17 aprile 2014

PLAGI MUSICALI





In un mondo giusto, i Ritmo Tribale avrebbero riempito i palazzetti e portato a casa i Dischi d'oro. Il grande pubblico li ha snobbati, a torto, e Stefano Edda Rampoldi , il frontman di quel grande gruppo, sparì dalle scene, risucchiato da un buio personale durato troppo a lungo. Ora fa il pontista, l'operaio che mette in opera i ponteggi, ma ha mantenuto un'umanità che fa commuovere. Ho letto una sua recente intervista e sono stato male. Ma quella è un'altra storia e spero di riparlarne.
Ad ogni modo, Edda - che ha pubblicato due grandi dischi da solista - ammetteva un paio di influenze, due canzoni che dovevano più di qualcosa ad AC/DC e Psychedelic Furs. Nel disco non si avvertivano minimamente. Le grandi persone non si nascondono. Poi ci sono quelli che fanno dello scopiazzamento un'arte, e quando glielo si fa notare, fanno gli gnorri, parlano di omaggi, a volte si incazzano pure. Non mi riferisco a nessuno in particolare, ma baratterei volentieri un Edda con tanti grandi nomi dell'attuale hit-parade...

                     PLAGIO - TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI

VANILLA ICE - Questo nome ai più non dirà poi molto, eppure nel 1990 toccò il vertice delle classifiche di mezzo mondo. Peccato che il successo di "Ice Ice Baby" era in gran parte dovuto al furtarello dell'inconfondibile giro di basso di "Under Pressure", da lui campionato senza chiedere il permesso (e ovviamente senza riconoscere i diritti ai Queen e a David Bowie). Ascoltate:


Non si è mai arrivati in tribunale. Vanilla Ice (che probabilmente non si aspettava un simile successo) ha sempre negato la cosa, ma sono in parecchi a pensare ci sia stato un accordo extragiudiziale, di quelli in cui si fatica a contare gli zeri.

JAMES BROWN - Si parlava di David Bowie ed è curioso ricordare quello che è successo nel 1975. In luglio esce "Fame" di Bowie, a fine anno "Hot (I need to be loved, loved, loved)". Il carismatico Brown avrebbe almeno potuto cambiare qualcosina...


A quel che sembra, Bowie rimase lusingato da tale evidente citazione musicale, lasciando correre, sebbene Carlos Alomar (chitarrista, compositore e suo storico collaboratore) avrebbe voluto procedere legalmente. Non a caso lo chiamano Duca Bianco, quando uno è signore...


GREEN DAY - Un colpo al cuore, una pugnalata che mi autoinfliggo - perché adoro Billie Joe Armstrong e soci dai fasti di "Dookie" - ma devo. "Warning" (2000) non è scopiazzata da "Picture Book" dei Kinks: è identicherrima.



C'è molto altro. La linea vocale di "Basket case" (1994) rimanda a "No rain" dei Blind Melon (1993), la velocità delle due canzoni è molto differente ma qualcosa c'è. Qualcuno accosta anche "21 Guns" e "All the young dudes", storica hit dei Mott The Hoople (scritta da David Bowie, sempre lui!) ma è poca roba, una lieve assonanza sul ritornello.
La questione si fa più spinosa se accostiamo "American Idiot" e "Double Whiskey coke noice" dei Dillinger Four:



Penso non ci sia bisogno di spiegazioni. Billie Joe, questo non me lo dovevi fare...

CRISTIANO DE ANDRE' - La sua "Invisibili", brano scartato tra i due proposti a Sanremo, è stata accostata a James Taylor e alla sua "Only a dream in Rio". Ascoltiamole:


Tonalità e linea melodica sembrano molto simili.

FABRIZIO DE ANDRE' - E ora tocca al genitore, ahimè. Sono un grande estimatore di Faber, è ovvio rimanere maluccio nello scoprire che "La città vecchia" (1965) è fin troppo simile a "Le bistrot" (1960) di Georges Brassens:



La cosa è talmente limpida da essere tranquillamente riportata da Wikipedia. Del resto, la questione non lascia adito a dubbi: "La città vecchia" uscì come 45giri nel 1965 e sul lato B, c'era "Delitto di paese", traduzione del brano "L'assassinat" proprio di Georges Brassens. 

78 BIT - Chi se li ricorda? Quattro fissati come me. Spuntarono al Sanremo del 2002 con "Fotografia", copia mal riuscita di "Se ci sarai" dei Lunapop (di cui avevamo parlato di un loro plagio clamoroso in una vecchia puntata sull'argomento):




PATTY PRAVO - Come dimenticare la meravigliosa "E dimmi che non vuoi morire" portata sul palco di Sanremo nel 1997? Peccato che la strofa della canzone (scritta da Vasco Rossi/Gaetano Curreri/Roberto Ferri) ricordi facilmente "Never my love" degli Association (1967).



