1 dicembre 2016

GLI SCAZZI TRA BAND




Se fossi un giornalista musicale famoso, e fossi in confidenza con i grandi della musica, la cosa che vorrei tanto chiedere a tutti è: chi ti sta sulle bal... ehm antipatico? Qualcosa però la si sa... A Enrico Ruggeri è rimasto sullo stomaco il rifiuto di Ligabue di fare un duetto negli Anni '90, e ovviamente Liga non ammetterà mai che Vasco gliele ha frantumate coi suoi continui attacchi, Vasco che se l'è presa con Piero Pelù, con Baglioni e via dicendo, e poi DJ Jad che ce l'ha col suo vecchio compagno degli Articolo 31 J.Ax per la strada ipercommerciale intrapresa, J.Ax che ha lanciato strali verso Morgan proprio perché aveva osato attaccare Vasco, che al mercato mio padre comprò.
Tanti non si sopportano tra loro ma evitano di sbandierarlo ai quattro venti, per non inimicarsi i fan l'uno dell'altro. Altre volte però i nervi saltano e la diplomazia va a farsi un grappino al bar.

                                                  LE GUERRE DEL ROCK di A. Vanzelli

La storia del rock è infatti piena di scazzi davvero pesanti e i grandi Festival ne hanno viste davvero delle belle. Siamo a Plumpton, in Inghilterra, è il 1970 e i Deep Purple dovrebbero chiudere il National Jazz & Blues Festival. Dico dovrebbero, perché gli Yes hanno un'altra idea: quel Festival vorrebbero chiuderlo loro, alla band non è piaciuta la scelta degli organizzatori di farli esibire per penultimi. Vogliono essere gli ultimi a scendere dal palco e allora hanno un'idea: ritardare il loro arrivo in modo da costringere gli organizzatori a far suonare prima Ian Gillan e soci.
Ritchie Blackmore, però, non è stupido, capisce tutto e non ci sta: volete fare i furbi con me? E allora vi sistemo io! Dopo aver estasiato la platea con i grandi pezzi del loro quarto album, il chitarrista decise di chiudere con la cover "Paint it Black" dei Rolling Stones e al momento giusto ordinò ai suoi roadies di incendiare tutti gli amplificatori. Il palco fu invaso dalle fiamme e mezzo distrutto, col pubblico che andò in visibilio, una scena epica. Qualcuno dice che gli Yes suonarono lo stesso, altri raccontano che il palco era devastato e dovettero desistere... Conta poco, chi vuoi che si ricordi degli Yes dopo uno spettacolo incredibile come quello dei Deep Purple?


Ai più giovani il suo nome non dirà nulla, ma quelli della mia età Robert Palmer e la sua "Johnny and Mary" se li ricordano molto bene, e con piacere. L'artista inglese, con alle spalle una lunga e solida carriera, era uno metodico e preciso, non certo un Axl Rose insomma, e sul palco gli piaceva salire in orario. Durante i Festival, si sa, sforare è un attimo. Se poi prima di te ci sono i Cure come al Werchter Festival nel 1981, e lo staff di Palmer inizia a sollecitare la band di tagliare e sbrigarsi, allora il disastro è dietro l'angolo. Mai far arrabbiare due come Ritchie Blackmore e Robert Smith, mai. E infatti, la band, arrivata a "A Forest", ultimo pezzo in scaletta, decide di rallentarlo a dismisura, dai 5 minuti canonici a oltre 9, e questo dopo averlo introdotto dicendo: "Questo è l'ultimo pezzo perché non ci danno il permesso di proseguire. Del resto immagino che siate tutti qui per sentire Robert Palmer". E giù fischi del pubblico! Nove minuti, di sottile goduria per il gruppo e di infinito masticare amaro per il manager di Palmer e per il suo assistito, che dovettero subire anche un altro smacco, visto che il bassista Simon Gallup sul finire intonò un "Robert Palmer vaffanculo"...
Il rock non è Hollywood, non c'è quasi mai un lieto fine e appena finita l'esibizione, nel backstage partì una rissa degna di Bud Spencer e Terence Hill, botte da orbi tra le due fazioni. Il bello è che dell'esibizione c'è anche il video, pura goduria per ogni appassionato che si rispetti...


