23 aprile 2015

LE COPERTINE MUUUSICALI




C'è chi piazza il primo piano in copertina, puntando sul proprio accattivante faccino. Chi se la gioca con fotografie suggestive o panorami mozzafiato. C'è poi chi coglie la mela dall'albero della perfezione anche senza strafare: la trasversata sulle strisce di Abbey Road, un bimbo che nuota rincorrendo un dollaro, un prisma di luce. C'è chi invece va dritto al sodo: la patta degli Stones, il culo di Bruce Springsteen, il discutibile nudo di John Lennon e signora.
E c'è anche chi si inventa copertine che all'apparenza sembrano prive di senso. Ecco, quando ho visto quella di "Atom Heart Mother" dei Pink Floyd ho pensato: "Come gli è venuto in mente di metterci una mucca?". Poi mi sono accorto che non sono i soli...

                      MI E' SEMBRATO DI VEDERE UNA MUCCA di A. Vanzelli

In questi mesi abbiamo parlato delle più belle copertine italiane (qui), di quelle rock che sfociano nel brutto (eccolo) e di quelle finite nella forbice della censura (qui). Curiosando in giro mi sono accorto di come il gruppo di David Gilmour e Roger Waters abbia aperto la strada a tanti altri: emulazione? Semplice omaggio? O c'è dell'altro?
Cominciamo con un'altra celeberrima copertina del rock, quella di "Get a Grip" degli Aerosmith. Anno di grazia 1993, undicesimo album di studio della toxic twins Tyler-Perry e oltre 20milioni di copie vendute, suscitò polemiche per via dell'orecchino (presumibilmente del frontman) attaccato alla mammella. Gli animalisti - figurarsi - riuscirono a creare una polemica sull'aria fritta: Tyler annoiato spiegò che l'immagine era stata creata al computer.


Altro giro altra mucca, quella degli Elio e le Storie Tese, che piazzarono un assurdo ibrido sulla copertina di "Italyan, Rum Casusu Citki". Lo strano titolo significa "Si è scoperto che l'italiano era una spia greco-cipriota", titolo di un quotidiano turco uscito quando un italiano fu scambiato per una spia nel 1991. E cosa c'entra la mucca? Ah boh, misteri dell'universo eliiano.


Non è una mucca, ma un toro (e anche incazzato), quello dei Blink 182 di "Dude Ranch" (1997). E anche se la posa è simile a quella dei Pink Floyd, si fanno beffe di noi mostrandoci il suo turgido culone (e non solo).


Non in molti ci avranno fatto caso, ma anche gli U2 hanno il loro bel bovino in copertina. Sto parlando di "Achtung Baby". Tra le sedici immagini che scelsero per rappresentare il loro periodo berlinese, spunta un animale fin troppo conosciuto...


Stesso discorso per i Sonic Youth di "Sister". Alle spalle del loro nome in copertina sbucano due paciosi bovini seduti beati...


Dopo quello più radiofonico dei Blink 182, c'è anche il punk impegnato dei NOFX con la cover di "Liberal Animation" del 1988, in cui i ruoli a tavola si invertono e l'uomo diventa pasto. Del resto il titolo è l'anagramma di "Animal Liberation".


Ai più il nome di Billy Sheehan non dirà molto, ma è uno dei bassisti in circolazione più apprezzati dagli addetti ai lavori. Vanta collaborazioni con Joe Satriani, David Lee Roth e Steve Vai, solo per citarne alcuni, oltre ad essere co-fondatore dei Mr. Big e membro del supergruppo dei "The Winery Dogs (di cui fa parte anche Mike Portnoy, ex Dream Theater). Nel 2008 Sheehan ha dato alle stampe il suo quinto lavoro solista intitolato "Holy Cow!" e con un titolo del genere la copertina viene di conseguenza.