Inconfondibile, ci si potrebbe cantare sopra la canzone della divina Patty...

EROS RAMAZZOTTI - "Una storia importante" (1985) ricorda da vicino la strofa di "Like a hurricane" di Neil Young (1975):



Il giro c'è tutto, inconfondibile. Quella di Neil Young è più suonata, ma io l'accostamento lo sento nitidamente. Il due ritornelli poi vanno per direzioni differenti, quindi lascio giudicare a voi. 

MADONNA - Ci sarebbe bisogno di un'enciclopedia per catalogare la sfilza di omaggi/citazioni/plagi riguardanti il look, i video e le locandine promozionali. Se però ci fermiamo alla musica, il caso più eclatante riguarda "Justify my love". All'inizio il testo non era stato accreditato a Ingrid Chavez che affermò che la cantante avesse cambiato solo una particina del suo testo. La Chavez le fece causa, la vinse e portò a casa il suo bel gruzzolo.
Il pastrocchio è completato dal furtarello della base di "Security of the first world" dei Public Enemy:


Com'è finita? Nello stesso identico modo, citazione in giudizio e Madonna ha dovuto sborsare una somma non meglio precisata. 

JOVANOTTI - Chiudiamo in bellezza con un altro aficionados all'argomento plagi. Pensavo di averle ormai sviscerate tutte le sue furbate, ma non era così. E' corso in mio aiuto l'amico Leonardo - nuovo collaboratore del blog - a segnalarmi queste perle. La celeberrima "La mia moto" è scopiazzata a "Magic Carpet Ride" di Grandmaster Flash and The Furios Five:



"Attaccami la spina" è accostabile a "I'm bad" di LL Cool J, a cui si è ispirato anche per "Falla girare", che ricorda "The G.O.A.T.". Insomma, più si indaga su Lorenzo e più ci si ritrova con le orecchie piene di sporco.
Direi che per oggi può bastare così. Non so a voi, ma ogni volta che parlo di plagi mi sale la desolazione. Vado a riascoltarmi "The dark side of the moon", ho bisogno di togliermi l'amaro di bocca.

6 commenti:

Unknown ha detto...

Ho sempre avuto una teoria molto personale sui plagi. Pensa al dualismo AC/DC-Krokus e Led Zeppelin/Kingdom Come. In entrambi i casi preferisco i secondi (vuoi perché preferisco il sound mega riverberato degli anni ottanta, ma questo è un puro gusto personale), perché sono riusciti a proseguire il discorso interrotto dalle band madri per mancanza di ispirazione. Eresia? Ed eresia sia :D

Il Gigante ha detto...

ma "magic carpet ride" non è degli steppenwolf (1968)?

Antonello Vanzelli ha detto...

@Jen D, diciamo che se non è eresia, ci va mooooolto vicino :-)))

@Il Gigante, si, la versione dei Grandmaster Flash and The Furious Five contiene un sample dell'originale degli Steppenwolf. Ma Jovanotti a quel tempo ascoltava molto hip hop americano ed è facile pensare abbia fatto suo l'arrangiamento. Infatti è accreditata solo a Jovanotti, Claudio Cecchetto e Michele Centonze :-)

Leonardo Salvaggio ha detto...

Il Gigante,

quella di Grandmaster Flash è una cover del brano degli Steppenwolf (a memoria non mi sembra che contenga un campione, mi pare che sia risuonata). La canzone di Jovanotti è più somigliante alla versione di Grandmaster rispetto a quella degli Steppenwolf.

skinn68 ha detto...

Parlando dei Green Day, non si può non citare anche Jesus of Suburbia, che al minuto 1'56" sembra diventare On With The Show del primo album dei Motley Crue...

Anonimo ha detto...

Piccoli appunti (più o meno) personali:
1. Tralasciando alcuni pezzi, passo subito ad "American idiot" che a mio parere riporta degli standard tipici del rock anni '90,indi per cui la canzone dei Dillinger Four è assolta pienamente dall'accusa di plagio (secondo me)
2.Passi per De Andrè jr. ma su Faber hai fatto un bello scivolone (eppure sei un grande estimatore,che strano), dato che quest'ultimo ha preso ispirazione in questo pezzo dal brano di Brassens ("La musica è fortemente ricalcata su quella di "Le bistrot" di Georges Brassens (1960)" cit. Wikipedia); al paese mio ricalcare significa prendere lo scheletro di una composizione e metterci una mano sopra per calcarne nuovamente la struttura (non so come spiegartelo,ma spero di essere stato chiaro)
Per quanto riguarda il resto tutto più o meno discutibile. Ti consiglierei di approfondire ancora l'argomento, visto che di musica ne sai eccome...puoi fare di meglio ;)