasciando parlare i dischi e i live. Ecco, loro sono ormai da tempo il metro di paragone di chi vuole lasciare un segno ed è per questo che si parte dalla loro "Luna".
La parentesi con Cabo Cavallo al comando dei Litfiba ha mostrato luci ed ombre, ma "Insidia" è un album cazzuto, che in molti dovrebbero riscoprire: "Luce che trema" continua a brillare, insieme a "Oceano". Bellissima "Mostri sotto al letto" di Giorgio Canali, mentre con i Lombroso è stato colpo di fulmine grazie a "Insieme a te sto bene", meravigliosa cover di Battisti. Del loro repertorio però vado dritto su "Fissazione", singolone coi controfiocchi. Del Teatro degli Orrori e degli One Dimensional Man, band che riportano al nume Pierpaolo Capovilla e che hanno raccolto molto meno di quanto meritassero, abbiamo scelto "A Sangue Freddo" e "You Kill Me". Andiamo a chiudere il primo giro proprio con Manuel Agnelli e i suoi Afterhours. Hanno avuto un passaggio a vuoto sul finire del decennio scorso, ma prima avevano sparato due fuochi d'artificio come "Quello che non c'è" e "Ballate per piccole iene", due capisaldi, da cui abbiamo ripescato il primo strepitoso singolo.
  • "LUNA" - Verdena
  • "LUCE CHE TREMA" - Litfiba
  • "MOSTRI SOTTO AL LETTO" - Giorgio Canali
  • "FISSAZIONE" - Lombroso  
  • "A SANGUE FREDDO" - Teatro Degli Orrori
  • "YOU KILL ME" - One Dimensional Man
  • "BALLATA PER LA MIA PICCOLA IENA" - Afterhours
 

I primi anni del Duemila hanno ahimè segnato il declino di band meravigliose. Prima di chiudere il loro viaggio senza vento, i Timoria del dopo Renga hanno sfornato il clamoroso "El Topo Grand Hotel", concept album d'altri tempi: "Sole Spento" non hai bisogno di presentazioni. Stesso discorso per i Bluvertigo, che a differenza della recente - ed esile - "Semplicemente", a Sanremo nel 2001 portarono "L'assenzio", che suona ancora alla grande. I Per Grazia Ricevuta di Giovanni Lindo Ferretti, nati dalle ceneri dei C.S.I., non hanno lasciato lo stesso profondo solco dei C.C.C.P. e degli stessi C.S.I., ma restano di grande spessore. Non ha mai nascosto il suo amore per queste band Vasco Brondi, deus ex machina de Le Luci della Centrale Elettrica, e infatti per il suo esordio si fece proprio produrre da Giorgio Canali. Di quel disco avremmo potuto pescare a caso e non avremmo sbagliato comunque. E' stato senza dubbio uno dei grandi nomi fuoriusciti nel periodo, insieme agli Zen Circus e ai Ministri, forse i più incazzati di tutti. Chiuderei il cerchio ricordando la breve parabola dei Miura, nati dalla sezione ritmica dei Timoria. Il loro primo cd resta tanta roba.
  • SOLE SPENTO - Timoria
  • L'ASSENZIO - Bluvertigo 
  • ALLA PIETRA - P.G.R.
  • PIROMANI - Le Luci della Centrale Elettrica
  • FIGLIO DI PUTTANA - Zen Circus
  • TEMPI BUI - Ministri
  • AZZURRO ACRILICO - Miura