Sempre tanto amore per i Grateful Dead, testimoni di un mondo bellissimo e utopico che ormai vive solo nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di viverlo. La loro musica però è ancora qui, sempre lucente, e "Live at the Cow Palace" è un sontuoso quadruplo album che fotografa dal vivo la band nel 1976, all'apice della sua gloriosa storia. Peccato sia stato pubblicato solo nel 2007, meglio tardi che mai. E figurarsi se mancava il nostro amico bovino in copertina (peraltro molto bella), ma a prescindere da questo, un disco da avere, poche storie.


Nella folle mente di Frank Zappa, "Lather" (neologismo tra "leather", pelle, e "lather", dopo) sarebbe dovuto uscire nel 1977 come disco quadruplo: una cosetta da niente insomma. Ovviamente ci furono contrasti con l'etichetta discografica e il progetto è andato in porto postumo, quasi vent'anni dopo. Mi è sembrato di vedere una mucca...


Le Hammond Inferno, Marc Jordan e via dicendo, avrei solo l'imbarazzo della scelta per continuare la gallery, quasi fosse un portafortuna o un presagio di successo per l'album. Ma chiudiamo il cerchio, tornando all'inizio, alla capostipite delle copertine muccose.
"Ma siete matti? Volete rovinare questa casa discografica?"
Questa fu la reazione della EMI alla proposta dei Pink Floyd. Parole un pelo esagerate, ma comprensibili, eppure quella copertina arrivò in stampa e alla fine funzionò, cavoli se funzionò, visti i tentativi di imitazione e gli omaggi appunto. Resta la curiosità di vedere le opzioni che vennero scartate, un tuffatore sul trampolino e una donna davanti ad una scalinata. Ma la scelta c'era tutta, secondo il batterista Nick Mason: la mucca richiama simbolicamente la Madre Terra, quindi c'è un riferimento alla "madre dal cuore atomico" con l'assonanza tra "Heart" e "Earth". Il loro storico copertinista Storm Thorgerson spiegò anche i retroscena: "La copertina faceva una gran figura, in mezzo alle altre dell’epoca che cercavano di attirare l’attenzione in modo provocatorio. La mucca attirava lo sguardo più di quanto potessi sperare: era diversa perché così normale.", e alla fine è davvero così, basta la normalità per rimanere negli occhi, quella di una frisona di nome Lulubelle III che guardava nell'obiettivo, quasi sapesse che sarebbe rimasta nella storia del rock.

6 commenti:

-Alma- ha detto...

E direi che Storm Thorgerson aveva proprio ragione! Tutti colpiti da tanta normalità in un'industria in cui ci si fa la gara a chi più trasgredisce.
Quella di "Liberal Animation" è geniale :)
Comunque è strano come sulle copertine dei dischi i bovini vadano via come il pane :)

Grazie del post, Vanz :)

Valium ha detto...

Sempre forte Vanz! Ma...a me è sembrato di vedere l'Italia sulla mucca di Zappa...e mi ha incuriosito, sai il motivo?
Ciao. Valium

Antonello Vanzelli ha detto...

Ciao Alma, si, quella dei NOFX è geniale, anche per via dell'anagramma del titolo. A Thorgerson ho dedicato un articolo tempo fa in occasione - ahimè - della sua dipartita. Difficile trovare una sua copertina brutta, resta il più grande di tutti.

Sai che non ci avevo fatto caso Valium? Hai ragionissima! Ma non ho trovato info al riguardo, e non so se la copertina sia stata una scelta di Zappa (che aveva origini italiane), visto che si tratta di un album postumo.

Nella Crosiglia ha detto...

Grande Antonello come sempre e non sapevo che la mucca dei "mitici" avesse pure un nome..
E poi , io animalista convinta , come posso non amare copertine di questo genere?
Un grande bacio e complimenti come sempre!

Valium ha detto...

Eeh..ho l'occhio lungo io :-) Si si, sarà per via delle sue origini, se non erro siciliane.
Chi ha creato quella copertina è un genio, chi meglio del bovino mammifero simboleggia il principio di tutto? Che dire, proprio un genio....ma anche tu non scherzi con "Le copertine muuuuusicali" ahahah :-))
Grazie Vanz! Valium

Nava ha detto...

Vi Siete dimenticati di postare quella dei Gotthard "MAde In Switzerladn"

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