30 settembre 2014
LE CANZONI CHE SHAZAM NON RICONOSCE
A Mina piacevo molto, moltissimo. Era una splendida donna mediterranea, formosa, vitale e con un mare di capelli ricci in cui annegare. Non so cosa ci vedesse in me una decina d'anni fa, ero sgraziato e poco curato, eppure mi fece una corte discreta ma insistente. Io ero tuttavia troppo insicuro per fare il primo passo, persino quando mi invitò a casa: io e lei in camera sua, ad ascoltare musica. Metteva le canzoni e io le indovinavo, quasi fosse Sarabanda. Nemmeno lei ebbe il coraggio di provarci, o forse capì quanto fossi imbranato e lasciò perdere. Se ci ripenso mi farei prendere a sberle da Bud Spencer...
Cambiando discorso - che è meglio -, quel pomeriggio le indovinai tutte, sembravo l'Uomo Gatto o Coccinella, o meglio, Shazam. Talvolta però anche alla famosa applicazione capita di perdere qualche colpo...
LE 15 CANZONI CHE SHAZAM SI E' DIMENTICATA di Antonello Vanzelli
Etichette:
Canzoni sottovalutate,
Cartoni animati,
Hip Hop,
Le Curiosità della Musica,
Le Meteore della musica,
Pop Italiano,
Rock Italiano,
Vasco Rossi
22 settembre 2014
GLI ERRORI GRAMMATICALI NELLE CANZONI
Ragno era una mia vecchia compagna di scuola. Nei miei ricordi è rimasta solo Ragno, il nome è fuggito via. Era una ripetente dai capelli lunghi lisci, magra, carinissima nonostante l'apparecchio ai denti. Lei e la grammatica italiana viaggiavano su binari distanti, ognuno per la propria traiettoria. Ogni complemento per lei era di specificazione - era l'unico che conosceva - e di congiuntivi nemmeno a parlarne. Ci siamo persi ben presto di vista, una delle tante comparse che incontriamo e salutiamo in fretta.
Qualche mese fa, camminavo per il centro di Taranto e tutto d'un tratto mi sono perso a guardare una signora in tailleur. Era lei, i capelli lunghi, il taglio degli occhi e la stessa solarità di un tempo. Spingeva un passeggino, e una bimba corricchiava al suo fianco. Il mare si è aperto in due, riportando a riva i ricordi. Ho cincischiato, chiedendomi se fermarla o meno, ma non ricordavo neppure il suo nome. E se i congiuntivi fossero stati quelli di un tempo? No, mi sono voltato con un sorriso e sono andato via, per non rovinare quella piccola magia.
SACCHI... 3! di Antonello Vanzelli
19 settembre 2014
EROINA, COMPLOTTISTI E GIOCHI EROTICI
L'avevo sognata sin da quando ero piccolo, l'avevo desiderata nei lunghi pomeriggi adolescenziali (quelli in cui a farti compagnia c'era solo Postalmarket), l'avevo rincorsa negli anni, lei più grande e bella come Ursula Andress quando esce dalle acque di uno 007 ormai troppo lontano.
Luigi mi diceva, un po' acido e con l'aria di chi la sa lunga, "Guarda che quella è meglio se la lasci perdere, vai a farti male", ma a certi desideri non puoi resistere, devi annegarci dentro. Valeria accettò di uscire con me dopo mille proposte, quando avevo venticinque anni, e al solo pensiero vibravo di piacere. Lavai l'auto, tirai fuori la camicia nuova e il dopobarba delle grandi occasioni. Tappetini nuovi, arbre magique, deodorante appena preso che fa molto chic... No, non era così, ma ci andava vicino. Arrivai puntuale, non volevo sembrare lo sfigatello arrapato che venti minuti prima è già sotto casa sua (ma lo ero). Lei uscì in un abitino rosso, con un filo d'oro al collo e un tacco 12 da togliere il fiato: non sapevo dove guardare...
La portai a cena sul lungomare. Arrivati al dessert si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò "Ho voglia di te" e il tiramisù mi andò di traverso. Fu molto bello farlo di fronte al mare, io avevo gli occhi a cuoricino come Gigi la Trottola quando guardava Annina. Non durò molto.
LE LEGGENDE METROPOLITANE DELLA MUSICA di Antonello Vanzelli
17 settembre 2014
PICCOLO SPAZIO NOVITA'
Quest'estate ha avuto un colore sbiadito, quell'alone bianco sporco che resta sotto i quadri quando li rimuovi.
L'amore è rosa, colore e fiore (senza spine), rosa come la pelle della mia compagna. Poi ci sono persone che le vedi e sorridi... I miei amici, i miei cugini, la mia famiglia: rossi, perché riscaldano il cuore.
Gli amici senza lavoro, ma che non demordono sono il verde speranza.
I vecchi amori - quelli che hanno lasciato un buon profumo - sono candidi, di quel bianco delle nuvole che non piovono. Mio nonno era verde mare, un mare limpido come non ce ne sono più. La musica è arcobaleno di colori. Quelli che - oltre all'orsa - stanno ammazzando questo paese sono marroni, di quel marrone che puzza di merda.