Gli Estra salutarono il carrozzone all'inizio del millennio, lasciando lacrime e rimpianti, parzialmente colmati dalla recente reunion. Li stavo quasi dimenticando, io che ho tutti i loro cd originali, e no, non potevo tralasciare una canzone come "Ai tuoi occhi". Cosi come non si possono tralasciare i Marlene Kuntz: quando si parla di rock in Italia bisogna fare sempre i conti con loro: ad avercene di band così. Come gli Afterhous, anche Cristiano Godano e soci hanno avuto qualche passaggio a vuoto, ma alti enormi. Più che album meno riusciti, i Negrita si sono sempre più mossi verso terreni maggiormente rassicuranti, quello che non era "Radio Zombie", incazzato e a fuoco. E incazzati sono rimasti i Linea 77 e i Meganoidi: la band genovese, dopo gli inizi ska, ha piazzato dischi molto ruvidi e davvero riusciti. Tra i miei album fondamentali c'è sicuramente il primo dei Baustelle, che ancora oggi brilla di luce purissima. Tra i papabili per entrare nel novero delle scelte, è sbucato ben presto il nome di Bugo, e non poteva essere altrimenti: uno degli artisti più folli e creativi del nostro panorama. E chiudiamo con i Tre Allegri Ragazzi Morti, altro fulgido esempio di gruppo che si è sempre fatto i fatti suoi, lasciando coincidere creatività e libertà, senza cadere nel ruffiano.
  • AI TUOI OCCHI - Estra
  • A FIOR DI PELLE - Marlene Kuntz
  • HEMINGWAY - Negrita
  • 66 (DIABOLUS IN MUSICA) - Linea 77 + Subsonica
  • ZETA RETICOLI - Meganoidi
  • GOMMA - Baustelle
  • CASALINGO - Bugo
  • IL MONDO PRIMA - Tre Allegri Ragazzi Morti
Sicuramente ci siamo dimenticati qualcuno, altrettanto certamente ci saranno scelte non condivise... Quel che è certo è che si è trattato di un periodo contrastato, che non ha mantenuto del tutto le promesse del decennio precedente. E' stato insomma un periodo di passaggio, che ha regalato ottime cose, ma che ha anche segnato il canto del cigno di band gloriose. Certo, i media hanno sempre bistrattato il genere, e questo ha causato poca attenzione a realtà interessanti... Si spiega anche così la presenza di Piero Pelù e Manuel Agnelli in televisione. Se però i capisaldi del genere sono ancora gli stessi da quindici anni a questa parte, qualcosa vorrà pur dire...

Articolo a cura di Antonello Vanzelli, Vito Possidente e Donato Pace.

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3 commenti:

-Alma- ha detto...

Gli anni zero sono stati strani sotto molti aspetti ma hanno partorito comunque buona musica, anche se ci si aspettava di più, visto i precedenti.

I media tendono a girare gli occhi (e le orecchie) dall'altra parte snobbando il Rock e penso sia stato doveroso da parte di Pelù e Agnelli far sentire la loro presenza (e quindi la presenza del genere) anche a coloro "che ignorano" approdando in televisione. Credo purtroppo sia ancora poco (gli autori di The Voice negarono a Pelù di assegnare Stairway to heaven ad un concorrente perchè "non la conosce nessuno") ma perlomeno è qualcosa (riuscì infine ad averla vinta ed assegnarla a Giacomo Voli nella seconda edizione). Non sto seguendo l'avventura di Manuel ma risposte come quella che diedero a Piero sono scandalose e spero non ne riceva anche lui.

Grazie per l'articolo :)

Valium ha detto...

Se vuoi far sentire la tua presenza devi scrivere cose nuove e abbracciare variopinte generazioni, non partecipare a show di circo equestri ammaestrando e giudicando le ingenue "bestie".....o twittando a raffica contro le istituzioni dall' "alto" del proprio "far niente"....
Che poi...proprio Pelù ha abbandonato il Rock da tempo, direi 25 anni buoni (prima di essere sgridato, lo so che ha fatto le sue Reunion e contro Reunion e trilogie e tetralogie)...quindi, ad oggi, che presenza è??
Quell'altro non lo giudico, mi è ignoto.
Bell'articolo comunque, manca qualcosina, e qualcosina non andrebbe neanche nominata..altre non conosco, ma comunque..i gusti son gusti e ritornare indietro nel tempo fa sempre bene, è una terapia.

Ah! Ciao eeh! Benvenuti! Bentornati! Ben ritrovatiiii!!! Valium.

Antonello Vanzelli ha detto...

Ciao Alma, Pelù ha provato a fare qualcosa, ma anche il bravissimo Giacomo Voli sta finendo cmq nel dimenticatoio, ed è davvero un peccato. Sembra che Agnelli stia mostrando il suo bel caratterino a X-Factor, vedremo cosa ne verrà fuori :-)

Carissimo Valium, grazie mille e ben ritrovato, è sempre un piacere...Un abbraccio anche a te :-)