Il rock è un club privato, costellato da egomaniaci, fuori di testa e gente che vive in un universo parallelo. Axl Rose e Kurt Cobain non sono mai riusciti a essere l'eccezione alla regola e quando i loro ego superavano la distanza di sicurezza erano scintille. E dire che i Guns N' Roses apprezzavano sul serio i Nirvana, ne erano grandi fan. Axl Rose invitò i Nirvana a suonare al suo 30esimo compleanno, per dirne una, ma il gruppo grunge di Aberdeen rifiutò, quasi con sdegno. Axl Rose allora ci riprovò, invitandoli a suonare con loro nel leggendario tour che seguì i due "Use Your Illusion", ma anche stavolta picche. Ora, ci sta che una band rifiuti, i generi sono comunque distanti e Cobain non sopportava certi modi di fare del "nemico" (vedi alla voce misoginia e attacchi contro gli omosessuali), ma francamente non fece proprio nulla per mantenere il rapporto su toni amichevoli.
Il rancore e l'inimicizia, ormai palpabili, trovarono sfogo agli MTV Awards del '92 quando Courtney Love nel backstage chiese al leader dei Guns se avesse voluto fare da padrino alla loro bimba Frances Bean. Lui allora urlò a Cobain "Fai star zitta la tua puttana o ti ammazzo di botte" (che signore), e lui ribattè - verso la sua donna - con una risposta sarcastica da standing ovation: "Chiudi il becco puttana". Le schermaglie continuarono, anche tra la Love e la modella che accompagnava Axl, così come tra il bassista dei Guns Duff MacKagan e Krist Novoselic, bassista Nirvana. Tutto però restò confinato alle parole, non ci fu alcuna rissa, come invece raccontò qualcuno. Peccato vedere due grandi del rock litigare così, come bambini, ma la loro storia fa capire che entrambi non hanno saputo gestire l'enorme fama piovutagli addosso. Axl Rose oggi ha fatto pace col suo passato, ha ricucito i rapporti con Slash, e probabilmente sarebbe riuscito a sotterrare l'ascia di guerra con Kurt. Ne è sempre stato fan, ve l'ho detto, o a qualcuno è sfuggito il cappellino che appare nel video di "Don't Cry" e quello che indossava durante le interviste?

4 commenti:

MikiMoz ha detto...

Pure le frecciatine Vasco-Liga... :)

Moz-

MikiMoz ha detto...

Ah, lo avevi scritto nell'intro, ma io ero preso dal nome Piero Pelù XD

Moz-

-Alma- ha detto...

Ammazza, sono in super ritardo!

Quando penso agli scazzi tra band mi viene subito in mente la rissa - non rissa tra Kurt e Axl. Chi dice sia avvenuta, chi no...io preferisco pensare di no, li adoro entrambi, anche se con due caratteracci così le scintille erano assicurate! Sono molto contenta che oggi Axl abbia fatto un passo indietro nei confronti di Slash e, come dici tu, lo avrebbe fatto sicuramente anche con Kurt, trovo stia finalmente diventando una persona matura sotto questo punto di vista, anche se con qualche annetto di ritardo :D

Non è che Vasco abbia scazzi con qualcuno, semplicemente ce li ha da solo e se la sfoga con qualcuno, è diverso. Scusate ma non ce l'ho fatta :D

Bellissimo articolo, Vanz, complimenti :)

Antonello Vanzelli ha detto...

Mikimoz, ho dedicato un paio di articoli alle diatribe tra Vasco-Liga e Vasco e Litfiba :-)))

Almaaaa, fai la bravaaaa, che sennò poi Valium s'arrabbia ahahahahah
A parte gli scherzi, Axl è sempre stato una persona problematica a causa dei traumi subiti in tenerissima età. Non è facile scoprire di esser stati violentati dal proprio patrigno, e questo solo grazie a sedute di psicoterapia. La maturità quindi credo sia venuta più tardi per questi motivi. Per questo con lui cerco di essere più tollerante.