Il Sanremo dello scorso anno mi è piaciuto non poco, lo ammetto. C'erano parecchi nomi intriganti, dai Bluvertigo ad Enrico Ruggeri, dagli Elii a Neffa e Patty Pravo: un cast variegato e con un certo spessore. Quest'anno non vedo lo stesso livello qualitativo; ci sono sì dei picchi non da poco - penso al grande ritorno della Mannoia o a Samuel - ma ci sono anche Fosse delle Marianne in quantità, stolen arms to agricolture, e alla traduzione potete arrivarci da soli. Per dirla in breve, è stata una serata molto lunga. E dire che non si era partiti nemmeno malaccio: silenzio, buio e poi atmosfere in bianco e nero per un grande Tiziano Ferro, che onora il ricordo di Luigi Tenco con una intensa "Mi sono innamorato di te". E poi? E' calato di nuovo il buio purtroppo, soprattutto sulla musica.
SANREMO 2017 - LE PAGELLE DELLA PRIMA SERATA di A. Vanzelli
Ed ecco il pagellone dei primi undici artisti in gara:
Giusy Ferreri - "Fa Talmente Male" Lei a me piace, ha sempre mantenuto degli standard qualitativi di tutto rispetto, curando al meglio le sue produzioni. Ma al primo ascolto non mi convince granché e lei - troppo tesa - ci mette del suo. Il ritornello non è di quelli a presa rapida, c'è bisogno di riascoltarlo più volte per capire se possa funzionare sul lungo periodo. Continuo però a vederla più a suo agio con abiti pop-rock che con arrangiamenti di questo genere, che non mi sanno nè di carne nè di pesce. Voto: 5,5
Fabrizio Moro - "Portami Via" - Uscito (tirato fuori di peso) dalle sabbie mobili in cui era finito, dimostra di meritare appieno questa nuova chance sanremese. La sua felice penna (è sua "Sono solo parole" che tanta fortuna ha portato a Noemi) si dimostra ancora fertile: porta infatti una ballata arrangiata splendidamente, in un crescendo che lascia la voglia di riascoltarla. Molto Bene. Voto: 7
Elodie - "Tutta Colpa Mia" - Difficile non essere prevenuti con artisti come Elodie, che su quel palco non dovrebbero essere big mai nella vita. Il suo pezzo però nel complesso non dispiace. Il testo non è Bukowski e non è John Fante, ma musicalmente regge e per radio potrebbe trovare il suo spazio. Voto: 6
Lodovica Comello - "Il Cielo Non Mi Basta" - Mai big nella vita parte 2. Lei canta da veterana, ma la canzone non brilla certo per originalità. Si è visto di peggio eh, ma non era difficile trovare di meglio. Voto: 5,5
Fiorella Mannoia - "Che Sia Benedetta" - E poi arriva sul palco lei e ti fa capire la differenza tra un Big e uno capitato lì per caso. Grandissima interpretazione, di quelle che rendono grande un Festival. La canzone è un pelo sotto la recente "Nessuna Conseguenza" (bellissima!) ma ha un testo incisivo e un arrangiamento che gira come un orologio svizzero. Se il televoto non premia qualche finto big uscito dai talent, per me vincerà a mani basse. Voto: 8
Alessio Bernabei - "Nel mezzo di un applauso" - "Noi siamo infinito" era una delle cose più irritanti passate dal Festival lo scorso anno e qui facciamo uno strepitoso bis. Nuovamente arrangiamenti pop-dance in Nek-style a condire un testo di sbrilluccicante banalità. La casa discografica e RadioItalia (i miei più sentiti complimenti) lo stanno spingendo manco fosse il nuovo Ed Sheeran, mentre non vale i Jalisse o i Gazosa. Voto: 4,5
Al Bano - "Di Rose e Di Spine" - Base raffinata, molto sanremese e pochissimo radiofonica. Non un'esibizione da ricordare, sul finale ha rischiato il disastro, ma è reduce da un infarto e quindi siamo clementi. Certo, resta sempre la curiosita (il rimpianto) di sapere cosa avrebbe potuto fare la sua vocalità con una canzone più cazzuta e pop-rock... Voto: 5,5
Samuel - "Vedrai" - Il frontman dei Subsonica - in libera uscita dalla band - è uno di quelli che con Sanremo si gioca tanta della sua credibilità. Dopo due singoli fortunati ma di livello diverso da quello a cui ci aveva abituato e viziato durante la sua carriera, porta un pezzo dello stesso tenore: movimentato, orecchiabile, ma che non sfonda (e che ricorda molto da vicino proprio "La risposta", quasi un autoplagio). In radio andrà benissimo, ma ripenso alla pelle d'oca di quando ascoltai "Tutti i miei sbagli" su quello stesso palco e quindi preferisco chiuderla qui. Voto: 6
Ron - "L'Ottava Meraviglia" - L'ultima volta che aveva calcato il palco di Sanremo nel 2014 non aveva lasciato tracce. Questa volta il pezzo è migliore, più arioso, peccato puzzi di vecchio sin dalla prima strofa e probabilmente anche stavolta finirà nel dimenticatoio. Voto: 5+
Clementino - "Ragazzi fuori" - Il rapper di Avellino ci riprova, con un testo più impegnato, ma non riesce proprio a far breccia. Lo vedo almeno un gradino sotto i Club Dogo o Fedez, per dirne due a caso, come se gli mancasse sempre un passo per toccare il traguardo. E nemmeno l'aiuto di Marracash come autore gli giova poi molto. Canzone carina ma impalpabile. Voto: 5+
Ermal Meta - "Vietato Morire" - Ahhh, finalmente aria fresca! La sua "Odio Le Favole" era stata - a mio parere - la migliore tra i giovani del 2016, qui alziamo l'asticella di non una ma due o tre tacche. Una canzone da applausi, forte, sentita sulla pelle, dal grande appeal musicale e con un testo impegnato contro la violenza domestica. Era uno di quelli su cui puntavo e non ha deluso. Applausi a scena aperta. Voto: 7,5
Cosa resterà di questa prima serata? La Cortellesi (che da sola si porta a scuola tre quarti delle voci femminili in gara) in duetto con Albanese, e quello altrettanto riuscito tra il sempre impeccabile Tiziano Ferro e la bella Carmen Consoli. Pollice versissimo per la coppia Conti-De Filippi, apprezzabile come il gesso che graffia sulla lavagna, e per Raoul Bova, che ha spostato ancora più in là lo zero assoluto dell'inutilità. Ci va vicino anche un imbolsito Ricky Martin, con un'ospitata superflua ma che - sommata alla presenza di Ferro - ha fatto infuriare Mario Adinolfi, e questa è sempre cosa apprezzabile. E mentre Clementino, Ron e Giusy Ferreri rischiano di tornare a casa e in Rai si sfregano le mani per il boom di ascolti, la grande musica - a parte poche eccezioni - sta agonizzando. Vedremo questa sera se ci sarà qualche lampo di luce nel grigiore generale, le speranze sono ben poche.
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