Anni fa avevo un'amica che mi usava come confessore. Di combinare qualcosa nemmeno a parlarne: dopo un 110 e lode in Scienze del "Che grande amico che sei, mi piace proprio tanto parlare con te", avevo ormai conseguito il master in "Spalla su cui piangere". 'Sta cretina - perchè era una cretina - venne a disperarsi perchè il tizio con cui aveva avuto una breve liaison doveva farsi operare alla testa. Sulle prime accolsi le sue copiose lacrime con molta amarezza d'animo: sembrava sinceramente innamorata e si meritava solo gioia. Quando aggiunse che il tizio doveva andare a farsi operare in Thailandia, qualche dubbio mi venne.
"Si, è un'operazione difficilissima, la fanno solo lì.."
Ora, io non mi intendo di neurochirurgia planetaria, ma a Pukhet il massimo a cui aspirano sono il Dottor Pivetta e il Dottor Alzheimer di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Nonostante le dissi di stare attenta, lei imperterrita passò le due settimane successive a contorcersi per il dolore, aspettando buone notizie. Peccato che il tizio fosse in Italia e si fosse inventato tutto. Lei cominciò a farsi venire qualche dubbio quando lo beccò in giro con un'altra, senza cicatrici e con la sua bella coda di cavallo con le meches. Era la dimostrazione di come le donne innamorate si bevano qualunque cazzata e che alcuni uomini ne sanno una più del diavolo, e che andrebbero presi a cinghiate, anche solo per avere una coda di cavallo nera con i colpi di sole biondi.
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