UNO SGUARDO ALLE NOVITA' DISCOGRAFICHE di Antonello Vanzelli
15 settembre 2014
MEXICO MURALES
Agosto 2014: Città del Messico ci accoglie fra i suoi tentacoli. Dopo aver visitato quanto umanamente possibile in una giornata, insieme ai miei tredici compagni di viaggio, vagabondi come me, scendiamo dalla metropolitana affollata e ci avviamo verso l’uscita per rientrare in albergo. In lontananza appaiono Immagini gigantesche e colori sfuocati. Siamo proprio stanchi, ormai abbiamo le allucinazioni. Va bene che siamo nella patria di Frida Kahlo e Diego Rivera, ma non può essere... e invece è tutto vero! Un murales e per giunta nella stazione della metropolitana, incredibile!
UN VIAGGIO ATTRAVERSO IL ROCK di Giulia Monetti
11 settembre 2014
I PIU' ASCOLTATI SU SPOTIFY
Quando ero un pischello - uno di quelli con l'orribile baffetto sul labbro e i jeans fuori misura tipo Steve Urkel - la musica non mi bastava mai. Quei rari deca che passavano dal mio moribondo portafoglio, cercavo di spenderli in musicassette (e batterie per il walkman). Oggi con 10 euro al mese, si può avere tutta - o quasi - la musica del mondo. E per qualcuno sono anche troppi. Lo sono anche per me, perché le canzoni restano pur sempre in streaming, non rimane nulla in mano. E sapete bene quanto sono affezionato al supporto fisico, vinile o cd che sia.
Cambiano i supporti, ma la buona musica resta (Lapalisse sarebbe orgoglioso di me). Sono andato a curiosare, cercando di scoprire quali sono gli artisti internazionali - attuali e del passato - più ascoltati e che incassano di più. Classifica fine a se stessa, ma rende bene l'idea di come la discografia abbia trovato un metodo alternativo per fare introiti a costo zero e combattere le vendite di cd in picchiata.
LA QUESTIONE SPOTIFY Pt. 2 di Antonello Vanzelli
8 settembre 2014
I PIU' ASCOLTATI SU SPOTIFY
Nella vita ci vuole l'idea giusta al momento giusto: Matt Farley l'ha avuta. Il nome ai più non dirà nulla, ma questo giovane americano ha capito come sfruttare la piattaforma Spotify per guadagnare un bel gruzzoletto. Compone canzoni con titoli seo-friendly. Per spiegarla terra terra, compone pezzi intitolandoli con parole che la gente cerca più facilmente nel motore di ricerca Spotify (e su cui ovviamente è più facile cliccare play). I suoi titoli contengono nomi di personaggi famosi, città, animali e via dicendo. Sembra una scemenza, eppure il ragazzo porta a casa 16.500 dollari l'anno. Si, avete capito bene...
Come funziona però Spotify? Come si fa a guadagnare e chi sono i più ascoltati?
LA QUESTIONE SPOTIFY di Antonello Vanzelli
6 settembre 2014
DEFINITELY ROCK'N'ROLL STARS
"Fate schifo! Ma se mi lasciate scrivere le canzoni e fate come dico io, diventeremo famosi e non passerete il resto della vita a Manchester a fare i cretini".
Questo disse Noel Gallagher quando la band, senza di lui, debuttò al Boardwalk di Manchester, davanti a pochi spettatori preoccupati più della propria birra che della musica tutt’intorno. E fu storia. Ma, aspettate un momento... Sono davvero già passati vent’anni? Dite sul serio?
DEFINITELY MAYBE 1994-2014 di Carmen Schettino
3 settembre 2014
GLI INIZI
"Ciao, sono Antonello, piacere di conoscerti. Disturbo?"
"No no, ciao. Io sono Deby, piacere mio."
"Che fai nella vita? Io lavoro nel ramo qualità dei materiali."
"Io scopo."
Palla di pelo rotolante mentre deglutisci. Conversazione vera, verissima, e Deby è una delle donne incontrate anni fa in chat. Molte non usano troppi giri di parole. Un'altra ancora, alla mia domanda su cosa cercasse in chat, rispose: "Cerco uomini che paghino. Però non sono una puttana, arrotondo". Non mi fermai a chiederle la differenza.
Certo, mai come Sophie, bellissima francesina. "Sto cercando un uomo che mi sc*** mentre fuma una canna, mi eccita da morire. Chiaramente insieme ad un regalino, capisci?". Le dissi che non fumavo e mi mandò a quel paese. Che caratteraccio! E dire che io da ragazzo i pochi soldi che avevo me li guadagnavo andando a raccogliere i pomodori, le melanzane e l'uva...
COSA FACEVANO PRIMA DEL SUCCESSO di A. Vanzelli e A. Chimenti
Iscriviti a:
Post (Atom)